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Domodossola, scuole superiori pronte al dietrofront sugli orari di fine lezioni



L’istituto Marconi Galletti Einaudi di Domodossola sarebbe pronto a tornare all’orario in vigore prima del Covid: fine delle lezioni alle 13,15 e due rientri pomeridiani. E’ la mediazione a cui si è giunti nell’ultimo incontro di ieri pomeriggio tra il preside Gaudenzio D’Andrea, i sindaci dei comuni montani dell’Ossola e una delegazione di studenti della scuola superiore. La notizia non è ancora ufficiale, ma la strada intrapresa è questa. E’ stato il presidente della Provincia Alessandro Lana a convocare la riunione di ieri: 24 i sindaci chiamati e quasi tutti erano presenti. Oggi Lana riferirà l’esito a cui si è giunti all’altro preside coinvolto in questa partita, Pierantonio Ragozza, dirigente del liceo Spezia.

Una polemica che ormai va avanti da oltre un mese e riguarda il Marconi Einaudi e Galletti e lo Spezia, scuole superiori che da quest’anno scolastico avevano deciso di posticipare la fine delle lezioni giornaliere alle 14. Decisione contestata sin da subito dai genitori degli studenti che vivono nelle valli ossolane, ma anche da quelli che arrivano dal Cusio. Con il nuoco orario in vigore dall’11 settembre i loro ragazzi infatti arrivano a casa ogni giorno non prima delle 16.

Solo nelle prossime ore si saprà se anche il liceo accetterà di rimodulare l’orario scolastico con uscita alle 13,20 e, in questo caso, fare anche un rientro pomeridiano. «Siamo sulla buona strada per trovare una soluzione. Non mi sbilancio perché nulla è ancora ufficiale» si è limitato a commentare al termine della riunione Lana.


Più ottimista il sindaco di Vanzone San Carlo Claudio Sonzogni, anche se riconosce che per l’ufficialità occorrerà attendere ancora. «Se, come pensiamo, alla fine di questo lungo percorso ci sarà il ritorno agli orari che erano in vigore prima della pandemia spero nessuno dica che hanno vinto i sindaci. Perché a trionfare è stato il buon senso».

Per settimane Sonzogni è stato il portavoce dei colleghi delle valli Antrona, Antigorio, Divedro, Formazza e Vigezzo.

La Stampa

A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico 2023-2024 il vescovo Franco Giulio scrive a tutti gli studenti. Ecco il testo del messaggio


Perché studiare rende liberi?

Messaggio per l’inizio dell’anno scolastico 2023-2024

Nei “The Einstein Archives Online” della “Hebrew University of Jerusalem” è possibile consultare un piccolo biglietto manoscritto del grande fisico tedesco, naturalizzato statunitense, Albert Einstein (Ulma 1879 – Princeton 1955). Insieme a una complessa formula matematica, vi si legge in tedesco un breve indirizzo di saluto che, nel dicembre 1933, egli rivolse agli studenti dell’Università di Princeton, presso la quale si trovava e dove rimase sino alla morte, a seguito dell’espulsione dalle università tedesche, nell’aprile dello stesso anno, di tutti i professori di origine ebraica.

Nel biglietto Einstein scrive: «Sono contento di vivere in mezzo a voi che siete giovani e felici. Se un vecchio studente potesse in breve dirvi qualcosa, le parole sarebbero queste: Non considerate mai lo studio come un dovere, ma come l’invidiabile occasione di conoscere la liberante bellezza nello spirito, per la vostra gioia personale e a vantaggio della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura» (A. Einstein, Archive, 28-257).

Nel manoscritto si notano tre significative correzioni: l’aggettivo «liberante» è aggiunto in un secondo momento; anche il riferimento alla «comunità» viene aggiunto, perché prima Einstein si riferiva più semplicemente a «tutti coloro ai quali il vostro lavoro sarà dedicato»; l’espressione finale viene modificata, prima egli parla della comunità «per la quale più tardi lavorerete» e poi della comunità «alla quale appartiene la vostra opera futura».

Libertà, comunità, la vostra opera, sono tre parole aggiunte da Einstein al suo biglietto di appunti. Sono bellissime per iniziare il nuovo anno scolastico! Si studia per prepararsi e dare ciascuno la nostra opera al mondo in cui viviamo; si può crescere solo se si gusta la liberante bellezza dello spirito nelle lingue, nella letteratura, nella filosofia, nell’arte, nella storia, nei costumi, nelle scienze, nella matematica, nella tecnica; si può farlo solamente nella rete della comunità, del noi sociale, fuori dal quale siamo soli, dispersi e senza volti da guardare e amare.

Bastano queste tre parole, come dice Einstein, “per la vostra gioia personale”. E per augurarvi di cuore: Buon Anno!

Il vostro vescovo

+ Franco Giulio

diocesinovara.it

Accrescere anche a scuola la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione. Nella Direzione Didattica 2° Circolo di Domodossola avviato il progetto ministeriale “Frutta e verdura nelle scuole”

 

 

Nei plessi di Cosasca e Trontano della Direzione Didattica 2° Circolo di Domodossola (VB) avviato il progetto ministeriale “Frutta e verdura nelle scuole”: è un programma promosso dall’Unione Europea, realizzato dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.

Il programma è rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione.

Nelle scuole Kennedy di Domodossola (sede centrale della D.D.2Circolo.Domo) sono già previste almeno due giornate con merenda a base di frutta. Si tratta di frutta intera, pronta ad essere consumata direttamente con la buccia (come mele, pere, ecc.) oppure porzionata, pronta all'uso (come la macedonia).

L'obiettivo del programma è quello di:

  • divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;
  • promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;
  • diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP), di produzione biologica;
    sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.

Le misure di accompagnamento programmate dal Ministero hanno quale obiettivo prioritario quello di “informare” e sviluppare un consumo consapevole della frutta e della verdura, privilegiando la distribuzione del prodotto fresco.

Il programma prevede la realizzazione di specifiche giornate a tema, quali visite a fattorie didattiche, corsi di degustazione, attivazione di laboratori sensoriali, al fine di incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane.

Link al Progetto Ministeriale: www.fruttanellescuole.gov.it/home

Natale con i giochi di una volta... Stresa 14 Dicembre 2022 giornata della creatività sostenibile con apertura riservata alle scuole

Il Palazzo dei giochi sotto l’Albero, a Stresa,
città del Natale, è l'unico evento in Italia con
oltre cento giochi creativi a disposizione.
Giochi in legno, come quelli di una volta, per
coniugare creatività ed abilità, per tutte le
fasce di età, in modo inclusivo e collaborativo.
In un magico contesto natalizio, negli ampi
spazi coperti e riscaldati del Palazzo dei
Congressi di Stresa i bambini e i loro
accompagnatori possono vivere un'esperienza
natalizia diversa, con l'arrivo di Babbo Natale,
la possibilità di scattare liberamente foto
sulla sua slitta, la consegna del Diploma ad
ogni bambino e spazio per il pranzo al sacco.
Per info e prenotazioni scuole e gruppi:
info@grottadibabbonatale.it
- tel. +39 0323 497349 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e 14-18




Report dell’Upo sul mondo della scuola novarese e la pandemia, tra bisogni e disagi dei giovani

 

Abbandono e solitudine sono i sentimenti provati dalla comunità scolastica novarese al primo impatto con la pandemia. L’emergenza Covid ha poi fatto emergere bisogni e disagi, in particolare nei programmi di formazione, i rapporti sociali e le nuove tecnologie. La didattica a distanza è stata giudicata fallimentare su quasi tutti i fronti dai docenti: più dell’80% ha ritenuto il sistema inefficace in particolare per verifiche e valutazioni, mentre considera la modalità della videoconferenza utile per coordinare le attività con colleghi e dirigenti.

La Stampa