google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News: giugno 2024

Estate nei parchi dell'Ossola: periodo di nascite per molte specie animali


L’inizio dell’estate è sempre un periodo particolarmente eccitante nei parchi delle Aree Protette dell’Ossola. Oltre alle fioriture che delle diverse specie vegetali è anche il periodo delle nascite.

A fine giugno i giovani camosci, stambecchi, cervi e caprioli già seguono le proprie madri sui pascoli, e nel giro di qualche settimana si schiuderanno le uova dei fagiani di monte, pernici bianche e coturnici. Camosci e stambecchi frequentano i pascoli in quota ed in zone piuttosto poco accessibili, mentre caprioli, cervi e fagiani di monte frequentano principalmente le zone boscate o cespugliate.

Nei parchi, questi animali mantengono un comportamento decisamente poco confidente, perché nella stragrande maggioranza dei casi trascorrono una parte del loro ciclo annuale fuori dall’area protetta, in aree dove possono anche essere cacciati. Il fatto che non si facciano osservare non significa che non possano frequentare zone nelle immediate vicinanze di sentieri frequentati anche da decine di turisti.

 Per questo motivo, in questo periodo dell’anno, è richiesta una particolare attenzione quando si frequenta il parco. È importante rimanere sui sentieri, tenere i cani al guinzaglio e, nel caso si osservino esemplari di giovani animali, non avvicinarli.

ossolanews

Promozione per l'architettura locale ossolana

 

La Fondazione Canova è stata presentata questa mattina, sabato 8, a Domodossola in sala Falcioni, (ex Cappella Mellerio). Un cambio di passo, quello dell’associazione, oggi Fondazione, che dagli anni Novanta opera in Ossola per promuovere e sostenere l’architettura locale, e che vede impegnati i nuovi membri del Consiglio di amministrazione in progetti vecchi e nuovi.

In apertura ha portato il suo saluto il commissario della Fondazione Cariplo per il Vco, Giulia Margaroli: “Conosciamo il gruppo di Canova da molti anni. Il loro sembrava un sogno irrealizzabile invece poi abbiamo visto l’associazione crescere, organizzare iniziative culturali ma anche corsi, lavorare con le Università, sostenendo in modo importante lo sviluppo delle comunità locali, proprio come noi che siamo orgogliosi di dare il nostro contributo affinché i progetti della Fondazione Canova vengano portati avanti”.

Il presidente, Maurizio Cesprini, ha ringraziato quanti hanno sostenuto l’associazione in questi anni, il lavoro svolto, e ha spiegato i progetti sul tavolo oggi: “Nel Centro Culturale Ghesc_LAB, nel comune di Montecrestese, la Fondazione Canova dispone oggi di un’infrastruttura, in via di completamento, che ci permetterà di ampliare le attività e dare continuità lungo l’arco dell’anno.

Poi ci sono le iniziative culturali, tra cui il XX Incontro internazionale degli architetti che avrà luogo a breve; riproporremo lo sportello di consulenza sull’architettura tradizionale in pietra destinato alle comunità locali, non mancheranno iniziative rivolte alle scuole perché i giovani conoscano la storia dell’architettura del territorio, e proseguirà la collaborazione con le Università”.

Emozionato Ken Marquardt, fondatore dell’associazione, oggi vice presidente del Cda, nel raccontare 30 anni di storia che l’hanno visto personalmente impegnato. Marquardt ha anticipato interessanti novità sull’Incontro Internazionale degli architetti che quest’anno, a giugno, vedrà una tavola rotonda aperta al pubblico con oltre 20 architetti provenienti da tutti il mondo impegnati in un confronto su progetti di rinnovamento del comprensorio del Rosmini, dal Collegio fino ad arrivare al Sacro Monte Calvario.

Al tavolo dei relatori erano presenti anche gli altri membri del consiglio di amministrazione della Fondazione: Paola Gardin, architetto il cui lavoro si focalizza sull’integrazione di materiali sostenibili e sul concetto di conservazione storica, è inoltre autrice di molte pubblicazioni volte alla promozione del patrimonio architettonico locale. Andrea Mantello, torinese, architetto e lighting designer, ha scoperto la dimensione di Canova attraverso il villaggio laboratorio di Ghesc; Andreas Fries consigliere della Fondazione, senior partner del prestigioso studio Herzog & de Meuron dal 2011, responsabile di progetti in tutto il mondo, Insegna presso l'Accademia YAC a Bologna, dal 2021.

Ossola News

A Domodossola una mostra su Lorenzo Peretti, l'artista che lavorò solo 12 anni

 

Lorenzo Peretti (1871 – 1953). Natura e mistero è la mostra organizzata da Collezione Poscio nello spazio espositivo di Casa De Rodis dal 26 maggio al 26 ottobre 2024 a Domodossola. L’esposizione, curata da Elena Pontiggia, indaga la figura del pittore Lorenzo Peretti (Buttogno, 1871 - Toceno, 1953). La mostra comprende circa ottanta opere e ripercorre la breve vicenda di questo singolare artista, che ha dipinto solo una dozzina d’anni, non ha mai esposto in vita sua e nel suo studio non faceva entrare nessuno. La mostra presenta tutti i suoi principali lavori, tra cui il visionario Bosco dei druidi, 1898 ca, i suoi più importanti paesaggi divisionisti della Val Vigezzo e i precoci, anticipatori quadri non-finiti di inizio Novecento.

Sono esposti, tra l’altro, i tre suggestivi ritratti di Carlaccin, un contadino vigezzino dipinto sia da Cavalli, che da Fornara e Peretti. Le opere dei suoi amici Ciolina, Rastellini, lo stesso Fornara e Arturo Tosi compongono la seconda sezione della mostra. Sono documentati anche il viaggio dell’artista a Lione nel 1893-94 e le opere appena successive, tra cui Ritratto del padre Bernardino, prestato dai Musei Civici di Domodossola, toccante documento umano in cui Peretti si riconcilia col padre scomparso, che aveva avversato la sua vocazione pittorica. Viene poi analizzato il divisionismo irregolare e carico di tensione di Peretti, di cui sono esposti i massimi esempi. Vasto spazio è dedicato al suo Testamento filosofico recentemente ritrovato, documento della sua volontà di conciliare il cristianesimo con la teosofia, che è un aspetto centrale della sua personalità. Per lui la natura è un riflesso dell’infinito e nel mondo non c’è nulla che non sia un riverbero di Dio. Dopo un’ampia sezione di disegni, la mostra si conclude con un’antologia delle sue opere non-finite, tra cui Sottobosco e l’importante Parigi, 1903. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da SAGEP con un testo analitico di Elena Pontiggia e uno scritto di Davide Brullo.

Note sull’artista

Lorenzo Peretti jr (Buttogno 1871-Toceno 1953) nasce da una famiglia di artisti. Il nonno Lorenzo (1774-1851) era chiamato “il Raffaello della Val Vigezzo”. Il padre, Bernardino, era anche lui pittore, ma contrasta la vocazione artistica del figlio. Solo nel 1889, quando muore lasciandogli una cospicua eredità, il giovane Lorenzo può dedicarsi alla pittura. Nel 1890-92 studia con Carlo Giuseppe Cavalli e soprattutto con Enrico Cavalli alla scuola Rossetti Valentini di S. Maria Maggiore, dove ha per compagno Carlo Fornara, con cui stringe una viva amicizia. Nel 1892 vede la mostra di Fontanesi a Torino, da cui è inizialmente influenzato. Forse già nel 1893, e sicuramente nel 1894, compie un viaggio con Fornara e Enrico Cavalli a Lione, dove studia la pittura materica di Monticelli e la pittura francese da Delacroix e Courbet agli impressionisti, Seurat e Cézanne. Alla fine del 1894 si appassiona al divisionismo, ma nel 1896 rifiuta la proposta di Morbelli e Pellizza da Volpedo di esporre coi divisionisti l’anno successivo. Crea in questo periodo, con Adolfo Papetti, una biblioteca esoterica e teosofica, oggi purtroppo dispersa. Nel 1897 compie un viaggio a Monaco di Baviera. Si avvicina intanto al simbolismo e dipinge una natura abitata da visioni (Gli spiriti del male; Il bosco dei druidi, 1898). Agli inizi del nuovo secolo smette probabilmente di dipingere. Nel 1902 pubblica su “L’Indipendente” l’articolo su Fornara Dell’Arte nella società. Nel 1903 compie un viaggio a Parigi, dove torna ancora nel 1906-1908, dividendosi fra la capitale e la vicina Montrouge. Nel 1910 diventa redattore del “Popolo dell’Ossola”. Negli anni venti redige il suo testamento spirituale In suprema identità. Invocazione metafisica, in cui concilia la religione cristiana con la teosofia di Schuré e di Guénon. Da questo momento non si sa più nulla dell’artista, che scompare a Toceno nel 1953.

finestreasull'arte.info

Il cordoglio del sindaco di Domodossola per morte di padre Vincenzo

 

Di seguito il comunicato stampa con cui Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola, esprime il cordoglio suo e della città per la scomparsa di Padre Vincenzo. Oggi alle 15.30 nella Chiesa parrocchiale della Cappuccina l’ultimo saluto al francescano arrivato da Acqui Terme diverse decenni fa.

Penso che poche persone abbiano servito la comunità con la dedizione, l’umanità, la sensibilità di Padre Vincenzo Coscia, che ci ha purtroppo lasciato in questi giorni.
Una figura importante per Domodossola e, in particolare, per la Cappuccina che Padre Vincenzo ha contribuito a creare e a sviluppare in collaborazione apostolica con Padre Michelangelo.
Credo che noi tutti si debba moltissimo a Padre Vincenzo, persona di rara pacatezza e intelligenza, che ha vissuto la propria missione di fede nel pieno spirito di San Francesco con rara umiltà e mirabile profondità.
Da uomo di fede si è specchiato integralmente nella propria comunità aiutandola a crescere e infondendo valori.
La Città di Domodossola partecipa commossa al dolore della comunità francescana della Parrocchia di S. Antonio, consapevole di aver perduto una figura determinante e imprescindibile, un vero e proprio Padre Fondatore della Cappuccina.
Di Padre Vincenzo resteranno le tantissime opere che ha contribuito a costruire e, soprattutto, resterà, per sempre, il meraviglioso esempio.
vcoazzurratv.it

Treni cancellati anche sulla Domodossola - Novara

 

L'estate si preannuncia particolarmente complessa per chi viaggia in treno. A partire dal 9 giugno fino all'8 settembre, la circolazione ferroviaria subirà interruzioni.

Dopo la notizia della conferma della sospensione della linea ferroviaria tra Domodossola e Milano anche la linea Domodossola - Novara subirà la cancellazione dei treni. Una misura necessaria per consentire l'attivazione del nuovo binario di incrocio di 750 metri presso la stazione di Cressa Fontaneto. Questo intervento è parte di un progetto più ampio volto a migliorare la capacità e l'efficienza della rete ferroviaria.

E' previsto un servizio di autobus sostitutivi sulla linea e gli orari e le fermate di questi autobus saranno comunicati nei prossimi giorni, con l'obiettivo di garantire la continuità del servizio di trasporto pubblico e ridurre al minimo l'impatto sui pendolari e sui viaggiatori occasionali.

Ossola News


Domodossola celebra il 210° anniversario dell'Arma dei Carabinieri

 

Una cerimonia in Largo Madonna della Neve per onorare la storica fondazione

Mercoledì 5 giugno, alle ore 16.30, Largo Madonna della Neve a Domodossola sarà teatro della celebrazione del 210° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali sia stato fondato a Torino il 13 luglio 1814, la celebrazione del 5 giugno commemora un evento altrettanto significativo: la concessione della 1ª Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell'Arma per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.

Ossola News

Concerto del Coro Blu giovedì 6 giugno al Cinema Corso di Domodossola

Concerto del Coro Blu al cinema Corso a Domodossola alle ore 21 di giovedì 6 giugno.

Tanti gli ospiti, il Tanza sarà il mattatore di una serata piena di sorprese e ospiti ma anche di solidarietà perché l’incasso andrà all’Associazione Parkinsoniani del Vco.
vcoazzurratv.it

Domodossola: 67enne investe ciclista e fugge, rintracciata grazie ai testimoni


Una donna di 67 anni è stata denunciata a Domodossola per omissione di soccorso dopo aver investito un ciclista ed essere fuggita. Il giovane ciclista ha riportato lievi ferite grazie all'intervento tempestivo dei passanti e dei Carabinieri

Nel tardo pomeriggio di lunedì 3 giugno, a Domodossola, si è verificato un grave episodio di omissione di soccorso. Una donna di 67 anni, residente in Ossola, è stata denunciata dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Domodossola per essersi data alla fuga dopo aver investito un ciclista.

L’incidente è avvenuto vicino allo stadio Curotti, quando un suv della Volkswagen, uscendo da un parcheggio e immettendosi sulla strada principale, ha urtato un ciclista, facendolo cadere violentemente a terra. Il ciclista, un giovane di 26 anni che stava tornando a casa dal lavoro, è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno assistito alla scena.

Invece di fermarsi e prestare soccorso, l’automobilista ha proseguito la marcia, tentando di far perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie alle tempestive testimonianze dei presenti, i Carabinieri sono riusciti a risalire rapidamente al tipo di veicolo coinvolto e a una parte della targa, che si sono rivelati determinanti per l’identificazione del suv e del suo proprietario.

La donna, classe 1956, è stata rintracciata e deferita all’Autorità Giudiziaria per omissione di soccorso e fuga dopo aver provocato un incidente. A suo carico sono state elevate anche sanzioni per varie violazioni al codice della strada. La Procura della Repubblica di Verbania è ora al lavoro per valutare le ulteriori misure legali da adottare nei confronti della donna.

Nel frattempo, il giovane ciclista è stato trasportato in ambulanza al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) dell’ospedale San Biagio di Domodossola. Fortunatamente, ha riportato solo lievi ferite ed è stato prontamente dimesso dopo le cure necessarie.

I Carabinieri di Domodossola continuano a monitorare la situazione e a sensibilizzare la comunità sull’importanza di una guida responsabile e del soccorso immediato in caso di incidenti. L’episodio di lunedì è un monito per tutti gli automobilisti sulla necessità di prestare sempre attenzione alla sicurezza di tutti gli utenti della strada, siano essi pedoni, ciclisti o altri conducenti.

laprovinciadivarese.it

Un albero per ricordare Pierantonio Ragozza. E' stato piantato dai ragazzi del Liceo Spezia nel cortile della scuola

 "Preside, per lei abbiamo anche piantato un albero. Grazie di tutto". Sono le parole incise sulla targa posizionata di fronte all'albero piantato martedì mattina nel cortile del liceo Spezia. Una cerimonia in quel giardino che proprio Pierantonio Ragozza aveva voluto nei suoi anni da dirigente del liceo domese. Ragozza, prematuramente scomparso un mese fa, è stato ricordato questa mattina dai ragazzi, dai docenti e dai dirigenti del suo liceo. Ricordi e ringraziamenti sono stati al centro degli incontri in palestra destinati agli alunni del biennio e del triennio. Tra i due appuntamenti, la piantumazione di un acero rosso, alla presenza della famiglia del preside.

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