google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News

Crescono le lamentale per i servizi ridotti al distretto Asl di Domodossola

 



L’emergenza pandemica acuta è passata ma i servizi distrettuali dell’Asl a Domodossola non sono ritornati agli orari a tempo pieno.  Le lamentele che continuiamo a registrare riguardano l’ufficio competente per il cambio del medico, che resta ancora oggi aperto solo 3 giorni la settimana. Con ovvi disagi per le file e i disguidi che si registrano nei soli tre giorni di apertura. Un problema che è stato segnalato a Ossolanews da diverse persone.

C’è chi ha dovuto anche fare la fila per tre giorni per poter cambiare medico. E’ l’esempio di una signora di quasi 90 anni, praticamente quasi cieca, che ha dovuto farsi accompagnare da una conoscente. La novantenne, che a quell’età non ha lo spid né la carta di identità elettronica, è riuscita a cambiare medico solo dopo tre 'visite' al distretto.

Un altro cittadino domese segnala difficoltà ma in questo caso dice di aver chiesto ‘’in base a quali  atti interni l’Asl ha deciso queste limitazioni’’. ‘’Nessuno dei presenti nell’ufficio è stato in grado di darmi spiegazioni e pertanto ho chiesto ufficialmente all'azienda sanitaria di inviarmi l’atto con cui si stabilisce le motivazioni di queste limitazioni’’.

I disagi al distretto domese di via Scapaccino riguardano le visite ambulatoriali per le patenti automobilistiche ordinarie, servizio che prima veniva prestato dal Dipartimento di Medicina legale del Distretto. ‘’Se sarò costretto a fare la visita medica in un'agenzia automobilistica privata o all’Aci, l’Asl mi dovrà rimborsare la parte accedente pagata, come previsto per legge nel caso la sanità pubblica non sia in grado di fornire un servizio previsto con le sue strutture’’.

In questo caso, ci dicono all'Asl, il problema è la carenza di medici legali, che impedisce di procedere alle visite per il rinnovo delle patenti che non rientra nei servizi obbligatori come le patenti speciali o le invalidità civili.

L’ultima segnalazione è sui servizi ospedalieri. Arriva da una persona che voleva sottoporsi ad una radiografia di controllo dopo un infortunio subito tempo addietro. Alla donna è stato risposto che c’era la possibilità il giorno dopo ad Omegna. ''Perché non a Domodossola?'' ha chiesto l'utente. ‘’Non abbiamo personale e qui facciamo solo le urgenze e le priorità’’ è stata la risposta.

Ossola News

Meteo Domodossola: oggi temporali e schiarite, Sabato 30 sole e caldo


Venerdì 29 Luglio: giornata prevalentemente piovosa con fenomeni temporaleschi alternati a schiarite, temperature comprese tra 19 e 29°C. In particolare avremo cielo poco nuvoloso al mattino, manifestazioni temporalesche e schiarite al pomeriggio, pioggia e schiarite alla sera. Durante la giornata di oggi si registrerà una temperatura massima di 29°C alle ore 12, mentre la minima alle ore 6 sarà di 19°C, lo quota più bassa dello zero termico si attesterà a 3640m alle ore 23 e la quota neve minima sarà 3400m alle ore 15. I venti saranno al mattino deboli provenienti da Sud-Sud-Est con intensità di circa 4km/h, deboli da Sud al pomeriggio con intensità di circa 6km/h, deboli da Nord-Nord-Ovest alla sera con intensità di circa 12km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 11 con un valore UV di 4.6, corrispondente a 715W/mq. 

Sabato 30 Luglio: giornata prevalentemente calda con cielo sereno, minima 17°C, massima 32°C. Nel dettaglio: soleggiamento diffuso al mattino, cielo sereno e caldo al pomeriggio, cielo sereno alla sera. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 32°C alle ore 16, mentre la minima alle ore 6 sarà di 17°C. I venti saranno al mattino moderati provenienti da Nord-Nord-Ovest con intensità di circa 15km/h, deboli da Nord al pomeriggio con intensità di circa 12km/h, alla sera moderati da Nord-Nord-Ovest con intensità tra 14km/h e 24km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 8.5, corrispondente a 967W/mq.
ilmeteo.it

Il Festival Oxilia arricchirà l’estate ossolana

 

Il festival Oxilia entra nel vivo con appuntamenti sempre più frequenti durante l’estate ossolana. Domenica 24 luglio alle 21,15 sul sagrato della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo a Crevola il concerto “Poetesse, Poeti e Poesia giullaresca d’Italia” con l’Ensemble Murmur Mori, poi unedì 25 luglio al Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola il primo appuntamento dedicato alla formazione, grande novità di Oxilia 2022. Una masterclass guidata dall’attore, regista e drammaturgo Andrea Gattinoni, aperta a coloro che vogliano approfondire la propria formazione attoriale in ambito teatrale/cinematografico.

La serie di iniziative della IV edizione di Oxilia – teatro e musica per la terra d’Ossola, festival estivo organizzato dalla Compagnia Dellozio con la collaborazione della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, enti, comuni, continuerà continuerà fino 28 agosto con spettacoli, concerti, conferenze e masterclass.

sdnovarese.it

Perchè l’ora di religione sia uno spazio di legalità

 

Per chi insegna Religione non cade nel vuoto la grande lezione di legalità che proviene dalla testimonianza, fino al supremo sacrificio di sé, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non cade nel vuoto perché, come ricorda Alessandro D’Avenia, è un insegnante di Religione come don Pino Puglisi a rappresentare più di tutti chi insegna ciò in cui crede e vive ciò che insegna.

La sua ora, lo attesta D’Avenia, è stato un momento di crescita secondo quella logica per cui non ci sono luoghi dove non si può arrivare. Come tutte le periferie del mondo – che papa Francesco ci sta accompagnando per mano a visitare – quei luoghi dimenticati da tutti, quelli della peggiore solitudine, come lo fu quel tratto di autostrada all’altezza di Capaci o via D’Amelio a Palermo.

L’ora di Religione può essere un’ora di legalità se si ripresenta quella scena descritta da d’Avenia nel suo romanzo biografico “Ciò che inferno non è”: lui, don Pino, il professor «si era presentato con una scatola di cartone, L’aveva messa al centro dell’aula e aveva chiesto cosa ci fosse dentro. Nessuno aveva azzeccato la risposta. Poi era saltato sulla scatola e l’aveva sfondata. “Non c’è niente. Ci sono io. Che sono un rompiscatole”. Ed era vero. Uno che rompe le scatole in cui ti ingabbiano, le scatole dei luoghi comuni, le scatole delle parole vuote, le scatole che separano un uomo da un altro uomo».

È anche per onorare il sacrifico di uomini che si sono sacrificati per la verità e la giustizia che oggi l’ora di Religione diventa un’occasione per incrociare l’uomo nel suo vissuto quotidiano e creare – come dice don Pino, come dice D’Avenia di don Pino – un uomo capace di dar vita alla sola epica di cui c’è più bisogno in questi tempi così bui: l’epica straordinaria del quotidiano.

Tanti oggi cercano la celebrità o la ricchezza economica anche a costo di scendere a compromessi con la mafia, ma oggi la società va risanata dagli eroi del quotidiano, dove la felicità non sia più di pochi o, peggio ancora, di facciata. La felicità per don Pino Puglisi è quella di riconoscere anche nelle realtà più emarginate del quotidiano “ciò che inferno non è”. Se oggi c’è l’inferno già qui su molte zolle della nostra terra è per un motivo molto semplice che ci spiega il Vescovo Aldo Del Monte, nell’introduzione alla lettera pastorale con cui il Vescovo Antonio Riboldi condannò la criminalità organizzata di stampo mafioso, “Per amore del mio popolo non tacerò.

Dopo Falcone e Borsellino” (riedito dopo 20 anni nel 2003 dalle edizioni paoline): «C’è un rapporto intrinseco tra il divino e l’umano. Noi diamo gloria a Dio se facciamo bene l’uomo, cioè se riusciamo a piantare in noi il vero germe dell’umanità di Dio. Non si glorifica Dio svestendosi della sensibilità umana che sa accogliere e leggere le problematiche della storia con la sensibilità di Dio. Oggi più che mai, il mondo e i giovani hanno bisogno dell’educazione alla bellezza. Il Sud è ricco di cose belle e tuttavia è stato tradito da fenomeni sociali che sono la negazione della fioritura dell’uomo. E la mafia, il crimine, la corruzione, non sono come le piaghe che hanno umiliato il faraone? Una società dominata dalla cupidigia diventa povera di umanità».

Diventa un inferno in cui la paura è la vera arma impugnata dai mafiosi. Lo denunciava lo stesso Monsignor Riboldi: «Abbiamo tutti paura: una paura che paralizza gambe, menti, coraggio, cuore, libertà. Una paura che fa tutti prigionieri. Siamo come un popolo che assediato e atterrito. Un popolo che non ha più il coraggio e la gioia di vivere». È così che si onorano Falcone e Borsellino. Sono loro che ci hanno lasciato detto che la mafia la si può vincere solo con un movimento culturale che parta dal basso. E per noi anche dal contribuito che un’ora di Religione può offrire. 

di Paolo Usellini - sdnovarese.it

Da Boldini a Sironi, ritratti di donna in mostra a Domodossola

 Eterea, elegante e flessuosa, la borghesissima giovane immortalata da Giovanni Boldini è l’immagine simbolo della nuova mostra di Domodossola “Nel Segno delle Donne”. Dagli Uffizi di Firenze, in prestito ai Musei Civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco, fino all’11 dicembre saranno protagoniste immagini femminili dedicate al ruolo della donna negli anni che chiudono l’Ottocento e aprono il XX secolo, in un percorso che proietta la società e l’arte verso la modernità.

In mostra anche alcuni scritti autografi di Giovanni Pascoli che si adoperò per una raccolta fondi destinata a un ospizio per emigrati, inaugurato nel 1906 dalla regina Margherita. Un intelligente fil rouge collega il poeta e la regina con lo struggente saluto, sul treno prossimo alla partenza, di una madre alla figlia, emigrante economica – nell’interpretazione dei curatori – opera di Italo Nunes Vais.

Gli orari dell’esposizione La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre da giovedì a domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; dall’11 ottobre sino all’11 dicembre, da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

sdnovarese.it



Domo, un nuovo semaforo lungo via Dalla Chiesa regolerà per l’accesso da e verso il Calvario

 

Nei giorni scorsi a Domodossola all’incrocio tra via Dalla Chiesa e Mattarella ha fatto la sua comparsa un semaforo. In autunno, quando il cantiere denominato dal “Borgo della cultura al Sacro monte Calvario” sarà concluso, entrerà in funzione. Scopo : rendere più facile e sicuro l’attraversamento pedonale. L’impianto sarà a chiamata. Basterà infatti premere il pulsante giallo per arrestare il traffico.
E’ questo un nuovo step del progetto che porterà alla riqualificazione del tratto di strada che dal centro storico porta sino ai piedi della collina del Calvario.

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Manutenzione del ponte sul Ticino, altri disagi sui treni per Domodossola

 Da fine agosto 21 giorni di lavori sulla linea ferroviaria Sesto Calende- Arona