google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News

Orari S. Messa Vicariato dell'Ossola

 Gli orari riportati di seguito si riferiscono alle celebrazioni domenicali e festive e sono aggiornati a novembre 2019.  (diocesinovara.it)

In caso di particolari necessità nel corso dell’anno, gli orari potranno subire variazioni.

UPM 18 – Villadossola

VIGILIE
Ore 16: Calasca
Ore 16.30: Cardezza
Ore 16.45: Borgone (Ceppo Morelli)
Ore 17: Castiglione;  Macugnaga (Pestarena); Megolo
Ore 18: Antrona (solo nei mesi di luglio e agosto); Anzola; Macugnaga (Pecetto, solo nei mesi di luglio e agosto); Pontegrande; Premosello; Vanzone; Villadossola (Cristo Risorto); Vogogna; Pallanzeno; Prata
Ore 20: Villadossola Villaggio Sisma

FESTIVE
Ore 7.45: Vanzone (casa di riposo)
Ore 8.30: Macugnaga (chiesa parrocchiale,  solo nei mesi di luglio e agosto)
Ore 9: Cuzzego; Villadossola Noga; Vogogna (cimitero); Bannio; Seppiana o Viganella (a domeniche alterne)
Ore 9.30: Premosello (Colloro) , Macugnaga (Borca, solo nei mesi di luglio e agosto); Ceppo Morelli
Ore 10: Beura; Montescheno; Piedimulera
Ore 10.15: Calasca
Ore 10.30: Villadossola (Villaggio Sisma); Vogogna
Ore 10.45: Premosello
Ore 11: Cosasca; Pallanzeno; Pieve Vergonte; Macugnaga
Ore 17: Macugnaga (chiesa parrocchiale, in inverno)
Ore 17.30: Macugnaga (chiesa parrocchiale, in estate); Anzino
Ore 18: Antrona; Cimamulera; Premosello (Cuzzego); Macugnaga (Pecetto); Villadossola (Cristo Risorto)
Ore 21: Macugnaga (Chiesa vecchia)

UPM 19 – Domodossola

VIGILIE
Ore 16.30: Domodossola San Quirico (ora solare)
Ore 17: Domodossola (Badulerio e Madonna della Neve); Varzo (da novembre-aprile, a rotazione nei diversi oratori)Domodossola San Quirico (ora legale); Devero (solo in agosto); Premia (ora legale): Viceno (mesi luglio e agosto)
Ore 17.30: Domodossola Cappuccina; Croveo (estate); Baceno (inverno)
Ore 18: Domodossola; Baceno (estate); Varzo (da maggio a ottobre a rotazione nei diversi oratori)); Vocogna
Ore 18,30: Ponte (Formazza) (inverno); Pontemaglio (inverno)

FESTIVE
Ore 8: Domodossola;
Ore 9: Domodossola Cappuccina; Vocogna (cimitero); Gabi Valle; Croveo
Ore 9.30: Trasquera (prima, quarta e quinta domenica del mese) Premia
Ore 10: Domodossola; Domodossola Badulerio; Domodossola Calvario; Vagna; Cravegna; Mozzio; Oira
Ore 10.30: Vocogna; Domodossola Cappuccina; Domodossola ospedale
Ore 11: Domodossola; Varzo (seconda, terza e quinta domenica del mese); Mocogna; Crosiggia; Baceno (mesi luglio e agosto); Chiesa (Formazza)
Ore 11,15: Crodo
Ore 16.30: Domodossola Calvario (inverno)
Ore 17: Devero (mesi di luglio e agosto); San Rocco di Premia (ora solare)
Ore 17.30: Domodossola Cappuccina; Domodossola Calvario (estate); Baceno (ora solare)
Ore 18: Varzo (prima e quarta domenica del mese); Vocogna; Baceno (ora legale); San Rocco di Premia (ora legale)

 

UPM 20 – Val Vigezzo 

VIGILIE
Ore 16.30: Re (Santuario)
Ore 17: Santa Maria Maggiore (da settembre a giugno); Toceno; Zornasco (da settembre a giugno a sabati alterni in chiesa parrocchiale; a luglio e agosto in chiesa parrocchiale)
Ore 18: Santa Maria Maggiore (luglio e agosto); Druogno; Malesco

FESTIVE
Ore 9: Coimo; Finero; Villette
Ore 10: Malesco; Santa Maria Maggiore; Toceno; Re (Santuario)
Ore 10,30: Vocogno
Ore 11: Santa Maria Maggiore (luglio); Re (Santuario)
Ore 11.15: Craveggia; Druogno
Ore 16.30: Re (Santuario)
Ore 18: Santa Maria Maggiore (luglio e agosto); Druogno

 

A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico 2023-2024 il vescovo Franco Giulio scrive a tutti gli studenti. Ecco il testo del messaggio


Perché studiare rende liberi?

Messaggio per l’inizio dell’anno scolastico 2023-2024

Nei “The Einstein Archives Online” della “Hebrew University of Jerusalem” è possibile consultare un piccolo biglietto manoscritto del grande fisico tedesco, naturalizzato statunitense, Albert Einstein (Ulma 1879 – Princeton 1955). Insieme a una complessa formula matematica, vi si legge in tedesco un breve indirizzo di saluto che, nel dicembre 1933, egli rivolse agli studenti dell’Università di Princeton, presso la quale si trovava e dove rimase sino alla morte, a seguito dell’espulsione dalle università tedesche, nell’aprile dello stesso anno, di tutti i professori di origine ebraica.

Nel biglietto Einstein scrive: «Sono contento di vivere in mezzo a voi che siete giovani e felici. Se un vecchio studente potesse in breve dirvi qualcosa, le parole sarebbero queste: Non considerate mai lo studio come un dovere, ma come l’invidiabile occasione di conoscere la liberante bellezza nello spirito, per la vostra gioia personale e a vantaggio della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura» (A. Einstein, Archive, 28-257).

Nel manoscritto si notano tre significative correzioni: l’aggettivo «liberante» è aggiunto in un secondo momento; anche il riferimento alla «comunità» viene aggiunto, perché prima Einstein si riferiva più semplicemente a «tutti coloro ai quali il vostro lavoro sarà dedicato»; l’espressione finale viene modificata, prima egli parla della comunità «per la quale più tardi lavorerete» e poi della comunità «alla quale appartiene la vostra opera futura».

Libertà, comunità, la vostra opera, sono tre parole aggiunte da Einstein al suo biglietto di appunti. Sono bellissime per iniziare il nuovo anno scolastico! Si studia per prepararsi e dare ciascuno la nostra opera al mondo in cui viviamo; si può crescere solo se si gusta la liberante bellezza dello spirito nelle lingue, nella letteratura, nella filosofia, nell’arte, nella storia, nei costumi, nelle scienze, nella matematica, nella tecnica; si può farlo solamente nella rete della comunità, del noi sociale, fuori dal quale siamo soli, dispersi e senza volti da guardare e amare.

Bastano queste tre parole, come dice Einstein, “per la vostra gioia personale”. E per augurarvi di cuore: Buon Anno!

Il vostro vescovo

+ Franco Giulio

diocesinovara.it

Domosofia 2023 Dal 15 al 17 settembre, DOMOSOFIA. Il festival delle idee e dei saperi organizzato dal Comune di Domodossola, torna in città per la sua 5^ edizione. Conferenze, incontri e conversazioni musicali a tema "CONNESSIONI"

Dal paleontologo e curatore della sezione di Paleontologia dei Vertebrati al Museo di Storia naturale di Milano Cristiano dal Sasso al giornalista Toni Capuozzo, passando per Alessandro Meluzzi, Enrico Vanzina, Paolo Guzzanti, Oscar Farinetti e molti altri nomi noti: sono solo alcuni degli appuntamenti del ricco calendario della quinta edizione di Domosofia , il festival delle idee e dei saperi organizzato dal Comune di Domodossola (Verbania), dal 15 al 17 settembre.

Con il titolo, quest'anno 'Connessioni', "non solo nel senso - spiegano gli organizzatori - dell' essere connesso, dell'unione fra due o più cose, ma anche del linguaggio dell'informatica e delle telecomunicazioni, del collegamento a una rete telematica, della connessione planetaria".
    La tre giorni richiama a Domodossola persone, intellettuali, studiosi tra loro anche molto diversi.

Tra loto lo scrittore Francesco Muzzopapa, l'avvocato Michele Gerace, il professore di Leadership and Innovation Mariano Voso, la nutrizionista Simona Bertoli, lo psichiatra Leonadro Mendolicchio, la fisica e climatologa Serena Giacomin, il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai e la psicopedagogista Barbara Tamborini, il monsignor Franco Giulio Brambilla, i Cameristi della Scala, il divulgatore e scrittore Mauro Caniggia Nicolotti e l'autore Luca Poggianti, la responsabile di ricerca all'Istituto Affari Internazionali Nona Mikhelidze, il vicedirettore della Verità Francesco Borgonovo, il coach di benessere digitale Gavino Puggioni. E tanti altri.
    Conferenze, panel, talk show, laboratori, conversazioni musicali, ma anche spazi "per incontrarsi, confrontarsi e condividere cultura, analizzare lo scenario attuale o lasciarsi andare a previsioni sul futuro. Sarà un' emozione ospitare nella magica atmosfera del nostro Borgo, i nostri concittadini e tutte le persone che lo vorranno per confrontarci su temi così attuali - dice il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi. Il Festival è organizzato insieme alla fondazione Paola Angela Ruminelli e l'associazione Ars.Uni.Vco Ets.
   

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Oxilia Festival, Peppe Servillo a Palazzo San Francesco a Domodossola con le avventure di Marcovaldo

Il centenario dalla nascita di Italo Calvino, uno dei maggiori autori italiani del Novecento, e un ospite eccezionale nel luogo principe della cultura della Val d’Ossola. Per Oxilia Festival, di fronte al restaurato sipario del Teatro Galletti, Peppe Servillo ha letto le celebri avventure di Marcovaldo, per trasportare il pubblico nella mente e nel mondo di Calvino. Con l’artista piemontese di nascita e casertano d’adozione, Cristiano Califano alla chitarra.

Dalla lettura delle fiabe scelte emergono gli aspetti più ironici del noto personaggio che ne evidenziano l’assoluta modernità: la complessa vita caotica in città, l’urbanizzazione senza razionalità ed ordine, l’industrializzazione crescente, la povertà delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà dei rapporti umani ed interpersonali.

Le storie di Marcovaldo ci invitano ad affrontare le difficoltà quotidiane con fantasia e immaginazione. Le parole di Calvino nello spazio espositivo di Palazzo San Francesco che per tutto l’anno ospita la mostra “Il Gran teatro della luce. Tra Tiziano e Renoir”.

A Domodossola va in scena "Il gran teatro della luce"

 La luce nell’arte tra '600 e '900 è protagonista assoluta di una mostra organizzata ai Musei civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco


Racconta delle varie interpretazioni della luce offerte dagli artisti nel corso di quattro secoli tra l’Italia e le Fiandre: dal classicismo cromatico di Tiziano allo scintillio intermittente di Renoir. In particolare, curata da Antonio D’Amico e Federico Troletti“Il gran teatro della luce” espone 45 opere realizzate tra Seicento e Novecento - 13 delle quali sono un eccezionale prestito di Banco Bpm - che si snodano all’interno di Palazzo San Francesco di Domodossola in un allestimento pensato e realizzato dal light designer Matteo Fiorini di studio Lys.

Articolato in 4 sezioni, il percorso espositivo prende avvio con la ‘Deposizione di Cristo nel sepolcro’, realizzato da Tiziano Palma il Giovane nella seconda metà del ’500. La prima sezione prosegue con le opere degli artisti olandesi giunti a Roma per scoprire la tecnica di inserimento della luce nella pittura di Caravaggio. In esposizione anche un ‘Cristo alla colonna’ di Mattia Preti e una silente ‘Natura morta’, dall’alto valore simbolico, realizzata da Giorgio de Chirico. Segue la sezione dedicata alla luce naturale nel paesaggio lacustre e montano dove si evidenziano le varie fasi della giornata e l’alternarsi delle stagioni. In esposizione, tra gli altri, i dipinti di un novero di artisti ottocenteschi come Ippolito Caffi, Domenico Induno Angelo Morbelli che cercano di riprodurre su tela l'effetto atmosferico. Fra i capolavori in mostra segnaliamo l’affascinante ‘Panni al sole’, uno dei più importanti dipinti divisionisti di Pellizza da Volpedo, e ‘Le lavandaie a Cagnes’ di Pierre-Auguste Renoir. Esposte per la prima volta anche alcune grandi tele dedicate al paesaggio ossolano nelle quali i riflessi dell’acqua riproducono le luci tipiche della vallata. Alla riscoperta della valenza evocativa della luce è dedicata l'ultima parte dell'esposizione con un gruppo di opere realizzate fra Ottocento e Novecento: da ‘La morte di Cleopatra’, dipinta da Achille Glisenti, alle tele di Gaetano Previati, luci e ombre plasmano i corpi tra carnalità e spiritualità.

Grazie alla preziosa collaborazione con Enel Green Power, inoltre, la rassegna rende omaggio al potenziale idroelettrico della Val d’Ossola. In questo territorio, ideale per la costruzione delle centrali idroelettriche, nel Novecento sono sorti veri e propri gioielli di architettura industriale. Le storie di questi edifici rivivono in una sequenza di rarissime fotografie retroilluminate tratte dai materiali d'archivio dell’Ente nazionale per l'energia elettrica.

Patrocinata da Regione Piemonte e realizzata da Comune di Domodossola in collaborazione con Fondazione Angela Paola Ruminelli Museo Bagatti Valsecchi di Milano, la mostra è in programma fino al 7 gennaio 2024.

Novità al Calvario: trasferimento per il rettore don Michele, al suo posto don Gianni Picenardi. Torna anche don Vito Nardin


vcoazzurratv.it

Sono diverse le novità che interesseranno nelle prossime settimane il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Dal 1° settembre cambio al vertice. L’attuale rettore, don Michele Botto Steglia è stato stato destinato alla parrocchia che i padri rosminiani hanno a Roma, all’Eur. Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato a capo del sacro monte domese nell’estate 2020, è anche prevosto della Parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico.

Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.
Dopo aver guidato come preposito generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021) torna al Calvario di Domodossola anche Don Vito Nardin. Aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età, da due anni era a Rovereto, presso la casa natale di Antonio Rosmini.

Domodossola pronta ad accogliere la Sbrinz-Route

La rievocazione degli antichi contatti commerciali italo-svizzeri festeggia i 20 anni




ossolanews.it
Preparativi in corso per accogliere sabato 26 agosto, tra le ore 17.00 e le ore 18.00 la carovana della Sbrinz-Route, composta da un numeroso gruppo di someggiatori, cavalli ed escursionisti. Una manifestazione che festeggia il XX anniversario. Anche l’amministrazione comunale ha già programmato l’accoglienza dalle porte della città fino alla piazza, attraverso un percorso che vedrà interessate alcune vie cittadine quali Via Sempione, Via Giovanni XXIII, primo tratto di Via Binda, Via Cadorna, Piazza Cavour e Via Briona.
La festa di benvenuto avverrà come sempre in piazza Mercato. con la partecipazione delle associazioni domesi e delle donne in costume ma anche alcune bancarelle con prodotti del territorio ossolano. Si calcola che quest’anno possano essere circa 70 i someggiatori che trasportavano le merci con gli animali da soma.
Ricordiamo che la Sbrinz Route ripercorre l’antico cammino commerciale che, attraverso la via del Gries, nei secoli scorsi, consentiva di portare sale, granaglie e vino in terra elvetica e pregiati formaggi, fra i quali lo Sbrinz in terra italiana.