google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News: febbraio 2022

Adolescenti, dalla diocesi di Novara a Roma per incontrare il Papa

 

Gli adolescenti della diocesi di Novara risponderanno all’invito di Papa Francesco: saranno a Roma a Pasquetta per vivere l’incontro dei giovani italiani con il pontefice. Sono aperte le iscrizioni e ci sarà tempo per aderire al pellegrinaggio fino al 20 marzo. 
 
Le Diocesi piemontesi daranno ai ragazzi – non c’è un limite di età indicato, ma si suggerisce la partecipazione dei giovani tra i 12 e i 17 anni – la possibilità di partecipare all’appuntamento con il Santo Padre con una tre giorni a Roma.
 
«Si prevede un viaggio in pullman, con partenza il 17 aprile in serata e rientro il 19 aprile, con pernottamento presso l’Oratorio Pio XI di Roma. Dobbiamo ancora definire luoghi e orari di partenza e lo faremo nelle prossime settimane, non appena riceveremo le iscrizioni da parte dei gruppi degli oratori del nostro territorio», spiega don Gianluca de Marco, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile. 
sdnovarese.it

Domodossola, vandali ancora in azione nel cantiere di via Rosmini

A Domodossola stessi atti vandalici a distanza di una settimana. A essere preso di mira è sempre il cantiere in centro città della ditta Frua, la società che assieme a Dremar sta effettuando i lavori di riqualificazione di piazza Tibaldi, via Rosmini e via Mattarella. Anche nello scorso fine settimana i danneggiamenti sono stati effettuati in largo Madonna della neve.
La Stampa


Festa della Cella: tanti fedeli al Calvario per celebrare Antonio Rosmini nell'anniversario dell'arrivo in città

Il 20 febbraio 1828 Antonio Rosmini giungeva per la prima volta al Calvario di Domodossola, in quel monastero praticamente abbandonato che si trovava sulla cima del colle da cui si domina la città. Qui si ritirò in preghiera e fondò l’Istituto della Carità; ogni anno nell’anniversario di quella data i Padri Rosminiani ricordano quell’evento con la tradizionale Festa della Cella che quest’anno è tornata a vedere la partecipazione di numerosi fedeli. Sabato pomeriggio, prima della solenne celebrazione in Collegiata, nella Villa del Buon Pastore di Via Canuto è stato proiettato il docufilm sulla vita di Rosmini. Maurizio Rogora, rappresentante dell’Associazione Amici di Rosmini, organizzatrice dell’iniziativa, ha ricordato come il pensiero di Antonio Rosmini a distanza di quasi due secoli sia di un’attualitò incredibile e a testimonianza di questo ha citato il passo in cui il roveretano affermava: “si leggono i libri di una giornata, si disprezzano quelli dei secoli”.Ha poi preso la parola per un saluto ufficiale il nuovo Padre Generale don Marco Tanghetti, che ha ricordato i suoi anni di formazione a Domodossola al Liceo Classico in Collegio, e la sua permanenza al Calvario, sottolineando come per Rosmini quel colle non fosse il Golgota, il luogo della Passione, ma il Tabor, il Monte della Rivelazione.Padre Eduino Menestrina ha poi tenuto un breve excursus sul perché si sia pensato di realizzare un film che si possa proiettare anche nelle scuole: “Rosmini è una risorsa di conoscenza, ma anche di formazione”.Dopo la proiezione del film, il regista Marco Finola ha concluso spiegando che, quando aveva girato un primo film su Rosmini nel 2018 a Domodossola, si era accorto dal fatto che più ci si avvicina al pensatore roveretano più ci si accorge di come non lo capisce chi se ne interessa solo superficialmente; per questo ha sentito la necessità di approfondirne la conoscenza per realizzare un film che ne divulghi la conoscenza (il docufilm è visibile sul sito www.antoniorosmini.com, mentre il primo, in cui ci sono anche numerose riprese effettuate a Domodossola, è presente sul sito www.cinemacristiano.org). Alle ore 18 i numerosi fedeli che hanno riempito la Collegiata hanno partecipato alla Messa solenne concelebrata dal Parroco di Domodossola e dal Padre Generale; al centro della sua omelia il tema della luce sulla montagna che Rosmini dal Calvario ha sparso su tutti; un amore che si declina nelle forme della compassione, della misericordia e del perdono i nemici. Quest’ultimo è l’insegnamento che tutte le religioni riconoscono essere il tema centrale del Cristianesimo, la sola dottrina che estende l 'amore ai nemici. E questo Rosmini lo testimoniò con la sua esistenza stessa, poiché non inveì mai contro nessuno dei suoi oppositori, pur in una vita estremamente osteggiata, fino al possibile avvelenamento. Un insegnamento anche questo di grande attualità, da conservare nel proprio cuore e mettere in pratica.

(Fonte: 24newsonline.it)



Le leggi razziali del 1938 nel convegno e mostra "Frammenti ...tra storia e memoria "



Presso il collegio Rosmini a Domodossola si è tenuta la presentazione del convegno "Frammenti ...tra storia e memoria " che si terrà il 25 febbraio presso il Collegio Rosmini domese e della mostra " 17 novembre 1938: Lo stato italiano emana le leggi razziali " esposta dal 19 febbraio fino al 5 marzo 2022 sempre presso il Rosmini. Stamattina dopo i saluti del sindaco Pizzi, si sono susseguiti gli interventi della dottoressa Margherita Zucchi, curatrice del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio " di Ornavasso, della dottoressa Federica Caniglia, collaboratrice attività didattiche e divulgative dell ' Istituto Storico della Resistenza "P. Fornara " e del professor Michele Rizzi, presidente della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania. Dopo la tappa verbanese, la mostra itinerante curata da Franco Debenedetti Teglio è arrivata a Domodossola, con diciotto pannelli che illustrano le storie famigliari, le perdite subite a causa delle leggi razziali. Il curatore Franco Debenedetti Teglio era un bambino nascosto, sopravvissuto alla persecuzione ebraica, all 'indomani della promulgazione delle leggi razziali.Gli orari di apertura della mostra sono il giovedì, il venerdì e il sabato dalle ore 9 per le scuole su prenotazione, con la possibilità di richiedere la visita guidata gratuita chiamando il numero 340 5948277.L 'iniziativa " Frammenti...tra storia e memoria " in programma il 25 febbraio al Collegio Rosmini di Domodossola, vedrà a partire dalle ore 9 per le scuole secondarie di primo e di secondo grado, la conferenza " Le leggi razziali in Italia " e visita guidata alla mostra. Seguirà alle ore 14 il convegno che vedrà gli interventi di Elena Mastretta ( direttrice scientifica e responsabile sezione didattica dell ' Istituto Storico Piero Fornara ), di Margherita Zucchi ( curatrice del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio "), di Pier Antonio Ragozza ( studioso della lotta di Liberazione e Storico Militare), di Michele Rizzi ( professore di filosofia e presidente della Società Filosofica Italiana, sezione di Verbania ) , Raphael Rues (ricercatore e storico di Insubrica Historica e collaboratore per il Museo La Fortezza di Naters, e Maria Silvia Caffari ( regista del " Teatrino al Forno del Pane fondato da Giorgio Buridan " e giornalista) .L ' iscrizione al convegno può essere effettuata via mail a [email protected] così gli appuntamenti della rassegna "Frammenti di memoria " , organizzata dall 'Istituto Storico della Resistenza "Piero Fornara " con la collaborazione del Comune di Domodossola, del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio " di Ornavasso, della Biblioteca Civica " P. Ceretti di Verbania, dell' Ufficio Scolastico Provinciale di Verbania e della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania, della Casa della resistenza di Fondotoce nell'ambito delle celebrazioni del "Giorno della Memoria " 2022. 
24newsonline.it

Domodossola, celebrata la messa della festa della Cella


 

Ricorda l'arrivo di Antonio Rosmini al Calvario nel 1828, la funzione religiosa è stata presieduta dal padre generale Marco Tanghetti

È stata celebrata ieri la messa della festa della Cella, che ricorda l'arrivo di Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario di Domodossola nel 1828, la celebrazione è stata presieduta dal padre generale Marco Tanghetti e concelebrata dal parroco e vicario episcopale don Vincenzo Barone, dal rettore del Sacro Monte Calvario Michele Botto Steglia e da numerosi padri rosminiani.

Alla funzione animata dalla Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario erano presenti suore, ascritti rosminiani provenienti oltre che da Domodossola anche da Stresa, da Milano, da Torino. Nei primi banchi erano presenti il sindaco Lucio Pizzi e alcuni esponenti della sua giunta, il comandante dei carabinieri Alberto Rondano e della Guardia di Finanza Marco Ghenda, la presidente dell'Ente di gestione dei sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano e il rappresentate del Consorzio volontario per il restauro delle Cappelle Antonio Pagani.

“La venuta di Rosmini al Sacro Monte Calvario – ha detto il padre generale don Marco Tanghetti – è come una luce sulla montagna che ha attraversato i secoli partendo da Antonio Rosmini alla congregazione ai padri rosminiani alle suore. Un'amicizia quella di Antonio Rosmini con il Cardinale Giuseppe Marozzo e il Conte Giacomo Mellerio che si è moltiplicata in tante persone sacerdoti e giovani che sono entrati nella Congregazione. Celebrare la storia dell'istituto vuol dire celebrare la storia di tante persone che hanno seguito e seguono questo carisma. Vuol dire celebrare la generosità dei domesi, del sacerdoti del vescovo di una chiesa in cammino”.

Al termine il parroco e vicario episcopale don Vincenzo Barone ha ringraziato prima don Marco Tanghetti per la sua presenza e poi il rettore Michele Botto Steglia per la collaborazione all'interno del presbiterio diocesano. A sua volta il rettore ha espresso riconoscenza a don Barone per l'accoglienza e la disponibilità a far sì che la celebrazione della festa della Cella non fosse solo un momento per i rosminiani, ma per tutta la città.

(Fonte: ossolanews.it)

Le chiavi di Domodossola nelle mani del Togn e della Cia

Con la consegna delle chiavi della città di Domodossola alle due maschere (il Togn e la Cia) da parte del sindaco Lucio Pizzi, ha preso il via il Carnevale domese, che sarà in versione ridotta a causa ancora degli effetti della pandemia.

A fare da fondale alla cerimonia è stato il grande sipario che raffigura piazza Mercato, una scenografia suggestiva posizionata a palazzo San Francesco, il cuore della cultura cittadina.

Per l’occasione è anche stato esposto il libro d’oro del Carnevale, un grosso volume che raccoglie le memorie, le immagini e gli aneddoti delle varie edizioni a partire dal 1928.

Il libro miniato, con copertina in legno intagliato e cuoio e con chiusura d’argento, racconta la storia e i personaggi che si sono alternati a tenere viva la tradizione. Il presidente del comitato Polenta e sciriuii, Alberto Polacchi, all’inizio della manifestazione ha voluto ricordare il lutto che ha colpito la città e ha invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio in onore del medico Piero Cassani.

Da decenni la famiglia Cassani, a partire dalla mamma Camilla, ha portato a battesimo ogni edizione del Carnevale, rinnovando annualmente la tradizione e dando anima, amicizia e solidarietà all’intera comunità domese.

Intanto stasera alle 18 nella chiesa di collegiata sarà celebrata la messa in suffragio di tutti i soci del Carnevale defunti. Da domani a venerdì Togn e Cia saranno nelle scuole della città.

La Stampa

Report dell’Upo sul mondo della scuola novarese e la pandemia, tra bisogni e disagi dei giovani

 

Abbandono e solitudine sono i sentimenti provati dalla comunità scolastica novarese al primo impatto con la pandemia. L’emergenza Covid ha poi fatto emergere bisogni e disagi, in particolare nei programmi di formazione, i rapporti sociali e le nuove tecnologie. La didattica a distanza è stata giudicata fallimentare su quasi tutti i fronti dai docenti: più dell’80% ha ritenuto il sistema inefficace in particolare per verifiche e valutazioni, mentre considera la modalità della videoconferenza utile per coordinare le attività con colleghi e dirigenti.

La Stampa

Prezzi non esposti sui banchi: Domodossola ha multato tre ambulanti del mercato

 

E’ di 516 euro la sanzione comminata a tre ambulanti del mercato del sabato di Domodossola sorpresi dalla polizia municipale a non esporre il prezzo della merce in vendita sulle loro bancarelle. L’ingiunzione di pagamento è stata emessa in questi giorni dall’ufficio Commercio del Comune.

Tutto è partito in primavera a seguito di segnalazioni che erano arrivate al comando della polizia locale domese.

La Stampa

Omegna, un progetto “dolce” per la disabilità

 

I biscotti che fanno bene al palato ma anche al cuore: li hanno prodotti le pasticcerie Zanardi, Jolly e Piazza e la panetteria Gellera. Più di mille sacchetti la cui vendita, affidata ai Supermercati Savoini, consentirà di finanziare il progetto Diversamente Dolce.

Quattro puntate del format televisivo condotto dal pasticciere solidale Luca Antonini saranno distribuite a 30 televisioni locali dislocate sul territorio nazionale, con un duplice scopo: aiutare concretamente le associazioni che si occupano di disabilità e sensibilizzare tutti, specialmente i giovani, su queste tematiche mai abbastanza dibattute ed affrontate con cognizione di causa.

“Il grazie più grande – ha spiegato Antonini in una conferenza stampa – va a Global Pesca, che ci ha donato gratuitamente le materie prime per la produzione dei biscotti da colazione. Ancora una volta questa azienda ha dimostrato la sua grande sensibilità sociale, con un’attenzione unica per le persone deboli del territorio”.

Fonte: sdnovarese.it


Da Novara all’Ossola le farmacie si mobilitano per la solidarietà

 


La solidarietà è scesa in campo e lo ha fatto in farmacia. Dall’8 al 14 febbraio è stata infatti organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico la giornata della raccolta del farmaco, giunta alla ventiduesima edizione. In Italia hanno aderito oltre 5mila farmacie e tra queste anche quelle dei nostri territori: dall’Ossola al Novarese, passando dal Borgomanerese e Aronese, sono state tantissime le farmacie coinvolte e i volontari che si sono prestati per mettere a disposizione il proprio tempo per sensibilizzare le persone a donare un farmaco ai più bisognosi. Dai dati della Fondazione Banco Farmaceutico emerge che sono circa 600mila le persone che non posso permettersi le cure necessarie. Come ogni anno questo evento, attualmente spalmato nell’arco di una settimana, ha avuto grande riscontro con la popolazione che è stata molto sensibile a questo tema. Se i farmaci sono da sempre importanti, ancora di più lo sono allo stato attuale delle cose con una pandemia in corso. 
sdnovarese.it

Domodossola, undicenne aggredito da branco coetanei: indagini in corso

 Medicato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di otto giorni. Sul posto è arrivata anche una pattuglia della polizia

Un ragazzino di 11 anni è stato aggredito da un branco di coetanei nel centro di Domodossola (Verbano Cusio Ossola), nei pressi della scuola Media. E' accaduto in via Binda, poco prima che i ragazzi rientrassero in aula dopo la pausa pranzo. Medicato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di otto giorni. Sul posto è arrivata anche una pattuglia della polizia; al momento non risultano denunce.

Skytg24



Domodossola ritrova l’antico sipario del teatro Galletti. Da oggi è in mostra a Palazzo San Francesco

 

Un prezioso dipinto torna a Domodossola dopo i restauri e viene restituito alla città. Da oggi (venerdì) alle 18 il grande sipario, donato dallo stesso artista Bernardino Bonardi per adornare il palco del teatro Galletti alla sua apertura nel 1882, sarà esposto a Palazzo San Francesco. «A distanza di 140 anni si ripresenta l’eccezionale occasione di assistere, quasi come per una prima del teatro, all’esposizione dello stesso sipario - dice Federico Troletti, conservatore dei musei civici -.

La Stampa

Domodossola, nuove modifiche alla viabilità: lunedì 21 riapre via Galletti

 

Sarà chiusa al traffico l’intera Piazza Tibaldi, con divieto di accesso a Via Osci e Via Canuto

Continua il cantiere che sta cambiando volto alla zona di via Rosmini e piazza Tibaldi a Domodossola. Da lunedì 21 ci saranno altre modifiche alla viabilità nel centro della città. 

Innanzi tutto è prevista la riapertura di via Galletti per chi arriva da via Garibaldi,  sarà questa anche l’unica direzione consentita visto che sarà chiusa al traffico tutta piazza Tibaldi, con divieto di accesso a via Osci e via Canuto.

Via Canuto invece sarà accessibile, a residenti e autorizzati, solo provenendo da via Montegrappa e via Città di Lima, e si potrà arrivare solamente fino all’altezza di Vicolo del Teatro.

Da mercoledì 23 torna il senso unico in via Borgnis provenendo da via Città di Lima; saranno anche ripristinati i parcheggi sul lato destro e verrà istituito un senso unico in via Rosmini, con direzione via Gibellino e via Calpini. Su tutta la via Rosmini ci sarà il divieto di sosta con rimozione forazata.
La Stampa

Passio 2022: tre giorni di eventi anche a Domodossola



DOMODOSSOLA - 18-02-2022 -- L'immagine guida dell'edizione 2022 di Passio è la straordinaria opera di Hans Memling (1470 circa) “Passione di Cristo”, custodita nella Galleria Sabauda di Torino. Una gigantografia fotografica dell'opera fiamminga di circa 80 metri quadrati (oltre 10 metri di larghezza per 7 di altezza) sarà esposta nel Quadriportico del Duomo di Novara fino al 24 aprile, raccontando in 22 scene, ambientate in una ideale Gerusalemme, quei momenti rimasti iscritti in eterno nella Storia dell'Umanità. Si presenta così, dopo lo stop dell’edizione 2020, interrotta sul nascere dalla pandemia Covid, il progetto di “Cultura e arte attorno al mistero pasquale” promosso dalla diocesi e illustrato ai media nei giorni scorsi. Dal 2 marzo (avvio della Quaresima) al 24 aprile 2022 un programma di eventi coinvolgerà l’intero territorio diocesano dipanandosi sul filo rosso di una riflessione sulla città, luogo simbolico della convivenza umana organizzata, messa a dura prova nei due anni di emergenza sanitaria: “Alzati, rivestiti di luce! Dopo la notte, rinasce la città”. "Dopo la lunga notte, speriamo ardentemente di tornare a vedere la luce", scrive il vescovo Franco Giulio Brambilla, nel suo messaggio per l’avvio di Passio 2022: "La città ha bisogno di rialzarsi, trovarsi, tornare a palpitare [...] essa ha bisogno di aprirsi alla fonte zampillante della carità, della misericordia, del perdono e della comunione, che sono i diversi modi della vita di prossimità. [...] Dobbiamo tornare a sognare il futuro, dopo il tempo del travaglio e dell’ansia, per rivestirci della luce dell’incontro e della gioia. Una rinascita che [...] ci salvi dall’essere schiavi delle macchine e dei prodotti tecnologici, sempre in contatto virtuale, ma poco in relazione tra loro, molto vicini senza essere prossimi". APPUNTAMENTI A DOMODOSSOLA 
Al centro del programma di Passio 2022 è una successione di tre-giorni, realizzate in cinque città della diocesi, all’insegna di spiritualità, cultura e arte. La riflessione sulla città, luogo della convivenza umana organizzata, si realizza con una sorta di “gemellaggio” tra le città di Novara, Arona, Domodossola, Varallo e Omegna, e le città-simbolo di Istanbul, Mosca, Bissi Mafou (Ciad), Gerusalemme e Roma. Venerdì 25 marzo alle ore 20,45 comincia la tre giorni di Domodossola, “gemellata” con Bissi Mafou, piccolo centro del Ciad, geograficamente lontano ma idealmente vicino, in quanto sede di una missione affidata a sacerdoti “fidei donum” della diocesi di Novara. Partendo dagli spunti di un’intervista video a uno di questi sacerdoti, don Benoît Lovati, Anna Pozzi, giornalista di Mondo e missione svolge il tema “L’annuncio cristiano in terra d’Africa, motore di una nuova civiltà”, accompagnata dalle suggestioni musicali del Coro Gospel Montecrestese. Giovedì 24 marzo, a partire dalle ore 20,45, è proposto al Sacro Monte Calvario un Pellegrinaggio orante, nella memoria dei missionari martiri. Sabato 26 marzo Domodossola, dalle ore 16 alle 18, è teatro di un evento composto da interventi musicali e teatrali itineranti in vari luoghi (Palazzo San Francesco, Santuario Madonna della Neve, Piazza Mercato), affidato a gruppi artistici locali e culminante in un concerto serale, dalle ore 21 alle 22, presso la chiesa Collegiata dei Santi Gervaso e Protasio. 33 eventi in 54 giorni, realizzati a Novara e dintorni (17 eventi) e nel resto della diocesi, nelle provincie di Novara, del VCO e di Vercelli (Valsesia). Il progetto è organizzato dal “Comitato per il progetto Passio” grazie alla collaborazione di oltre 100 volontari.
ossola24.it

Passio 2022: il cammino verso la Pasqua tra arte, spiritualità e cultura


 Passio riparte. Dopo lo stop dell’edizione 2020, interrotta sul nascere dalla pandemia Covid, il progetto di “Cultura e arte attorno al mistero pasquale” promosso dalla diocesi di Novara torna a proporsi – dal 2 marzo al 24 aprile 2022 – con un programma di eventi che coinvolge l’intero territorio diocesano. La manifestazione, intitolata “Alzati, rivestiti di luce! Dopo la notte, rinasce la città”, mette a tema una riflessione sulla città, luogo simbolico della convivenza umana organizzata, messa a dura prova nei due anni di emergenza sanitaria, indicando prospettive di rinascita e speranza.

«Dopo la lunga notte, speriamo ardentemente di tornare a vedere la luce», scrive mons. Franco Giulio Brambilla, nel suo messaggio per l’avvio di Passio 2022: «la città ha bisogno di rialzarsi, trovarsi, tornare a palpitare», «essa ha bisogno di aprirsi alla fonte zampillante della carità, della misericordia, del perdono e della comunione, che sono i diversi modi della vita di prossimità». «Dobbiamo tornare a sognare il futuro, dopo il tempo del travaglio e dell’ansia, per rivestirci della luce dell’incontro e della gioia». Una rinascita che presuppone il recupero di un patrimonio ideale e la ricerca di un «“supplemento d’anima” per la città e il suo territorio» che permetta di «nascere “di nuovo”, “in modo nuovo”» e che ci salvi «dall’essere schiavi delle macchine e dei prodotti tecnologici, sempre in contatto virtuale, ma poco in relazione tra loro, molto vicini senza essere prossimi».

Dunque, Passio 2022 «sarà l’occasione per esplorare la città – spiega don Silvio Barbaglia, presidente del comitato promotore –, per farne emergere le grandi potenzialità di solidarietà e cooperazione, fondamentali nei tempi che stiamo vivendo, per sondarne le difficoltà e dare voce alla ricerca di senso e alla domanda di salvezza che da essa salgono verso un “oltre”, cui la spiritualità cristiana ha dato il nome di cielo e di Dio». Sarà anche l’occasione per mettersi in ascolto di provocazione e stimoli che vengono dalla società civile e da esponenti della cultura “laica”, nello stile di condivisione additato da papa Francesco per il Sinodo 2021-2023 “Per una Chiesa sinodale”.

Protagoniste del progetto saranno alcune città del territorio diocesano – Novara, Arona, Domodossola, Varallo e Omegna – scelte per una sorta di “gemellaggio” ideale con le città-simbolo di Istanbul, Mosca, Bissi Mafou (Ciad), Gerusalemme e Roma, grazie a cinque “Quaresimali del venerdì” con relatori di rilievo nazionale che ne narreranno storia e attualità, per rintracciarvi potenzialità e provocazioni per vita, cultura e fede della Chiesa e della società contemporanea. Gli incontri dal venerdì saranno preceduti, il giovedì, da incontri di preghiera e seguiti, il sabato sera, da manifestazioni artistiche, tracciando un percorso di tre-giorni di spiritualità, cultura e arte itinerante nel territorio diocesano.

 

PASSIO 2022 – COORDINATE FONDAMENTALI

LE TRE-GIORNI ITINERANTI IN DIOCESI

Una successione di tre-giorni, realizzate in cinque città della diocesi, all’insegna di spiritualità, cultura e arte. La riflessione sulla città, luogo della convivenza umana organizzata, proposta da Passio 2022 si realizza con una sorta di “gemellaggio” tra le città di Novara, Arona, Domodossola, Varallo e Omegna, e le città-simbolo di Istanbul, Mosca, Bissi Mafou (Ciad), Gerusalemme e Roma. Un accostamento ideale offerto per farne scaturire, in incontri pubblici chiamati “I Quaresimali del venerdì”, stimolazioni e provocazioni per vita, cultura e fede della Chiesa e della società contemporanea. Gli incontri saranno trasmessi anche in live streaming sul canale YouTube di Passio (http://www.youtube.com/user/passionovara/live), per permettere l’ampia condivisione di un percorso formativo che – realizzato a tappe in singoli centri del territorio – è rivolto all’intera diocesi. Gli appuntamenti del venerdì sono preceduti, il giovedì, da incontri di preghiera – connotati da elementi originali caratteristici dei luoghi di realizzazione – e seguiti, il sabato sera, da manifestazioni artistiche.

La prima tappa del percorso si realizza a Novaravenerdì 11 di marzo alle ore 20,45 con Istanbul, affidata a Riccardo Redaelli (docente di Storia e istituzioni dell’Asia), che in Duomo affronta il tema “Cristianesimo e Islam dinanzi alle sfide del presente”, accompagnato dalle suggestive sonorità armene proposte con strumenti originali dal musicista Giuseppe Dal Bianco. L’incontro è preceduto, giovedì 10 marzo alle ore 20,45, da veglie di preghiera in cinque chiese di Novara (Duomo, Sant’Antonio, Madonna Pellegrina, Santa Maria alla Bicocca, San Francesco alla Rizzottaglia), e seguito, sabato 12 marzo alle ore 20,45, dall’esecuzione in Duomo della Messa da Requiem K 626 di W. A. Mozart, eseguita dalla Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli.

Tocca quindi ad Aronavenerdì 18 marzo alle ore 20,45, con Mosca grazie ad Adriano Dell’Asta (docente di Cultura e storia dei paesi di lingua russa) che nella chiesa di San Graziano parla di “Bellezza, fedeltà e martirio: le gemme del cristianesimo d’Oriente”, con il commento musicale del Coro Russia Cristiana. Il giorno prima, giovedì 17 marzo, a partire dalle ore 20,30, l’ascolto e la meditazione trovano spazio in un pellegrinaggio in battello sulle acque del lago d’Orta guidato dal vescovo mons. Franco Giulio Brambilla, con sosta per la preghiera di compieta presso il monastero Mater Ecclesiæ dell’Isola di San Giulio. Sabato 19 marzo alle ore 20,45 nella Collegiata di San Bartolomeo di Borgomanero la Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli, esegue la Messa da Requiem K 626 di W. A. Mozart.

Venerdì 25 marzo alle ore 20,45 è la volta di Domodossola, “gemellata” con Bissi Mafou, piccolo centro del Ciad, geograficamente lontano ma idealmente vicino, in quanto sede di una missione affidata a sacerdoti “fidei donum” della diocesi di Novara. Partendo dagli spunti di un’intervista video a uno di questi sacerdoti, don Benoît Lovati, Anna Pozzi, giornalista di Mondo e missione svolge il tema “L’annuncio cristiano in terra d’Africa, motore di una nuova civiltà”, accompagnata dalle suggestioni musicali del Coro Gospel Montecrestese. Giovedì 24 marzo, a partire dalle ore 20,45, è proposto al Sacro Monte Calvario un Pellegrinaggio orante, nella memoria dei missionari martiri. Sabato 26 marzo Domodossola, dalle ore 16 alle 18, è teatro di un evento composto da interventi musicali e teatrali itineranti in vari luoghi (Palazzo San Francesco, Santuario Madonna della Neve, Piazza Mercato), affidato a gruppi artistici locali e culminante in un concerto serale, dalle ore 21 alle 22, presso la chiesa Collegiata dei Santi Gervaso e Protasio.

La tappa successiva è Varallovenerdì 1° aprile, alle ore 20,45, nella chiesa della Madonna delle Grazie, con Gerusalemme, presentata da Vittorio Emanuele Parsi (docente di Relazioni internazionali) come “La città della Pace sempre in conflitto”, con il commento musicale di pianoforte, flauto traverso, percussioni e voce dell’Ensemble Colombo. Preceduto giovedì 31 marzo alle ore 20.45 da una veglia di preghiera nella chiesa di San Silvano di Romagnano, l’incontro è seguito sabato 2 aprile alle ore 18, nel Santuario S. Giovanni al Monte di Quarona, dallo spettacolo “Passioni”, proposto da Novara Vocalensemble ed Ensemble del Giglio, con voce recitante di Graziano Giacometti.

Infine, venerdì 8 aprile, alle 20,45, a Omegna presso l’Auditorium del Forum, i riflettori sono puntati su Roma, con Franco Cardini (storico, saggista ed editorialista), chiamato a trattare il tema “Quando la fede si fa arte e cultura: l’Europa cristiana delle città e delle cattedrali”, accompagnato dal canto del Coro dell’Istituto della Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretto da Paolo Monticelli. L’intera giornata di giovedì 7 aprile, dalle ore 7 alle 22, è dedicata a un’originale esperienza di vita monastica nel cuore della città, presso la Collegiata di Sant’Ambrogio, ritmata dalla preghiera e dall’ascolto, in condivisione con i monaci benedettini di Germagno. Sabato 9 aprile alle ore 20.45 la Messa da Requiem K 626 di W. A. Mozart è eseguita dalla Corale San Gregorio Magno diretta da Mauro Trombetta.

Il progetto si conclude sabato 23 aprile nel Duomo di Novara con l’esecuzione, alle ore 20.45, di Gloria RV 589 e Magnificat RV 610 di A. Vivaldi e di Exultate, jubilate K 165 di W. A. Mozart, eseguiti dalla Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli. 

PER UNA CHIESA SINODALE “IN USCITA”

Ferruccio de Bortoli e Vito Mancuso: due personalità della cultura “laica” nella suggestiva cornice dell’Arengo del Broletto di Novara riflettono sui timori, gli interrogativi e la ricerca di senso dell’uomo d’oggi. Momenti di ascolto e di confronto, nello stile della “Cattedra dei non credenti”, voluta a Milano dal cardinal Martini, offerti in preparazione al Sinodo 2021-2023 “Per una Chiesa sinodale”. Ferruccio de Bortoli, giornalista, tratta sabato 12 marzo alle ore 17, il tema “Il gregge smarrito. Chiesa e società nell’anno della pandemia”Vito Mancuso, teologo, riflette, sabato 19 marzo alle ore 17, sul tema “Alla ricerca di un «oltre». L’aldilà nell’immaginario dell’uomo d’oggi”. Entrambi gli incontri saranno anche trasmessi in live streaming sul canale YouTube di Passio (http://www.youtube.com/user/passionovara/live).

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI

Dal canto gregoriano a De André, passando per Mozart e Vivaldi. La musica è la forma di espressione più presente nell’offerta artistica di Passio 2022. Ad aprire il programma concertistico è la Messa da Requiem K 626 di W. A. Mozart, eseguita nel Duomo di Novara sabato 12 marzo alle ore 20,45 dalla Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli, e replicata nella chiesa Collegiata di San Bartolomeo di Borgomanero sabato 19 marzo alle ore 20,45. La medesima opera sarà eseguita presso il Cinema Teatro Sociale di Omegna sabato 9 aprile alle ore 20,45, questa volta nell’interpretazione della Corale San Gregorio Magno diretta da Mauro Trombetta. Sabato 2 marzo alle ore 21 presso il Teatro Silvio Pellico di Trecate l’Ensemble musicale Work in progress propone lo spettacolo “Il Dio degli ultimi. In memoria di Fabrizio De Andrè”. E De André sarà di nuovo protagonista nello spettacolo “La Buona Novella” offerto da GnuPpCP e Coro Alteratinchiave con Paolo Sacchi mercoledì 20 aprile alle ore 21 nella chiesa San Nazzaro della Costa di Novara. Domodossola è teatro, sabato 26 marzo Domodossola dalle 16 alle 18, di un evento composto da interventi musicali e teatrali itineranti in vari luoghi (Palazzo San Francesco, Santuario Madonna della Neve, Piazza Mercato), affidato a gruppi artistici locali e culminante in un concerto serale, dalle 21 alle 22, presso la chiesa Collegiata dei Santi Gervaso e Protasio. Sabato 2 aprile alle ore 18, nel Santuario S. Giovanni al Monte di Quarona, si realizza lo spettacolo “Passioni”, proposto da Novara Vocalensemble ed Ensemble del Giglio, con voce recitante di Graziano Giacometti. Il canto gregoriano è protagonista venerdì 22 aprile, alle ore 20,45, nella chiesa San Nazzaro della Costa di Novara, con la Schola gregoriana Benedetto XVI diretta da Simone Pedroni, che offre la meditazione in musica “E vidi la Gerusalemme celeste. La Città fra cielo e terra nel canto gregoriano”. Conclude il programma l’esecuzione di Gloria RV 589 e Magnificat RV 610 di A. Vivaldi e di Exultate, jubilate K 165 di W. A. Mozart a cura della Cappella Musicale del Duomo di Novara, diretta da Paolo Monticelli, sabato 23 aprile alle ore 20.45 nel Duomo di Novara.

L’AVVIO DELLA QUARESIMA E L’APERTURA DEL PROGRAMMA

Il programma di Passio 2022 si apre a Novara il 2 marzo – mercoledì delle Ceneri – in Duomo, dove il Vescovo alle ore 18 presiede la celebrazione eucaristica con l’imposizione delle Ceneri, segno penitenziale dell’inizio della Quaresima. Segue, nel Quadriportico del Duomo, un breve momento di presentazione della maxi-immagine in alta definizione dell’opera “Passione di Cristo”, del pittore fiammingo Hans Memling, realizzata da FattoreArte e offerta alla contemplazione del pubblico fino al 24 aprile.

L’IMMAGINE “PASSIONE DI CRISTO” NEL QUADRIPORTICO DEL DUOMO

Nel Quadriportico del Duomo, il teatro della Passione. La grande immagine dell’opera “Passione di Cristo” di Hans Memling, già esposta in piazza Duomo nell’edizione 2020 di Passio, viene riproposta all’attenzione del pubblico dal 2 marzo al 24 aprile all’interno del Quadriportico del Duomo. L’impossibilità tecnica di installare l’immagine in piazza Duomo – dovuta a indisponibilità di impalcature, tutte “prenotate” per i lavori di ristrutturazione edile finanziati con il superbonus del 110% – ha portato a optare per una collocazione più “intima”, e a un’altezza ridotta dal suolo, che consentirà al pubblico una contemplazione più agevole, permettendo di avvicinarsi maggiormente al telo.

L’opera “Passione di Cristo” di Hans Memling (1470 circa) narra passione, morte e risurrezione di Gesù in 22 scene, ambientate in un’immaginaria Gerusalemme ritratta nello stile architettonico di una città del nord Europa del XV secolo. Da sinistra verso destra la narrazione si apre con l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, prosegue quindi con la cacciata dei mercanti dal tempio, il complotto di Giuda, l’ultima cena, la preghiera nell’orto degli Ulivi e la cattura di Gesù. All’interno delle mura, nel cuore pulsante della vita cittadina, si svolgono le scene relative al processo e alla condanna a morte di Gesù. Il corteo che conduce al Calvario si snoda sul pendio che giunge alle alture retrostanti, dove Gesù è crocifisso e muore in croce. Infine, Gesù è deposto dalla croce e collocato nel sepolcro. Discesa agli Inferi, risurrezione e le apparizioni del Risorto – prima a Maria Maddalena, poi ai discepoli di Emmaus e infine ai discepoli dediti alla pesca sul lago di Tiberiade – concludono la narrazione nell’estrema fascia destra del dipinto.

Commissionata da Tommaso Portinari, banchiere fiorentino attivo a Bruges (nelle Fiandre) – che vi compare ritratto in atto di preghiera insieme con la moglie Maria Baroncelli – l’opera è stata realizzata su tavola con colori a olio, ed è custodita presso la Galleria Sabauda di Torino. La riproduzione fotografica è stata realizzata a cura di FattoreArte, marchio di Dithec s.r.l. – società specializzata nella valorizzazione e fruizione innovativa dei Beni Culturali – grazie all’acquisizione di una serie di fotogrammi che, ricomposti in post-produzione, hanno consentito di ottenere la gigantografia di circa 80 metri quadrati (oltre 10 metri di larghezza per 7 di altezza) esposta nel Quadriportico del Duomo di Novara.

PASSIO 2022 – VISIONE D’INSIEME

PASSIO IN CIFRE: 33 EVENTI IN NOVARA E DIOCESI

33 eventi in 54 giorni, realizzati a Novara e dintorni (17 eventi) e nel resto della diocesi, nelle provincie di Novara, del VCO e di Vercelli (Valsesia). Il progetto è organizzato dal “Comitato per il progetto Passio” grazie alla collaborazione di oltre 100 volontari.

Oltre agli eventi registrati nel pieghevole, sono in corso di attivazione – a cura di ArteLab – laboratori artistico-esperienziali destinati a scuole materne, primarie e secondarie di primo grado e altri appuntamenti, che saranno comunicati alle scuole e resi disponibili sul sito Internet passionovara.it.

 

PATROCINI E COLLABORAZIONI

Passio 2022 è realizzato in collaborazione con la Città di Novara e ha il patrocinio di:

  • Regione Piemonte;
  • Città di Domodossola, città di Arona, città di Omegna, città di Varallo;
  • Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Pontificium Consilium de Cultura;
  • Pontificium Consilium de Nova Evangelizatione Promovenda.

FONTI DI FINANZIAMENTO

I fondi per la realizzazione del progetto sono stati raccolti grazie al contributo della Diocesi di Novara, della Città di Novara, di fondazioni (Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio) e della Ponti S.p.A (main sponsor).

A questo si aggiunge un’iniziativa di “crowd funding”: «un euro o più…, vedi tu!» lo slogan con cui il pubblico partecipante agli eventi è invitato a offrire un contributo libero per sostenere le spese.

IL SITO PER SEGUIRE LE INIZIATIVE E IL PROGRAMMA

È online il portale di Passio 2022, un sito per restare aggiornati sui luoghi, gli orari e contenuti di tutti gli eventi in programma. L’indirizzo è passionovara.it, raggiungibile anche dalla homepage del sito diocesano diocesinovara.it.

Passio è presente anche su Facebook all’indirizzo facebook.com/passionovara/, e su Youtube all’indirizzo youtube.com/user/passionovara.

(Fonte: diocesinovara.it)

Omegna. Al Museo Rodari le favole diventano multimediali

 Un’esperienza multimediale coinvolgente, immersiva e accessibile a tutti, progettata con un’attenzione particolare per il pubblico infantile ma capace di dialogare anche con un pubblico adulto

Quando l’editore Einaudi nel 1973 pubblicò Grammatica della fantasia, di Giovanni Francesco Rodari (1920-1980), detto Gianni, Tullio de Mauro recensendo il libro su Paese Sera, definì lo scrittore con l’aggettivo 'classico'. «Rodari non ha dimenticato le sue buone qualità: la chiarezza, l’intelligenza sorridente, la capacità di far saltare fuori idee da un sasso. Come Cimarosa col suo Maestro di Cappella, come Rilke nelle 'Lettere a un giovane poeta', come Goethe e Leopardi in certe loro pagine, un artista ha messo in tavola le carte del suo gioco. E ne è nato, elegante e geniale, un classico». Dopodichè lo stesso Rodari, secondo il suo stile scherzoso e fantasioso, fissò un cartellino sulla propria giacca con la dicitura 'Sono un classico'. E probabilmente ora, in occasione della nascita a Omegna ( Vb) - città natale dello scrittore di fantasia, sulla sponda del Lago d’Orta in Piemonte - del 'Museo Rodari, una fantastica storia', avrebbe apposto sulla giacca la scritta 'Sono un museo', spiega Pino Boero, curatore del museo interattivo. Il percorso del Museo Rodari (sito nella centrale via Carrobbio, 45) è stato studiato per creare un’esperienza multimediale coinvolgente, immersiva e accessibile a tutti, progettato con un’attenzione particolare per il pubblico infantile ma capace di dialogare anche con un pubblico adulto e preparato. Gli exhibit interattivi coniugano elementi fisici con videoproiezioni digitali, componenti meccaniche e software procedurali si mescolano e si intrecciano tra di loro, per disegnare un percorso narrativo inedito sulla vita e la poetica di Rodari. I visitatori sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona per attivare i racconti e i meccanismi narrativi delle varie installazioni, senza di loro il museo non avrebbe senso, resterebbe perennemente incompiuto. In un percorso museale che non espone oggetti ma storie ed esperienze, il vero contenuto da tutelare e salvaguardare sono proprio i visitatori e la loro esperienza di visita. In questo modo il museo si trasforma, diventa un luogo vivo e accessibile, in cui sperimentare nuovi modelli di didattica e di diffusione del patrimonio immateriale, seguendo le orme fantastiche di Rodari. Il Museo racconta la 'fantastica storia' dello scrittore, del territorio e del contesto storico con la leggerezza della dimensione virtuale, con il piacere della scoperta di testi che scendono dagli scaffali e immagini che si ricompongono. Il visitatore potrà vedere Rodari intervistato alla televisione e ascoltare 'al telefono' alcune famose 'favole' con la possibilità, componendo numeri speciali, di sentirle recitate in diverse lingue. Da Omegna, la città e il paesaggio circostante, che hanno ispirato la fantasia di Rodari, al mondo, dunque, in un viaggio dentro un museo pieno di sorprese per piccoli e grandi. Per info: www.museorodari.it.
(Fonte: Avvenire)




Cammino diocesano di Quaresima e Pasqua 2022

 “Vicino a te è la Parola” è il titolo del cammino per i tempi di Quaresima e Pasqua della Diocesi di Novara. 

Riprendendo alcuni spunti della lettera pastorale del Vescovo I semi del tempo, si propone di vivere la Quaresima come tempo di silenzio per riscoprire la vicinanza di Dio e la Pasqua come momento di annuncio per essere noi vicino agli uomini. 

La citazione della lettera ai Romani – che ascolteremo nella I domenica di Quaresima – sintetizza queste due dinamiche, mettendo al centro la Parola di Dio che è appunto meditata nel silenzio del cuore (Quaresima) per essere poi annunciata al mondo per mezzo di parole di salvezza che risuonano dai vangeli attraverso la nostra bocca di testimoni (Tempo Pasquale). 

L’ANIMAZIONE LITURGICA DELLA DOMENICA

Per ogni domenica è proposto uno schema per l’animazione delle Messe, con segni e preghiere per valorizzare la bellezza della liturgia e aiutare ad ascoltare, gustare comprendere e vivere la Parola di Dio. Questo percorso sarà accompagnato da due simboli della tradizione artistica paleocristiana, il “pesce” in Quaresima e l’“ancora” nel Tempo di Pasqua. 

QUARESIMA DI CARITA’

Vicini alla Chiesa che non ha voce

La proposta di solidarietà della Diocesi di Novara, a favore della Chiesa che non ha voce, attraverso due attenzioni individuate da Centro Missionario e Caritas diocesana. La proposta si può trovare all’interno del sussidio per l’animazione liturgica. 

CATECHISMO, GIOVANI E FAMIGLIE

In appendice al sussidio liturgico, i catechisti troveranno delle attività da proporre nei loro incontri ai ragazzi, mentre per i giovani e per le famiglie sono stati realizzati due fascicoli allegati a questo sussidio. 

Ogni settimana, sarà proposta un’attività per i giovani, per continuare il percorso di Quaresima e di Pasqua in oratorio e le famiglie saranno invitate a vivere delle proposte particolari e a trascorrere momenti di gioco con i bambini e di riflessione e preghiera insieme, per vivere insieme questo tempo favorevole. 

Le tappe del percorso liturgico e pastorale offerto dai sussidi sono alcune attenzioni suggerite dai temi del silenzio e dell’annuncio. 

Fonte: http://www.diocesinovara.it/quaresima-pasqua-2022/









Sono 12.333 i vaccinati contro la COVID-19 di oggi in Piemonte. Bollettino incidenza negli adulti dati del 15 Febbraio 2022

Sono 12.333 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che nel bollettino odierno hanno ricevuto il vaccino contro la COVID-19. A 986 è stata somministrata la prima dose, a 3.335 la seconda, a 8.012 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 9.517.587 dosi, di cui 3.258.832 come seconde e 2.670.560 come terze. 

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI Nella settimana dal 7 al 13 febbraio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 640.4, in netta diminuzione (-40,4%) rispetto ai 1075.1 della scorsa settimana. Si consolida dunque per la quarta settimana consecutiva il calo dell’incidenza. Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa. L’incidenza della fascia di età 19-24 anni scende a 483.1 con una diminuzione del 46,6 % rispetto alla settimana precedente. Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è di 787.3 (-40,3%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 608.5 (-37,5%). Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 416.1 (-36,7%). Tra i 70-79 anni l’incidenza è invece di 344.2 (-32,9%). Nella fascia over80 l’incidenza è 454.1 (-33,3%).
quotidianopiemontese.it

Covid e sfida educativa: la risposta all’emergenza è un’alleanza

 La riflessione di Paolo Usellini, direttore dell'Ufficio Scuola della diocesi, a margine del progetto lanciato dalla diocesi con Fondazione Carolina per la formazione sul tema della cittadinanza digitale.

All’emergenza si risponde con un’alleanza. Sembra solo uno slogan, ma è un impegno assolutamente concreto. L’ha usato Margherita Invernizzi, condirettrice dell’Ufficio diocesano per la famiglia, durante la presentazione del progetto lanciato dalla diocesi con Fondazione Carolina per la formazione degli insegnanti di religione sul tema della cittadinanza digitale. Una risposta all’appello lanciato dal vescovo Franco Giulio alla patronale di san Gaudenzio 2022 a non dimenticare i giovani, a stare loro vicini, a renderli protagonisti.

Ma anche un piccolo tassello di un impegno – quello educativo – che per la comunità cristiana parte da lontano e che ha il volto delle catechiste che ogni settimana incontrano i più piccoli, delle famiglie che si spendono per le altre famiglie nelle parrocchie, degli animatori dei nostri oratori. E poi proprio degli insegnanti di religione: sacerdoti, laiche e laici che con fatica, impegno e dedizione vivono nella scuola questa sfida quotidianamente.

Il peso del Covid non si sente solo sull’economia, ci ha ricordato il vescovo. La perdita di relazioni con i pari, la sovraesposizione alla rete internet, le lezioni a intermittenza, si sono fatte sentire su bambini e ragazzi in questi due anni. Alcuni segnali preoccupanti si registrano già. Ma il rischio è che i più gravi arriveranno nel prossimo futuro.

Ecco, allora, il senso dell’impegno educativo oggi. Passare dall’emergenza all’alleanza. Tra scuola, associazioni, oratori e famiglia. L’obiettivo, l’ha detto detto bene don Gianluca De Marco, responsabile della pastorale giovanile diocesana. Trasformare l’ansia che oggi vivono molti nostri ragazzi, in speranza.

sdnovarese.it



Carnevale domese torna ad animare la città

 

È stato presentato questa mattina, martedì 15 febbraio, con una conferenza stampa presso la sala onsigliare del Comune di Domodossola il programma del Carnevale 2022.

Un carnevale in forma ridotta senza la sfilata dei carri e senza il matrimonio del Togn e della Cia in pazza per prevenire gli assembramenti ma che segna un primo passo per il ritorno alla normalità.

Dopo due anni di pandemia abbiamo ripreso in mano il carnevale – afferma il presidente del Comitato Pulenta e Sciruii, Alberto Polacchi – per quanto è possibile dalle autorizzazioni, la novità di quest’anno è che la consegna delle chiavi non avverrà in sala consigliare ma a Palazzo San Francesco”.

Siamo tornati anche con il prgetto ‘Città in giallo’ - spiega il vicepresidente Andrea Truscello – che è il colore della polenta e del nostro carnevale. Abbiamo voluto insieme al Comune posizionare i filari nelle vie del centro, abbiamo distribuito ai commercianti domesi un kit con dentro i disegni dei bambini delle scuole di Domo creando così la mostra a cielo aperto più grande d’Italia”.

Finalmente è giunto il momento di riportare all’attenzione della Città il carnevale domese – dice il sindaco Lucio Pizzi – un momento a cui noi siamo molto legati perché  teniamo alle nostre tradizioni, ci siamo confrontati con il comitato per capire cosa fare: c’era grande voglia di ripartire ma chiaramente c’era da trovare un punto d’equilibrio rispetto alle difficoltà del momento”.

Il primo appuntamento è fissato per sabato 19 febbraio alle 17 a Palazzo San Francesco dove all’ombra dell’antico sipario del Teatro Galletti, il cui restauro sarà presentato il giorno prima, il sindaco Lucio Pizzi darà le chiavi della città al Togn e alla Cia; alle 19 ci sarà l’apericena all’Etho e la sera si conclude all’Alice After Dinner.

Domenica 20 febbraio alle 18 in collegiata sarà celebrata la messa in suffragio dei soci defunti del Comitato Pulenta e Sciriuii.

Dal 23 al 25 febbraio il Togn e la Cia faranno visita alle scuole e doneranno ai bambini il libro illustrato con la storia delle maschere domesi.

Domenica 27 febbraio dalle 11.30 in piazza Mercato torna la distribuzione della Polenta e Sciriui e si potrà anche leggere l'immancabile Tavan; alle 14.30 dj Tanza farà ballare grandi e piccini con un dj set in piazza.

Martedì 1 marzo si conclude il Carnevale con il ‘Martedì grasso sulla neve’, il Togn e la Cia, in compagnia del Comitato Pulenta e Scirui saranno a Domobianca365 per una giornata di festa e di sci.

Fonte: ossolanews.it

Domodossola, condannato a 1 anno e 20 giorni per vilipendio delle tombe

 



Quattro anni fa in circostanze simili era stato assolto, questa volta invece Aldo Albertario, 64 anni, conosciuto dalle forze dell’ordine come frequentatore di cimiteri, è stato condannato a un anno e 20 giorni per vilipendio delle tombe. Il processo - davanti al giudice del tribunale di Verbania Antonietta Sacco e con il pm Anna Maria Rossi che si era fermata alla richiesta di pena di 9 mesi - è stato l’esito di indagini della polizia municipale di Domodossola che aveva piazzato nel camposanto cittadino anche delle fototrappole a fronte di segnalazioni dei vandalismi ai danni delle tombe.

lastampa

I Patroni di Domodossola Santi Gervasio e Protasio

Video: La storia dei Martiri Gervasio e Protasio raccontata da Jacopo De Vecchi, Diacono della Basilica di Sant'Ambrogio (tv2000.it)

- Per approfondire: 

 Durante il V secolo un autore anonimo compose una Passio che racconta dei loro genitori san Vitale e santa Valeria che furono martiri della cristianità durante la persecuzione di Diocleziano. Appena venuti a conoscenza della morte dei genitori non pianificarono nessuna vendetta, anzi decisero di vendere tutti i beni di famiglia per distribuire il ricavato ai poveri di Milano. Dieci anni dopo una vita di preghiera, meditazione e professione dei dettami della cristianità. Quando il generale Anastaso passò con le sue truppe nella città, li denunciò come cristiani e li additò come persone da punire e da redimere. I due fratelli furono arrestati, torturati ed umiliati. A Protasio fu tagliata la testa con un colpo di spada, mentre Gervasio morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti.

Il racconto della scoperta delle loro reliquie da parte di S. Ambrogio di Milano (7 dic.), alla presenza di S. Paolino di Nola (22 giu.) e S. Agostino d'Ippona (28 ago.), deve essere considerato come uno degli eventi di questo tipo più sensazionali e meglio storicamente attestati nella Chiesa del secolo.

Ambrogio aveva costruito la grande cattedrale di Milano, che poi prese il suo nome, e racconta in una lettera alla sorella Marcella come si preparava alla dedicazione e con quale premura voleva farne un evento memorabile, paragonabile alla cerimonia nella quale aveva dedicato un'altra chiesa dove si conservavano le reliquie degli apostoli.

Ebbe "presentimento" (Agostino parla di visione) che in quel luogo ci fossero reliquie di antichi martiri cristiani, sepolti nella basilica cimiteriale dei SS. Nabore e Felice: gli scavi, da lui ordinati, portarono infatti alla luce i corpi di due uomini di alta statura con le teste recise dal corpo.

Le ricerche fatte li identificarono con Gervasío e Protasio, dei quali, a duecento anni dalla morte, non si ricordava più nulla se non i nomi e il fatto che avevano subito il martirio. Mentre le reliquie venivano portate attraverso le vie cittadine un macellaio cieco, di nome Severo, riottenne la vista toccando la frangia del drappo funebre che le ricopriva: sia Ambrogio, che Paolino (allora suo segretario), e Agostino (allora a Milano), citano l'episodio del macellaio; Paolino afferma che costui lavorasse ancora in città quando egli scriveva la Vita di Ambrogio nel 411.

Sulla esistenza storica di Protasio e Gervasio sono sorte molte controversie: il dottor IR. Harris ha formulato un'audace teoria: che fossero figure mitiche, forse identificabili con i Dioscuri (Castore e Polluce, figli di Giove). La pista di ricerca è stata confusa da una lettera apocrifa attribuita a S. Ambrogio, in cui si racconta la vita dei due protomartiri affermando che subirono il martirio al tempo di Nerone, ma gli agiografi moderni pensano che siano stati veramente martirizzati, benché la loro vicenda ci sia sconosciuta, durante il regno dell'imperatore Antonino o anche prima.

Ambrogio, Paolino e Agostino sono però testimoni degni di fede: Ambrogio era uomo di grande esperienza (era stato governatore delle province di Emilia e Liguria prima di diventare vescovo) e di indubbia integrità; un santo che si era opposto a un imperatore difficilmente avrebbe accettato reliquie di dubbia provenienza per la sua chiesa. Era così convinto della verità del martirio di Gervasio e Protasio che diede la direttiva che i suoi resti mortali fossero messi accanto ai loro nella chiesa. Nel ix secolo l'allora vescovo di Milano, Anghelberto II, riunì le reliquie dei tre in un'urna di porfido e là rimasero indisturbate; ora sono nella cripta della basilica di S. Ambrogio.

Alcune chiese tedesche e la cattedrale di Soissons rivendicarono il possesso delle reliquie dei due protomartiri, portate in quei luoghi dall'imperatore Federico Barbarossa, ma ora è quasi certo che non appartenessero a loro.

Gervasio e Protasio sono ritratti nei quadri dell'Assunzione della Vergine del Borgognone, conservati nella pinacoteca di Brera. Il titolo "S. Trovaso" di una chiesa veneziana a loro dedicata, può essere frutto di una distorsione del loro nome nella lingua veneta.

MARTIROLOGIO ROMANO. Milano, commemorazione dei santi Gervasio e Protasio, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio e in questo giorno solennemente traslati nella nuova basilica da lui costruita. (Fonte: santodelgiorno.it)