Meteo Domodossola: oggi temporali e schiarite, Sabato 30 sole e caldo
Il Festival Oxilia arricchirà l’estate ossolana
Il festival Oxilia entra nel vivo con appuntamenti sempre più frequenti durante l’estate ossolana. Domenica 24 luglio alle 21,15 sul sagrato della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo a Crevola il concerto “Poetesse, Poeti e Poesia giullaresca d’Italia” con l’Ensemble Murmur Mori, poi unedì 25 luglio al Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola il primo appuntamento dedicato alla formazione, grande novità di Oxilia 2022. Una masterclass guidata dall’attore, regista e drammaturgo Andrea Gattinoni, aperta a coloro che vogliano approfondire la propria formazione attoriale in ambito teatrale/cinematografico.
La serie di iniziative della IV edizione di Oxilia – teatro e musica per la terra d’Ossola, festival estivo organizzato dalla Compagnia Dellozio con la collaborazione della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, enti, comuni, continuerà continuerà fino 28 agosto con spettacoli, concerti, conferenze e masterclass.
sdnovarese.it
Perchè l’ora di religione sia uno spazio di legalità
Per chi insegna Religione non cade nel vuoto la grande lezione di legalità che proviene dalla testimonianza, fino al supremo sacrificio di sé, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non cade nel vuoto perché, come ricorda Alessandro D’Avenia, è un insegnante di Religione come don Pino Puglisi a rappresentare più di tutti chi insegna ciò in cui crede e vive ciò che insegna.
La sua ora, lo attesta D’Avenia, è stato un momento di crescita secondo quella logica per cui non ci sono luoghi dove non si può arrivare. Come tutte le periferie del mondo – che papa Francesco ci sta accompagnando per mano a visitare – quei luoghi dimenticati da tutti, quelli della peggiore solitudine, come lo fu quel tratto di autostrada all’altezza di Capaci o via D’Amelio a Palermo.
L’ora di Religione può essere un’ora di legalità se si ripresenta quella scena descritta da d’Avenia nel suo romanzo biografico “Ciò che inferno non è”: lui, don Pino, il professor «si era presentato con una scatola di cartone, L’aveva messa al centro dell’aula e aveva chiesto cosa ci fosse dentro. Nessuno aveva azzeccato la risposta. Poi era saltato sulla scatola e l’aveva sfondata. “Non c’è niente. Ci sono io. Che sono un rompiscatole”. Ed era vero. Uno che rompe le scatole in cui ti ingabbiano, le scatole dei luoghi comuni, le scatole delle parole vuote, le scatole che separano un uomo da un altro uomo».
È anche per onorare il sacrifico di uomini che si sono sacrificati per la verità e la giustizia che oggi l’ora di Religione diventa un’occasione per incrociare l’uomo nel suo vissuto quotidiano e creare – come dice don Pino, come dice D’Avenia di don Pino – un uomo capace di dar vita alla sola epica di cui c’è più bisogno in questi tempi così bui: l’epica straordinaria del quotidiano.
Tanti oggi cercano la celebrità o la ricchezza economica anche a costo di scendere a compromessi con la mafia, ma oggi la società va risanata dagli eroi del quotidiano, dove la felicità non sia più di pochi o, peggio ancora, di facciata. La felicità per don Pino Puglisi è quella di riconoscere anche nelle realtà più emarginate del quotidiano “ciò che inferno non è”. Se oggi c’è l’inferno già qui su molte zolle della nostra terra è per un motivo molto semplice che ci spiega il Vescovo Aldo Del Monte, nell’introduzione alla lettera pastorale con cui il Vescovo Antonio Riboldi condannò la criminalità organizzata di stampo mafioso, “Per amore del mio popolo non tacerò.
Dopo Falcone e Borsellino” (riedito dopo 20 anni nel 2003 dalle edizioni paoline): «C’è un rapporto intrinseco tra il divino e l’umano. Noi diamo gloria a Dio se facciamo bene l’uomo, cioè se riusciamo a piantare in noi il vero germe dell’umanità di Dio. Non si glorifica Dio svestendosi della sensibilità umana che sa accogliere e leggere le problematiche della storia con la sensibilità di Dio. Oggi più che mai, il mondo e i giovani hanno bisogno dell’educazione alla bellezza. Il Sud è ricco di cose belle e tuttavia è stato tradito da fenomeni sociali che sono la negazione della fioritura dell’uomo. E la mafia, il crimine, la corruzione, non sono come le piaghe che hanno umiliato il faraone? Una società dominata dalla cupidigia diventa povera di umanità».
Diventa un inferno in cui la paura è la vera arma impugnata dai mafiosi. Lo denunciava lo stesso Monsignor Riboldi: «Abbiamo tutti paura: una paura che paralizza gambe, menti, coraggio, cuore, libertà. Una paura che fa tutti prigionieri. Siamo come un popolo che assediato e atterrito. Un popolo che non ha più il coraggio e la gioia di vivere». È così che si onorano Falcone e Borsellino. Sono loro che ci hanno lasciato detto che la mafia la si può vincere solo con un movimento culturale che parta dal basso. E per noi anche dal contribuito che un’ora di Religione può offrire.
di Paolo Usellini - sdnovarese.it
Da Boldini a Sironi, ritratti di donna in mostra a Domodossola
Eterea, elegante e flessuosa, la borghesissima giovane immortalata da Giovanni Boldini è l’immagine simbolo della nuova mostra di Domodossola “Nel Segno delle Donne”. Dagli Uffizi di Firenze, in prestito ai Musei Civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco, fino all’11 dicembre saranno protagoniste immagini femminili dedicate al ruolo della donna negli anni che chiudono l’Ottocento e aprono il XX secolo, in un percorso che proietta la società e l’arte verso la modernità.
In mostra anche alcuni scritti autografi di Giovanni Pascoli che si adoperò per una raccolta fondi destinata a un ospizio per emigrati, inaugurato nel 1906 dalla regina Margherita. Un intelligente fil rouge collega il poeta e la regina con lo struggente saluto, sul treno prossimo alla partenza, di una madre alla figlia, emigrante economica – nell’interpretazione dei curatori – opera di Italo Nunes Vais.
Gli orari dell’esposizione La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre da giovedì a domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; dall’11 ottobre sino all’11 dicembre, da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Domo, un nuovo semaforo lungo via Dalla Chiesa regolerà per l’accesso da e verso il Calvario
Nei giorni scorsi a Domodossola all’incrocio tra via Dalla Chiesa e Mattarella ha fatto la sua comparsa un semaforo. In autunno, quando il cantiere denominato dal “Borgo della cultura al Sacro monte Calvario” sarà concluso, entrerà in funzione. Scopo : rendere più facile e sicuro l’attraversamento pedonale. L’impianto sarà a chiamata. Basterà infatti premere il pulsante giallo per arrestare il traffico.
E’ questo un nuovo step del progetto che porterà alla riqualificazione del tratto di strada che dal centro storico porta sino ai piedi della collina del Calvario.
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18 Settembre 2022 Arisa in concerto a Domodossola
Un'altra star del panorama musicale italiana farà tappa in Ossola. Dopo Edoardo Bennato, che terrà il suo concerto il prossimo 5 agosto a Domobianca365, arriva anche l'ufficialità del concerto di Arisa. La cantante genovese ha inserito la tappa domese nel suo 'Little Summer Tour'.
Arisa si esibirà il prossimo 18 settembre in piazza Matteotti, che per una sera tornerà ad ospitare un grande concerto, come in passato durante le serate del Giugno domese. La serata rientra nella programmazione del Festival Domosofia organizzato dall'amministrazione comunale domese.
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