google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News

Adolescenti, dalla diocesi di Novara a Roma per incontrare il Papa

 

Gli adolescenti della diocesi di Novara risponderanno all’invito di Papa Francesco: saranno a Roma a Pasquetta per vivere l’incontro dei giovani italiani con il pontefice. Sono aperte le iscrizioni e ci sarà tempo per aderire al pellegrinaggio fino al 20 marzo. 
 
Le Diocesi piemontesi daranno ai ragazzi – non c’è un limite di età indicato, ma si suggerisce la partecipazione dei giovani tra i 12 e i 17 anni – la possibilità di partecipare all’appuntamento con il Santo Padre con una tre giorni a Roma.
 
«Si prevede un viaggio in pullman, con partenza il 17 aprile in serata e rientro il 19 aprile, con pernottamento presso l’Oratorio Pio XI di Roma. Dobbiamo ancora definire luoghi e orari di partenza e lo faremo nelle prossime settimane, non appena riceveremo le iscrizioni da parte dei gruppi degli oratori del nostro territorio», spiega don Gianluca de Marco, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile. 
sdnovarese.it

Domodossola, vandali ancora in azione nel cantiere di via Rosmini

A Domodossola stessi atti vandalici a distanza di una settimana. A essere preso di mira è sempre il cantiere in centro città della ditta Frua, la società che assieme a Dremar sta effettuando i lavori di riqualificazione di piazza Tibaldi, via Rosmini e via Mattarella. Anche nello scorso fine settimana i danneggiamenti sono stati effettuati in largo Madonna della neve.
La Stampa


Festa della Cella: tanti fedeli al Calvario per celebrare Antonio Rosmini nell'anniversario dell'arrivo in città

Il 20 febbraio 1828 Antonio Rosmini giungeva per la prima volta al Calvario di Domodossola, in quel monastero praticamente abbandonato che si trovava sulla cima del colle da cui si domina la città. Qui si ritirò in preghiera e fondò l’Istituto della Carità; ogni anno nell’anniversario di quella data i Padri Rosminiani ricordano quell’evento con la tradizionale Festa della Cella che quest’anno è tornata a vedere la partecipazione di numerosi fedeli. Sabato pomeriggio, prima della solenne celebrazione in Collegiata, nella Villa del Buon Pastore di Via Canuto è stato proiettato il docufilm sulla vita di Rosmini. Maurizio Rogora, rappresentante dell’Associazione Amici di Rosmini, organizzatrice dell’iniziativa, ha ricordato come il pensiero di Antonio Rosmini a distanza di quasi due secoli sia di un’attualitò incredibile e a testimonianza di questo ha citato il passo in cui il roveretano affermava: “si leggono i libri di una giornata, si disprezzano quelli dei secoli”.Ha poi preso la parola per un saluto ufficiale il nuovo Padre Generale don Marco Tanghetti, che ha ricordato i suoi anni di formazione a Domodossola al Liceo Classico in Collegio, e la sua permanenza al Calvario, sottolineando come per Rosmini quel colle non fosse il Golgota, il luogo della Passione, ma il Tabor, il Monte della Rivelazione.Padre Eduino Menestrina ha poi tenuto un breve excursus sul perché si sia pensato di realizzare un film che si possa proiettare anche nelle scuole: “Rosmini è una risorsa di conoscenza, ma anche di formazione”.Dopo la proiezione del film, il regista Marco Finola ha concluso spiegando che, quando aveva girato un primo film su Rosmini nel 2018 a Domodossola, si era accorto dal fatto che più ci si avvicina al pensatore roveretano più ci si accorge di come non lo capisce chi se ne interessa solo superficialmente; per questo ha sentito la necessità di approfondirne la conoscenza per realizzare un film che ne divulghi la conoscenza (il docufilm è visibile sul sito www.antoniorosmini.com, mentre il primo, in cui ci sono anche numerose riprese effettuate a Domodossola, è presente sul sito www.cinemacristiano.org). Alle ore 18 i numerosi fedeli che hanno riempito la Collegiata hanno partecipato alla Messa solenne concelebrata dal Parroco di Domodossola e dal Padre Generale; al centro della sua omelia il tema della luce sulla montagna che Rosmini dal Calvario ha sparso su tutti; un amore che si declina nelle forme della compassione, della misericordia e del perdono i nemici. Quest’ultimo è l’insegnamento che tutte le religioni riconoscono essere il tema centrale del Cristianesimo, la sola dottrina che estende l 'amore ai nemici. E questo Rosmini lo testimoniò con la sua esistenza stessa, poiché non inveì mai contro nessuno dei suoi oppositori, pur in una vita estremamente osteggiata, fino al possibile avvelenamento. Un insegnamento anche questo di grande attualità, da conservare nel proprio cuore e mettere in pratica.

(Fonte: 24newsonline.it)



Le leggi razziali del 1938 nel convegno e mostra "Frammenti ...tra storia e memoria "



Presso il collegio Rosmini a Domodossola si è tenuta la presentazione del convegno "Frammenti ...tra storia e memoria " che si terrà il 25 febbraio presso il Collegio Rosmini domese e della mostra " 17 novembre 1938: Lo stato italiano emana le leggi razziali " esposta dal 19 febbraio fino al 5 marzo 2022 sempre presso il Rosmini. Stamattina dopo i saluti del sindaco Pizzi, si sono susseguiti gli interventi della dottoressa Margherita Zucchi, curatrice del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio " di Ornavasso, della dottoressa Federica Caniglia, collaboratrice attività didattiche e divulgative dell ' Istituto Storico della Resistenza "P. Fornara " e del professor Michele Rizzi, presidente della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania. Dopo la tappa verbanese, la mostra itinerante curata da Franco Debenedetti Teglio è arrivata a Domodossola, con diciotto pannelli che illustrano le storie famigliari, le perdite subite a causa delle leggi razziali. Il curatore Franco Debenedetti Teglio era un bambino nascosto, sopravvissuto alla persecuzione ebraica, all 'indomani della promulgazione delle leggi razziali.Gli orari di apertura della mostra sono il giovedì, il venerdì e il sabato dalle ore 9 per le scuole su prenotazione, con la possibilità di richiedere la visita guidata gratuita chiamando il numero 340 5948277.L 'iniziativa " Frammenti...tra storia e memoria " in programma il 25 febbraio al Collegio Rosmini di Domodossola, vedrà a partire dalle ore 9 per le scuole secondarie di primo e di secondo grado, la conferenza " Le leggi razziali in Italia " e visita guidata alla mostra. Seguirà alle ore 14 il convegno che vedrà gli interventi di Elena Mastretta ( direttrice scientifica e responsabile sezione didattica dell ' Istituto Storico Piero Fornara ), di Margherita Zucchi ( curatrice del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio "), di Pier Antonio Ragozza ( studioso della lotta di Liberazione e Storico Militare), di Michele Rizzi ( professore di filosofia e presidente della Società Filosofica Italiana, sezione di Verbania ) , Raphael Rues (ricercatore e storico di Insubrica Historica e collaboratore per il Museo La Fortezza di Naters, e Maria Silvia Caffari ( regista del " Teatrino al Forno del Pane fondato da Giorgio Buridan " e giornalista) .L ' iscrizione al convegno può essere effettuata via mail a [email protected] così gli appuntamenti della rassegna "Frammenti di memoria " , organizzata dall 'Istituto Storico della Resistenza "Piero Fornara " con la collaborazione del Comune di Domodossola, del Museo della Resistenza " Alfredo Di Dio " di Ornavasso, della Biblioteca Civica " P. Ceretti di Verbania, dell' Ufficio Scolastico Provinciale di Verbania e della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania, della Casa della resistenza di Fondotoce nell'ambito delle celebrazioni del "Giorno della Memoria " 2022. 
24newsonline.it

Domodossola, celebrata la messa della festa della Cella


 

Ricorda l'arrivo di Antonio Rosmini al Calvario nel 1828, la funzione religiosa è stata presieduta dal padre generale Marco Tanghetti

È stata celebrata ieri la messa della festa della Cella, che ricorda l'arrivo di Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario di Domodossola nel 1828, la celebrazione è stata presieduta dal padre generale Marco Tanghetti e concelebrata dal parroco e vicario episcopale don Vincenzo Barone, dal rettore del Sacro Monte Calvario Michele Botto Steglia e da numerosi padri rosminiani.

Alla funzione animata dalla Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario erano presenti suore, ascritti rosminiani provenienti oltre che da Domodossola anche da Stresa, da Milano, da Torino. Nei primi banchi erano presenti il sindaco Lucio Pizzi e alcuni esponenti della sua giunta, il comandante dei carabinieri Alberto Rondano e della Guardia di Finanza Marco Ghenda, la presidente dell'Ente di gestione dei sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano e il rappresentate del Consorzio volontario per il restauro delle Cappelle Antonio Pagani.

“La venuta di Rosmini al Sacro Monte Calvario – ha detto il padre generale don Marco Tanghetti – è come una luce sulla montagna che ha attraversato i secoli partendo da Antonio Rosmini alla congregazione ai padri rosminiani alle suore. Un'amicizia quella di Antonio Rosmini con il Cardinale Giuseppe Marozzo e il Conte Giacomo Mellerio che si è moltiplicata in tante persone sacerdoti e giovani che sono entrati nella Congregazione. Celebrare la storia dell'istituto vuol dire celebrare la storia di tante persone che hanno seguito e seguono questo carisma. Vuol dire celebrare la generosità dei domesi, del sacerdoti del vescovo di una chiesa in cammino”.

Al termine il parroco e vicario episcopale don Vincenzo Barone ha ringraziato prima don Marco Tanghetti per la sua presenza e poi il rettore Michele Botto Steglia per la collaborazione all'interno del presbiterio diocesano. A sua volta il rettore ha espresso riconoscenza a don Barone per l'accoglienza e la disponibilità a far sì che la celebrazione della festa della Cella non fosse solo un momento per i rosminiani, ma per tutta la città.

(Fonte: ossolanews.it)

Le chiavi di Domodossola nelle mani del Togn e della Cia

Con la consegna delle chiavi della città di Domodossola alle due maschere (il Togn e la Cia) da parte del sindaco Lucio Pizzi, ha preso il via il Carnevale domese, che sarà in versione ridotta a causa ancora degli effetti della pandemia.

A fare da fondale alla cerimonia è stato il grande sipario che raffigura piazza Mercato, una scenografia suggestiva posizionata a palazzo San Francesco, il cuore della cultura cittadina.

Per l’occasione è anche stato esposto il libro d’oro del Carnevale, un grosso volume che raccoglie le memorie, le immagini e gli aneddoti delle varie edizioni a partire dal 1928.

Il libro miniato, con copertina in legno intagliato e cuoio e con chiusura d’argento, racconta la storia e i personaggi che si sono alternati a tenere viva la tradizione. Il presidente del comitato Polenta e sciriuii, Alberto Polacchi, all’inizio della manifestazione ha voluto ricordare il lutto che ha colpito la città e ha invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio in onore del medico Piero Cassani.

Da decenni la famiglia Cassani, a partire dalla mamma Camilla, ha portato a battesimo ogni edizione del Carnevale, rinnovando annualmente la tradizione e dando anima, amicizia e solidarietà all’intera comunità domese.

Intanto stasera alle 18 nella chiesa di collegiata sarà celebrata la messa in suffragio di tutti i soci del Carnevale defunti. Da domani a venerdì Togn e Cia saranno nelle scuole della città.

La Stampa

Report dell’Upo sul mondo della scuola novarese e la pandemia, tra bisogni e disagi dei giovani

 

Abbandono e solitudine sono i sentimenti provati dalla comunità scolastica novarese al primo impatto con la pandemia. L’emergenza Covid ha poi fatto emergere bisogni e disagi, in particolare nei programmi di formazione, i rapporti sociali e le nuove tecnologie. La didattica a distanza è stata giudicata fallimentare su quasi tutti i fronti dai docenti: più dell’80% ha ritenuto il sistema inefficace in particolare per verifiche e valutazioni, mentre considera la modalità della videoconferenza utile per coordinare le attività con colleghi e dirigenti.

La Stampa