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Ucraina: Novara la provincia col maggior numero di profughi

 "Siamo settanta sacerdoti ucraini in Italia e confrontandoci tra noi è emerso che da nessuna parte è stato fatto tanto quanto a Novara". Così padre Yuriy Ivanyuta, responsabile della Comunità ucraina cattolica della diocesi novarese, che comprende anche Verbano Cusio Ossola e la Valsesia, in provincia di Vercelli. Il sacerdote, che è stato anche cappellano militare per nove mesi nel Donbass, ha certificato il primato che pone la città piemontese all'avanguardia nell'accoglienza dei profughi che fuggono dalla guerra in Italia. Dei 5.414 profughi sinora accolti in Piemonte, 1.281, la quota principale, si trova proprio nel Novarese, dove una "organizzazione funzionante", come la definisce padre Yuriy garantisce certificati, assistenza medica, scolastica, cibo, alloggio, raccolte di materiali. Un primato testimoniato anche dal Comune di Novara. Paolo Cortese dirigente comunale e coordinatore del gruppo composto dall'amministrazione per l'accoglienza fornisce alcune cifre: "I cittadini ucraini, prima della guerra, a Novara erano circa 1.300. I nuovi arrivati sono in gran parte ospitati da conoscenti o in appartamenti forniti da famiglie novaresi. Sono state 180 le famiglie che hanno dato disponibilità a ospitarli. Al Comune è stato dato gratuitamente anche un albergo chiuso da due anni". 

lospiffero.com



“Casa letizia” a Domodossola aprirà le porte ai primi profughi ucraini

Entro fine settimana la struttura dei frati sarà a disposizione di chi scappa dalla guerra.

«Ossolabbraccia», il fondo solidale destinato all’Ucraina, in pochi giorni ha raggiunto 30 mila euro. Ai 20 mila stanziati dal Comune di Domodossola si sono aggiunte le donazioni private. La mobilitazione prosegue a più livelli: ci sono le raccolte di generi alimentari, vestiario e medicinali e c’è l’accoglienza di chi sta arrivando.

Il Ciss Ossola e i Frati cappuccini hanno firmato martedì la convenzione (per il momento fino al 30 giugno) per l’utilizzo a titolo gratuito di Casa Letizia francescana a Domodossola.

fonte: lastampa.it