google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News

Da Torino al Calvario per la via Crucis della comunità latinoamericana

 

Un centinaio di fedeli ha raggiunto Domodossola per la funzione celebrata da don Romero Coreas



Alla via Crucis quaresimale al Sacro Monte Calvario, ieri,  ha partecipato oltre un centinaio di fedeli della comunità latinoamericana torinese.

I pellegrini della Cappellania Latinoamericana di Torino erano guidati dal loro sacerdote, padre Noé Antonio Romero Coreas, salvadoregno. Alla celebrazione erano presenti anche il rettore del Sacro Monte Calvario Michele Botto Steglia con i seminaristi della comunità del Sacro Monte Calvario e alcuni ossolani affezionati alle celebrazioni del Sacro Monte Calvario. La nazionalità più numerosa dei latino americani che risiedono a Torino è peruviana, ma ci sono anche molti boliviani, ecuadoregni, colombiani e un po’ da tutto il Sudamerica.

I fedeli prima della via Crucis hanno ricevuto alcune informazioni storiche sulle cappelle da parte della guida Umberto De Petri;  sono stati accompagnati lungo il percorso da padre Noè e dai commenti in spagnolo delle stazioni della via Crucis, tratti dalle meditazioni che madre Anna Maria Canopi scrisse per la via Crucis al Colosseo nel 1993. A chiudere il corteo il rettore che si è messo a disposizioni dei fedeli per le confessioni. La via Crucis si è conclusa nel piazzale del Santuario del Santissimo Crocifisso. Prima di fare ritorno a Torino i fedeli hanno visitato la cella del Beato Antonio Rosmini.

ossolanews.it

Domodossola affida a una cooperativa romana la gestione dell’apertura dei musei


Archearte è la cooperativa di Roma che per il 2022 gestirà l’apertura dei musei civici di Domodossola. L’offerta presentata è la migliore fra quelle pervenute agli uffici comunali. «Si tratta di una realtà già attiva nel settore, molto affermata e che vanta anche organizzazione nel campo delle visite guidate» spiega Daniele Folino, assessore alla Cultura di Domodossola. Per la gestione dei musei domesi la cooperativa si è affidata alle tre ragazze che in passato, per conto dell’associazione Musei dell’Ossola, hanno gestito il servizio. «Ad Amo va il nostro ringraziamento per il lavoro fatto in questi anni» aggiunge l’assessore domese.

Il costo del servizio per le casse comunali è di 50 mila euro, però 30 mila arriveranno dalla Fondazione Ruminelli. «Fa parte dell’accordo sottoscritto dall’amministrazione comunale con il presidente della Fondazione Antonio Pagani. E’ una partnership importante per la città» aggiunge l’assessore Folino. Archearte non gestirà solo l’apertura di Palazzo San Francesco, ma anche quella di Palazzo Silva. Per quest’ultimo il ritorno dei visitatori è in programma per giugno.

Le collezioni di Palazzo San Francesco sono invece aperte dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. «A differenza del passato, i portoni del museo di piazza Ruminelli restano aperti in modo continuato tutto l’anno. E’ il segno evidente che la nostra amministrazione crede nella cultura e lavora per migliorare sempre più l’offerta» spiega Folino.

Le prossime mostre
Per quanto riguarda l’offerta culturale si lavora su più fronti. Palazzo San Francesco sarà l’ultima tappa della mostra «Visionary women» della fotografa Jill Mathis in corso in queste settimane a Cannobio e che poi si sposterà a Verbania, Santa Maria Maggiore, Mergozzo, Ghiffa e Omegna.

Inoltre si stanno definendo gli ultimi particolari della mostra-evento che Palazzo San Francesco ospiterà a partire da luglio.

«E’ presto per svelare i dettagli. La rassegna era stata ideata per il 2020 e stiamo apportando alcuni correttivi, ma sarà davvero un evento - promette Folino -. E poi anche la riapertura di Palazzo Silva sarà abbinata all’inaugurazione di una importante esposizione».

lastampa.it

“Agricoltura e Biodiversità” sarà il -duplice- tema del congresso annuale della Società di Scienze Naturali del VCO al Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola



Nella sede della Società,  dalle ore 15 alle ore 18 di sabato 9 aprile, il convegno proporrà interventi per approfondire i legami tra le pratiche agricole e la salvaguardia della biodiversità. I relatori Graziano Rossi, Andrea Mosini, Michele Bove, Fabio Dartora esporranno ricerche, progetti e pratiche attuali inserite in una gestione agronomica che favorisce la biodiversità.

L’incontro è una delle iniziative che la Società di Scienze Naturali del VCO intende realizzare per festeggiare i venti anni di fondazione. Nella sala del Convegno verrà inoltre esposta una anteprima della mostra fotografica dal titolo Dall’Ossola al Ticino: racconti di biodiversità che beneficia del sostegno della Fondazione VCO e del Parco Nazionale Val Grande e che verrà inaugurata nei prossimi mesi. La mostra raccoglie pregevoli immagini di flora, fauna e ambienti realizzate dai soci della Società nel corso delle loro attività sul campo.

IL PROGRAMMA 

Graziano Rossi: agrobiodiversità e varietà coltivate, preservazione e recupero mediante la conservazione dei semi presso la banca del germoplasma di Pavia

Andrea Mosini: monitoraggi naturalistici nel paesaggio terrazzato: Terra vi.va e socialaalp in Valle Antrona

Michele Bove: pratiche agricole, acqua e biodiversità: il caso del progetto Aretè nella Riserva Unesco Ticino Val Grande Verbano.

Fabio Dartora: Progetto biodiversità nell’azienda agricola biodinamica San Michele di Jesolo (VE)

verbanonews.it

Verbania “Piccola Manchester” si trasforma in polmone verde

 

L’ex Acetati diventerà il polmone verde della città. La proposta è delle architette Metaxia Markaki e Simona Ferrari, vincitrici del concorso internazionale Europan 15. Sono state loro a presentare a Casa Ceretti a Intra il piano particolareggiato per il sito industriale abbandonato, al termine di un percorso condiviso dall’amministrazione comunale con giovani studenti e l’associazione 21 Marzo già da ottobre 2020. 

Un problema grande per Verbania, che riguarda 160 mila metri quadrati, in pieno centro, sui quali sorgeva un tempo lo stabilimento Montefibre, che fino alla fine degli anni Ottanta dava lavoro alla città e a tutto il territorio. La crisi del settore chimico colpì anche Verbania e la fabbrica, nel 1990, dopo discussioni e un referendum, fu rilevata da Acetati Spa, del gruppo Mossi e Ghisolfi.

Un’esperienza che durò fino 2010, quando la fabbrica fu definitivamente chiusa. La società è fallita ormai un anno fa e l’area è all’asta.

sdnovarese.it


A Quarona andrà in scena il Venerdì Santo

 

Fervono i preparativi per le celebrazioni pasquali 2022. L’Associazione Amici del Venerdì Santo di Quarona nonostante i due lunghi anni fermi per la pandemia, ha continuato a lavorare alle rappresentazioni in attesa di questo giorno: venerdì 15 aprile la tanto attesa Sacra Rappresentazione che tanto appassiona quaronesi, valsesiani e fan da lontano. Lunedì scorso un incontro organizzativo in Casa Parrocchiale per pianificare il percorso per le vie del paese, la salita al San Giovanni al Monte e le ultime scene della Passione di Cristo: una Via Crucis alla quale partecipare come un momento di preghiera vissuto insieme. Sarà un momento intenso e speciale. L’entusiasmo di tutti i partecipanti, protagonisti e figuranti, non si era mai assopito e in questo gioviale momento di ritrovo è rifiorita tutta la passione! L’Associazione organizza l’unica rappresentazione Sacra del Venerdì Santo che si svolge sul territorio della provincia di Vercelli da 30 anni e, da qualche anno, è entrata a far parte di “Europassione per l’Italia”, associazione che nasce dall’esigenza dei sodalizi italiani che promuovono e realizzano la Sacra Rappresentazione della Passione e morte di Cristo. I sodalizi in questo modo vengono rappresentati da una unica associazione. Continua nel frattempo il percorso di candidatura all’Unesco di Europassione per l’Italia e delle associazioni aderenti.

sdnovarese.it

Formazza, la Valle protesta per lo sportello bancomat

 

La decisione dei vertici della Banca Popolare di Milano – dopo l’annessione della storica Banca Popolare di Novara – di dismettere e rimuovere lo sportello “bancomat” di Formazza, che si trova al piano terra del Comune, è arrivata in questi giorni in municipio, come è il caso di dire, “un fulmine a ciel sereno”.

Rimozione ritenuta del tutto inaccettabile dal sindaco Bruna Papa, che prontamente ha reagito e redarguito nella nota di risposta inviata ai Responsabili della BPM, con una ferma e netta opposizione a tale imposizione, adducendo al riguardo diverse motivazioni.

Il sindaco di Formazza sintetizza: «Formazza è un Comune situato in cima alla Valle, la cui economia è prettamente basata sul turismo nazionale ed internazionale, ed è distante da altri servizi bancari. Il primo, più vicino, è a oltre 20 km di distanza (Baceno) su strada di montagna. Con tale rimozione si creerebbe un disservizio improponibile ed inadeguato alla località, sia per i residenti del Comune, sia per i turisti».

sdnovarese.it

Ucraina: Novara la provincia col maggior numero di profughi

 "Siamo settanta sacerdoti ucraini in Italia e confrontandoci tra noi è emerso che da nessuna parte è stato fatto tanto quanto a Novara". Così padre Yuriy Ivanyuta, responsabile della Comunità ucraina cattolica della diocesi novarese, che comprende anche Verbano Cusio Ossola e la Valsesia, in provincia di Vercelli. Il sacerdote, che è stato anche cappellano militare per nove mesi nel Donbass, ha certificato il primato che pone la città piemontese all'avanguardia nell'accoglienza dei profughi che fuggono dalla guerra in Italia. Dei 5.414 profughi sinora accolti in Piemonte, 1.281, la quota principale, si trova proprio nel Novarese, dove una "organizzazione funzionante", come la definisce padre Yuriy garantisce certificati, assistenza medica, scolastica, cibo, alloggio, raccolte di materiali. Un primato testimoniato anche dal Comune di Novara. Paolo Cortese dirigente comunale e coordinatore del gruppo composto dall'amministrazione per l'accoglienza fornisce alcune cifre: "I cittadini ucraini, prima della guerra, a Novara erano circa 1.300. I nuovi arrivati sono in gran parte ospitati da conoscenti o in appartamenti forniti da famiglie novaresi. Sono state 180 le famiglie che hanno dato disponibilità a ospitarli. Al Comune è stato dato gratuitamente anche un albergo chiuso da due anni". 

lospiffero.com