google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News

A Domodossola le celebrazioni per la festa della cella di Antonio Rosmini


Si terranno anche a Milano. Il 20 febbraio del 1828, Mercoledì delle Ceneri, Antonio Rosmini saliva al Calvario di Domodossola per iniziare, nel silenzio e nella preghiera, la Quaresima Da domani a Domodossola le celebrazioni per la festa della cella di Antonio Rosmini. Che si terranno anche a Milano. Il 20 febbraio del 1828, Mercoledì delle Ceneri, Antonio Rosmini saliva al Calvario di Domodossola per iniziare, nel silenzio e nella preghiera, la Quaresima. Questa data è ormai entrata nella storia della Chiesa, perché in quei giorni Rosmini iniziò a stendere le Costituzioni dell’Istituto della Carità (i Rosminiani), e in quella locale, perché l’arrivo dell’abate roveretano segnò la fine dello stato di abbandono in cui il Sacro Monte domese si trovava da decenni. Ogni anno questa ricorrenza, denominata “festa della cella”, perché quella in cui il Rosmini si trovò a vivere era appunto una spartana cella monastica, viene solennemente ricordata dalla comunità rosminiana e dalla intera città di Domodossola. Quest’anno le celebrazioni interesseranno anche Milano: venerdì 18 febbraio, la prestigiosa cornice della Biblioteca Ambrosiana ospiterà un importante convegno, aperto dalla proiezione del docufilm “Antonio Rosmini pensatore e profeta”. Il film, prodotto dall’Associazione Cine Cristiano, si avvale della regia di Marco Finola. A Domodossola le celebrazioni avranno inizio domenica 13 febbraio con un concerto d’archi - alle 17.30 – nell’aula magna del Collegio Mellerio Rosmini. Sabato 19 febbraio alle 16, presso la Sala di Villa Buon Pastore in via Canuto, verrà proiettato il docufilm dedicato ad Antonio Rosmini. Infine alle 18 in Collegiata la solenne concelebrazione presieduta dal padre generale dell’Istituto della Carità, don Marco Tanghetti.
vcoazzurratv

Domodossola, Festa della Cella 2022 per ricordare Rosmini. Alla Festa della Cella a Domodossola sarà presente il padre generale don Marco Tanghetti

I padri Rosminiani del Sacro Monte Calvario e i fedeli si preparano a vivere la festa della Cella che ricorda l’arrivo al Sacro Monte Calvario del Beato Antonio Rosmini, avvenuto il 20 febbraio 1828. A Domodossola Rosmini fondò le congregazioni dell’Istituto della Carità e le Suore della Provvidenza; la città ospita poi le scuole che portano il suo nome. Al Calvario Antonio Rosmini scrisse molte delle sue opere. Sabato 19 febbraio alle 18, nella chiesa della Collegiata di Domodossola, ci sarà la messa presieduta dal padre generale don Marco Tanghetti, con il parroco e vicario episcopale don Vincenzo Barone, i padri rosminiani e i sacerdoti di Domodossola e dintorni. Gli appuntamenti sulla Festa della Cella sul nostro settimanale in edicola da venerdì e disponibile online.
sdnovarese.it


Sinodo: prosegue il cammino diocesano

 


Prosegue il cammino della Diocesi di Novara per il Sinodo.

La diocesi di Novara, con quelle di tutta Italia e con la Chiesa universale ha avviato a partire dallo scorso ottobre, dopo l’apertura ufficiale del sinodo con la celebrazione presieduta dal vescovo a Omegna.

«Sin dallo scorso novembre, abbiamo dato l’avvio ai primi incontri nelle parrocchie e nelle Unità pastorali missionarie di presentazione e sensibilizzazione sui temi messi al centro del percorso voluto da Papa Francesco» spiega don Brunello Floriani, vicario episcopale per la pastorale e referente diocesano, con Romina Panigoni, per il cammino sinodale.

A collaborare con lui un’équipe formata dai membri della giunta del consiglio presbiterale, dalla presidenza del consiglio pastorale diocesano oltre che alcuni delegati vicariali, «il cui gruppo sta andando a completarsi in queste settimane».

Dopo questo momento di presentazione seguirà quella operativa, che porterà il percorso sinodale nel vivo.

Il percorso del Sinodo diocesano, nell’intervista a don Brunello Floriani, vicario per la Pastorale della diocesi di Novara, nel nostro settimanale in edicola da venerdì e disponibile online.

sdnovarese.it

Coronavirus: diminuiscono contagi e ricoveri, ma il Piemonte rimane in zona arancione


I dati migliorano, ma il Piemonte rimane in zona arancione.

Anche se in realtà per la maggior parte dei cittadini il cambio di colore non avrà una grande importanza sulla vita quotidiana, il Piemonte formalmente rimarrà in zona arancione ancora per qualche giorno. Questo perchè, come spiega la Regione, non sono passati 15 giorni dall'ultimo cambio di colore e quindi sarà necessario attendere ancora per rientrare in zona gialla. Nell'ultima settimana infatti sono migliorati ancora l’incidenza, che passa a 819,64 casi ogni 100mila abitanti (era 1.367.10), il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva, che si abbassa dal 18,5% al 15,8%, e  il tasso di occupazione dei posti letto ordinari, che passa dal 29,3% al 26,4%,portando quindi il Piemonte ad avere numeri da zona gialla.

Zona arancione: cosa cambia

Visto il superamento dell'obbligo di mascherine all'aperto, per chi è vaccinato in realtà non ci saranno differenze tra zona gialla e arancione. Il super green pass continuerà ad essere necessario per tutte le attività per cui è già previsto secondo le regole in vigore. Ristoranti, bar, parrucchieri, estetisti, negozi, palestre e piscine rimarranno quindi regolarmente aperti, al contrario di quanto avveniva un anno fa in zona arancione, ma saranno accessibili solo con green pass o super green pass. 

Ad avere limitazioni saranno solo i non vaccinati. Per chi non è in possesso di super green pass infatti, oltre alle limitazioni già in vigore, se ne aggiungeranno altre. I non vaccinati dovranno per forza fare un tampone per spostarsi e non potranno accedere ai centri commerciali nei fine settimana.

- Spostamenti: come nella zona arancione dello scorso anno ci saranno limitazioni per gli spostamenti, ma solo per i non vaccinati. Servirà infatti il green pass (che si ottiene anche con tampone) per uscire dal proprio comune o dalla regione: chi non ha il green pass potrà spostarsi solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio comune. Rimane la regole della libertà di movimento da comuni di massimo 5mila abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia. Quindi una persona non vaccinata dovrà fare un tampone se vuole uscire dal proprio comune di residenza, tranne che nei casi sopra descritti, e potrà spostarsi solo con mezzi propri, perchè per i trasporti pubblici serve il super green pass. Chi è vaccinato, o guarito, potrà invece spostarsi liberamente.

- Centri commerciali: per l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi, sarà necessario avere il super green pass. I non vaccinati quindi non potranno accedere a queste attività commerciali nei fine settimana e nei giorni prefestivi, mentre chi è vaccinato o guarito potrà accedervi grazie al super green pass. 

WEB Safer Internet Day: Novara, la diocesi con Fondazione Carolina promuove corso per insegnanti di religione su educazione digitale e prevenzione cyberbullismo


Nella mattina dell'8Febbraio 2022, Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, la diocesi di Novara ha presentato un progetto di formazione per insegnanti di religione dedicato ai temi dell’educazione digitale e della prevenzione del cyberbullismo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Carolina Picchio.

Hanno preso parte all’incontro Paolo Usellini, direttore dell’Ufficio diocesano scuola, Margherita Invernizzi, condirettrice dell’Ufficio diocesano per la famiglia, don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, Ivano Zoppi, segretario generale, e Paolo Picchio, presidente onorario della Fondazione.
Il progetto è una risposta all’appello alla Chiesa e alla comunità civile, lanciato dal vescovo Franco Giulio Brambilla nel suo discorso alla città e alla diocesi durante la festa patronale di san Gaudenzio 2022, nel quale aveva fatto riferimento proprio alla collaborazione tra diocesi e Fondazione Carolina.
La Fondazione Carolina raccoglie il messaggio di Carolina Picchio, che, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2013, dopo essersi vista umiliata in un video diffuso in rete, si tolse la vita. Lascerà scritto, quasi come un testamento, un monito per tutti: “Le parole fanno più male delle botte”. Per anni il papà Paolo Picchio si è impegnato per rendere giustizia a Carolina (con il primo processo in Europa sul cyberbullismo) e per dare senso a questi messaggi.
“Il corso – ha detto Usellini – ha come finalità non solo quella di formare gli insegnanti nel difficile compito che sono chiamati a svolgere quotidianamente in classe; ma anche quella di accompagnare educatori che proprio perché operano nella scuola, sono come pochi altri a contatto con migliaia di giovani e di famiglie, e che quindi – insieme agli animatori degli oratori e ai gruppi di pastorale familiare delle parrocchie – sono tra i primi elementi della rete educativa e di ascolto delle nuove generazioni di cui ha parlato il vescovo e tra i primi che possono essere promotori di un approccio più consapevole al web”.
“All’emergenza, si risponde con un’alleanza – ha affermato Invernizzi -. Dietro ogni storia di difficoltà, di dolore, di bullismo che riguarda i giovani, c’è una famiglia. Già l’esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris Laetitia dedicata alle famiglie, invitava ad essere là dove sono i giovani. Questo cammino con al centro il tema della cittadinanza digitale va proprio in questa direzione”.
Per don Gianluca De Marco, “la pandemia, l’isolamento, le relazioni forzatamente costrette a passare attraverso lo strumento digitale hanno aumentato il tasso di ansia tra i giovani. Compito di chi si deve prendere cura di loro è quello di educarli a cambiare ciò che li muove: dall’ansia alla speranza. Stando loro accanto. Dimostrando che anche nell’esperienza più brutta ci sono adulti, educatori, che non li lasciano soli”.
Il corso prevede tre moduli suddivisi per ordini scolastici completato da un servizio psicopedagogico di tutoraggio/supervisione in piccolo gruppo (su base volontaria).
Agensir

SOLIDARIETÀ Diocesi: Novara, oltre 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille destinato alla carità


 

Ammontano a 1.016.763,89 euro i fondi dell’otto per mille assegnati per alimentare la carità nella diocesi di Novara. Nella mattinata di oggi, 10 febbraio, si è tenuto l’incontro nel quale sono stati presentati i 32 progetti finanziati su tutto il territorio diocesano. “Oggi – ha affermato il vicario generale don Fausto Cossalter – vorrei dire due grazie”. “Il primo – ha spiegato – è per chi ha scelto di firmare per l’otto per mille. È un modo per dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà. Ma è anche una forma di partecipazione e di corresponsabilità nella comunità ecclesiale. Perché l’accompagnamento degli ultimi non può essere cosa solo per pochi specialisti, ma è uno stile con cui vivere la nostra fede”. Il secondo ringraziamento è stato rivolto a chi è impegnato nelle Caritas parrocchiali e nelle associazioni ecclesiali che operano nel sociale: “È un impegno spesso nascosto, ma fondamentale. Sono laiche, laici, sacerdoti e religiosi che ogni giorno dedicano fatica, competenza e passione per aiutare il prossimo”. Il direttore della Caritas diocesana, don Giorgio Borroni, ha annunciato che “nel prossimo futuro, organizzeremo tre incontri insieme alle Fondazioni comunitarie del nostro territorio (Novarese, Vco e Valsesia ndr.). L’obiettivo è la restituzione di quanto fatto con i fondi dell’otto per mille, ma anche fare un primo passo per quegli ‘stati generali’ che mettano insieme tutte le forze del territorio, del quale aveva parlato il nostro vescovo a san Gaudenzio di un anno fa. Perché questo possa essere non solo il tempo della pandemia, ma anche quello della ‘rinascita’”.

Hanno ricevuto finanziamenti 22 “Progetti Sostegno”, che riguardano gli interventi che i gruppi caritativi di parrocchie e Unità pastorali missionarie svolgono quotidianamente, per complessivi 238.2800 euro. Le “Opere segno” destinatarie di fondi sono cinque (per un totale di 100mila euro) e vanno dalla prima accoglienza alla tutela della maternità e della donna. Infine al lavoro ordinario dell’Ufficio diocesano e ai quattro “Progetti emblematici”, condotti direttamente da Caritas diocesana, con realtà del territorio, sono stati destinati complessivamente mezzo milione di euro: si tratta di “Casa Kairos” a Castelletto Ticino per la realizzazione di alloggi per ragazzi o ragazze neo-maggiorenni; a Invorio, invece, verrà realizzato un dormitorio (in grado di accogliere due persone) e locali a disposizione del Centro di ascolto Caritas; a Borgomanero verrà realizzato un centro della solidarietà, con funzioni di dormitorio, mensa dei poveri e spazi per la Caritas parrocchiale; per dare risposte all’emergenza abitativa a Domodossola, invece, verranno realizzati sei mini alloggi nella vecchia casa parrocchiale di via Pellanda, per ospitare famiglie che hanno subito uno sfratto.
Agensir

S. Messe nell'Unità Pastorale di Domodossola



UPM 19 – Domodossola e di seguito Santuario S.S. Crocifisso al SACRO MONTE CALVARIO di Domodossola

VIGILIE
Ore 16.30: Domodossola San Quirico (ora solare)
Ore 17: Domodossola (Badulerio e Madonna della Neve); Varzo (da novembre-aprile, a rotazione nei diversi oratori)Domodossola San Quirico (ora legale); Devero (solo in agosto); Premia (ora legale): Viceno (mesi luglio e agosto)
Ore 17.30: Domodossola Cappuccina; Croveo (estate); Baceno (inverno)
Ore 18: Domodossola; Baceno (estate); Varzo (da maggio a ottobre a rotazione nei diversi oratori)); Vocogna
Ore 18,30: Ponte (Formazza) (inverno); Pontemaglio (inverno)

FESTIVE
Ore 8: Domodossola; Domodossola Cappuccina (inverno)
Ore 9: Domodossola Cappuccina (estate); Vocogna (cimitero); Gabi Valle; Croveo
Ore 9.30: Trasquera (prima, quarta e quinta domenica del mese) Premia
Ore 10: Domodossola; Domodossola Badulerio; Domodossola Calvario; Vagna; Cravegna; Mozzio; Oira
Ore 10.30: Vocogna; Domodossola Cappuccina; Domodossola ospedale
Ore 11: Domodossola; Varzo (seconda, terza e quinta domenica del mese); Mocogna; Crosiggia; Baceno (mesi luglio e agosto); Chiesa (Formazza)
Ore 11,15: Crodo
Ore 16.30: Domodossola Calvario (inverno)
Ore 17: Devero (mesi di luglio e agosto); San Rocco di Premia (ora solare)
Ore 17.30: Domodossola Cappuccina (inverno); Domodossola Calvario (estate); Baceno (ora solare)
Ore 18: Varzo (prima e quarta domenica del mese); Vocogna; Baceno (ora legale); San Rocco di Premia (ora legale)
Ore 20.30: Domodossola Cappuccina

Gli orari riportati di seguito si riferiscono alle celebrazioni domenicali e festive. 
In caso di particolari necessità nel corso dell’anno, gli orari potranno subire variazioni.

SantuarioS.S. Crocifisso al SACRO MONTE CALVARIO 

Ora legale

VIGILIE
Ore 17: Messa (San Quirico)

FESTIVE
Ore 10: Messa, (Santuario)
Ore 16.45: Vespri (Santuario)
Ore 17.30: Messa (Santuario)

Ora solare

VIGILIE
Ore 16.30Messa (San Quirico)

FESTIVE
Ore 10: Messa (Oratorio dell’Addolorata)
Ore 15.45: Vespri (Oratorio Addolorata)
Ore 16.30: Messa (Oratorio dell’Addolorata)

DOMENICHE DI QUARESIMA
Ore 15: Via Crucis lungo la via delle cappelle, con partenza dalla prima cappella ai piedi del Calvario.
Ore 16.30: Messa (Santuario)