Le chiavi di Domodossola nelle mani del Togn e della Cia

Con la consegna delle chiavi della città di Domodossola alle due maschere (il Togn e la Cia) da parte del sindaco Lucio Pizzi, ha preso il via il Carnevale domese, che sarà in versione ridotta a causa ancora degli effetti della pandemia.

A fare da fondale alla cerimonia è stato il grande sipario che raffigura piazza Mercato, una scenografia suggestiva posizionata a palazzo San Francesco, il cuore della cultura cittadina.

Per l’occasione è anche stato esposto il libro d’oro del Carnevale, un grosso volume che raccoglie le memorie, le immagini e gli aneddoti delle varie edizioni a partire dal 1928.

Il libro miniato, con copertina in legno intagliato e cuoio e con chiusura d’argento, racconta la storia e i personaggi che si sono alternati a tenere viva la tradizione. Il presidente del comitato Polenta e sciriuii, Alberto Polacchi, all’inizio della manifestazione ha voluto ricordare il lutto che ha colpito la città e ha invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio in onore del medico Piero Cassani.

Da decenni la famiglia Cassani, a partire dalla mamma Camilla, ha portato a battesimo ogni edizione del Carnevale, rinnovando annualmente la tradizione e dando anima, amicizia e solidarietà all’intera comunità domese.

Intanto stasera alle 18 nella chiesa di collegiata sarà celebrata la messa in suffragio di tutti i soci del Carnevale defunti. Da domani a venerdì Togn e Cia saranno nelle scuole della città.

La Stampa

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