google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News: aprile 2023

Settimana Santa, le celebrazioni al Sacro Monte Calvario di Domodossola


IL 6 aprile giovedì Santo alle 18.30 messa dell'ultima cena e lavanda dei piedi ai i ragazzi della prima comunione segue la riposizione del Santissimo Sacramento e l'adorazione eucaristica in Santuario fino alle 20.30.

Il 7 aprile venerdì Santo alle 15 celebrazione della Passione del Signore alle 20.30. Solenne Via Crucis lungo la via Regia con partenza dalla prima cappella ai piedi del Calvario segue il canto delle “Ultime Sette Parole di Gesù sulla Croce” e la benedizione con la reliquia della Santa Croce.

L'8 aprile sabato santo alle 22 solenne Veglia Pasquale di Risurrezione. Il 9 aprile domenica di Pasqua alle 10 Santa Messa e alle 17.30 messa al Santuario del Santissimo Crocifisso. Le celebrazioni della settimana Santa saranno animate dalla Capella musicale del Sacro Monte Calvario.

ossolanews.it

Primavera in crisi, arrivano freddo e neve

AGI - L'aria artica approdata sul bacino Mediterraneo, passando per la Scandinavia e l'Europa centrale, ha portato sulla nostra penisola freddo per l'avvio della prima settimana di aprile. Sono le previsioni del Centro Meteo Italiano, che confermano un calo termico generalizzato (dell'ordine di 6-8 C), che si avvertirà specialmente nella prima parte della settimana; previste, inoltre, tra martedì e mercoledì instabilità e nevicate che potranno spingersi fin verso le quote collinari al centro-sud, mentre al nord il sole continuerà a splendere.

Questa irruzione d'aria di matrice artico-marittima, andrà ad alimentare un minimo di bassa pressione posizionato a sud della Calabria, dove quest'oggi saranno possibili acquazzoni e possibili disagi specialmente sui versanti Ionici.

Previsioni meteo per oggi:

Al Nord - al mattino nuvolosità irregolare su Piemonte ed Emilia Romagna, con isolate precipitazioni, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio instabilità su Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia, con neve sulle Alpi occidentali dai 1600 metri. In serata insistono le precipitazioni sul Piemonte, con neve in calo fin verso i 1400 metri.

Al Centro- al mattino nuvolosità in transito su tutte le regioni ma con tempo asciutto, salvo deboli piogge sulla Toscana. Al pomeriggio isolati fenomeni tra Toscana e Umbria, asciutto altrove ma con nuvolosità irregolare in transito. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto ma con molte nuvole, pioviggini su Toscana e Umbria.

Al Sud e sulle Isole - al mattino tempo stabile su tutti i settori con nubi sparse alternate a schiarite. Al pomeriggio molte nuvole in transito su tutte le regioni ma sempre con tempo asciutto. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile ma con cieli nuvolosi. Temperature minime e massime in generale diminuzione da nord a sud.

Ora c'è un cane al posto dell'uccellino blu di Twitter

 

AGI - Da alcune d'ore Twitter ha sostituito il tradizionale logo dell'uccellino con il 'Doge', un popolare meme che ritrae un cane Shiba Inu e che è diventato simbolo della criptovaluta 'Dogecoin'. Poco dopo il proprietario di Twitter, Elon Musk, ha pubblicato una vignetta che mostra il 'Doge' al volante che, fermato da un poliziotto che ne sta verificando l'identità, spiega che "è una vecchia foto" all'agente che guarda perplesso il 'bluebird' sul documento.

Secondo i dati CoinDesk, il valore del Dogecoin è aumentato del 30% in pochi minuti dopo il cambiamento di icona, salendo da 8 a 11 cent. Musk è sempre stato un sostenitore del Dogecoin e ha affermato più volte che questa criptovaluta è più funzionale del Bitcoin per i pagamenti online. Lo scorso gennaio il Financial Times aveva scritto che il numero uno di Tesla intende offrire presto agli utenti di Twitter la possibilità di effettuare transazioni in criptovalute.

La novità non è sfuggita a Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che sul suo canale Telegram ha scritto che il Doge "sembra un cane che ha mangiato l'uccellino", aggiungendo l'emoticon del gattino che ride. 

Come è nato il meme

Il meme che raffigura Kabosu, una femmina di Shiba Inu con tanto di pedigree, ha fatto la sua comparsa su internet nel 2010 ed è presto diventato popolarissimo, raggiungendo il picco di diffusione nel 2013, quando diventa anche il logo della criptovaluta.

Di solito i meme del Doge, e le sue varianti, sono accompagnati da frasi in un inglese volutamente approssimativo che esprimono sarcasmo nei confronti dell'utente di turno. A riprova dell'enorme diffusione del meme, oltre alle apparizioni pubblicitarie, il suo utilizzo da parte di alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti (che, secondo i critici, avrebbe "ucciso" il meme, normalizzandolo) e il pesce d'aprile scelto nel 2017 dall'emittente statale cinese Cctv, che annunciò per scherzo la morte di Kabosu.

ansa.it

Indiana Jones torna al festival di Cannes, è ufficiale

Sulla memorabile musica di John Williams, il regista James Mangold e Harrison Ford saliranno i gradini del Palais des Festivals il 18 maggio per un evento che segnerà l'attesissimo ritorno del celebre avventuriero archeologo nella selezione ufficiale di Cannes.

Il festival, dopo giorni di indiscrezioni, lo ha confermato: il quarto e ultimo film della saga di George Lucas, Indiana Jones e il Quadrante del destino, sarà presentato a Cannes.

Il film arriverà in sala in Italia con Disney dal 28 giugno (stessa data per la Francia, il 30 in Usa). Diretto da James Mangold, con Harrison Ford nei panni del leggendario eroe, arriva 15 anni dopo la presentazione nel 2008 di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo diretto da Steven Spielberg. E sarà l'occasione anche per un omaggio speciale a Harrison Ford, 80 anni compiuti nel luglio scorso.
Il primo film della saga, I predatori dell'arca perduta, datato 1981, usci' direttamente dall'immaginazione di George Lucas, ben prima dell'epico Star Wars e poi, dirette da Steven Spielberg, le avventure di Indiana Jones hanno conquistato il cuore di milioni di fan che lo hanno seguito per quattro decenni. Incarnazione di un'America eroica, Harrison Ford ha interpretato alcuni dei ruoli più iconici degli ultimi 50 anni, tra cui Han Solo per George Lucas in Star Wars IV, V e VI e Rick Deckard in Blade Runner (1982) di Ridley Scott e Blade Runner 2049 (2017) di Denis Villeneuve, cui aggiunge, diretto da Mangold, di nuovo l'avventuriero archeologo con il cappello, la frusta e...gli effetti speciali con cui Ford si vedrà sul grande schermo. Insieme a Harrison Ford, il cast del film tutto atteso a Cannes include Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas, John Rhys-Davies, Shaunette Renee Wilson, Thomas Kretschmann, Toby Jones, Boyd Holbrook, Oliver Richters, Ethann Isidore e Mads Mikkelsen.
James Mangold torna a Cannes, a 28 anni dalla presentazione del suo primo film Dolly's Restaurant (tit. originale Heavy). Ha poi diretto, tra gli altri, Copland nel 1997, il biopic su Johnny Cash, Quando l'amore brucia l'anima (Walk the Line) nel 2005 con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, che gli è valso l'Oscar come migliore attrice, ma anche Quel treno per Yuma nel 2007 e Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari) nel 2019. "Nel 1995, sono stato onorato di venire a Cannes con il mio primo film Dolly's Restaurant alla Quinzaine. Ventotto anni dopo, sono orgoglioso di tornare con uno spettacolo leggermente più grande. Io e i miei leggendari collaboratori siamo molto entusiasti di condividere con voi una nuova e definitiva avventura di Indiana Jones!", ha dichiarato il regista James Mangold.

ansa.it

 

Salone del Libro, Annalena Benini è la nuova direttrice


- La scrittrice Annalena Benini sarà la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026.

L'hanno scelta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e il presidente dell'Associazione Torino, la Città del Libro, Silvio Viale.

Annalena Benini, che prenderà il posto di Nicola Lagioia, è nata a Ferrara e vive a Roma. Giornalista e scrittrice, dal 2001 è al Foglio, dove scrive di cultura, persone, storie e per il quale dirige la rivista culturale Review, cura la rubrica di libri Lettere rubate, che esce ogni sabato, e l'inserto Il Figlio, che esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha pubblicato La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura (Rizzoli, 2018). Per la Rai ha scritto e condotto i programmi televisivi Romanzo italiano e Pietre d'inciampo. Per Einaudi ha curato l'antologia I racconti delle donne (2019) e ha in pubblicazione Annalena (aprile 2023). La nomina di Annalena Benini, arrivata a sorpresa alla vigilia della conferenza stampa sul programma della prossima edizione, al Lingotto dal 18 al 22 maggio, chiude un lungo periodo di polemiche sulla scelta del successore di Lagioia. Tra le ipotesi, poi saltate, quella di un tandem formato dallo scrittore torinese Paolo Giordano, a lungo considerato il favorito nella corsa alla direzione, e da Elena Loewenthal, scrittrice, traduttrice, confermata poi alla guida della Fondazione Circolo dei lettori. Giordano si è poi ritirato dalla corsa parlando di "ingerenze della politica" nella scelta del direttore. (ANSA).
   

Turismo è tornato ad essere settore traino dell'economia italiana



Sono oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per le vacanze nelle prossime festività: Pasqua e 25 aprile. Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci starà fuori per tutta la settimana. Lo evidenziano i risultati dell'indagine condotta dall'Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG, indagine che mostra come le destinazioni all'interno della regione di appartenenza saranno scelte da uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l'estero. Le località di mare sono le più ambite, nel 22% dei casi, seguite da città d'arte e borghi che, insieme, totalizzano un ulteriore 28%, per una spesa complessiva che - in ragione di 400 euro pro-capite - dovrebbe attestarsi intorno ai 4 miliardi di euro.
Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, stante un budget lievemente più contenuto - 360 euro a testa - probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. Con più giorni disponibili in questo caso, si allarga il perimetro degli spostamenti - sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all'estero - mentre il meteo presumibilmente più a favore, almeno stando al calendario, fa salire al secondo posto fra le destinazioni, sempre dopo il mare, i luoghi immersi nella natura. Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, le notizie di scioperi e agitazioni in Francia non sembrano offuscare più di tanto l'appeal per i connazionali di questo paese, primo di gran lunga rispetto a Spagna e Grecia.

Commentando l'indagine il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sottolinea come "il turismo è tornato ad essere settore traino dell'economia italiana. Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l'aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un' opportunità irripetibile che non possiamo perdere".
avvenire.it

Altro successo #domenicalmuseo, boom di turisti

- "La quarta #domenicalmuseo dell'anno, che prevede l'ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali, registra un altro successo.

Anche grazie ai numerosi turisti presenti in Italia, i nostri siti hanno fatto segnare presenze elevatissime.

Stando ai primi dati disponibili, si conferma il legame molto forte dei visitatori con le straordinarie bellezze dell'arte, della storia, nonché della natura e del paesaggio italiano. Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto anche questa domenica va, poi, a tutto il personale del MiC impegnato nella riuscita dell'iniziativa". Lo dichiara il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i primi dati sull'affluenza dei visitatori della "Domenica al museo" di oggi 2 aprile.
    Di seguito i primi dati provvisori pervenuti: Parco archeologico del Colosseo - Anfiteatro Flavio 21.690; Parco archeologico di Pompei - Area archeologica di Pompei 21.551; Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento a Napoli 10.305; Reggia di Caserta 10.098; Gallerie degli Uffizi - Gli Uffizi 9.450; Gallerie degli Uffizi - Palazzo Pitti 7.651; Parco archeologico del Colosseo - Foro Romano e Palatino 6.647; Galleria dell'Accademia di Firenze 6.300; Musei Reali di Torino 5.704; Museo nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo 5.488; Palazzo Reale di Napoli 4.650; Parco archeologico di Ercolano 4.373; Museo storico e il Parco del Castello di Miramare - Museo storico 2.622; Parco archeologico di Paestum e Velia - Museo e area archeologica di Paestum 2.501; Complesso monumentale della Pilotta 2.300; Gallerie dell'Accademia di Venezia 2.060; Museo di Palazzo Grimani 1.741; Castello Sevo di Bari 1.723; Musei del Bargello - Cappelle Medicee 1.490; Museo nazionale etrusco di Villa Giulia 1.418; Musei del Bargello - Museo nazionale del Bargello 1.400; Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini 1.362; Pinacoteca nazionale di Bologna 1.361; Musei nazionali di Genova - Palazzo Reale 1.286; Galleria Spada 1.202; MuNDA - Museo nazionale d'Abruzzo 1.192; Castel del Monte 1.164; Museo delle Civiltà 1.055; A questi dati si aggiungono i 19.873 visitatori del Vittoriano, i 18.817 visitatori del Pantheon e 14.445 visitatori del Giardino di Boboli. (ANSA).

Domenica delle Palme 2 aprile, con inizio alle ore 18.15, nel Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario, Concerto per il tempo di Passione


La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, in collaborazione con l’Istituto della Carità - PP. Rosminiani e la Parrocchia di Calice, rinnovano un tradizionale appuntamento musicale al Calvario. Domenica delle Palme 2 aprile, con inizio alle ore 18.15, nel Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario, ci sarà il Concerto per il tempo di Passione; il tema proposto quest’anno sarà la ricostruzione della Liturgia delle Tenebre del Mattutino del Giovedì Santo. Nicoletta Turla: soprano, Candice Carmalt: alto, Valentina Bionda: violoncello e Gian Luca Rovelli: clavicembalo eseguiranno le Leçons de Ténèbres di François Couperin (1668-1733), con la Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, con Lorenzo Sgarella: prefetto del coro e Pietro Mencarelli: direttore, che eseguirà i versetti, i salmi e i responsori in canto gregoriano. Nel 1714, per l’Abbazia di Longchamp, François Couperin compose le “Trois Leçons de Ténèbres pour la nuit du mercredi saint” sul testo delle Lamentazioni di Geremia; due di esse sono per voce sola e basso continuo, una, la terza, è a due voci e basso continuo. Una particolarità della messa in musica delle Lamentazioni è che ogni versetto in latino viene preceduto dalla lettera dell’alfabeto con cui inizia il corrispondente versetto in ebraico. E la lettera ebraica è occasione di melismi, e abbellimenti di ogni genere. La terza Leçons viene unanimemente considerata uno dei vertici assoluti della musica barocca per la straordinaria sontuosità delle ornamentazioni, delle appoggiature, dei vocalizzi e l’arditezza delle dissonanze. Questo concerto propone l’inserimento delle Leçons de Ténèbres nella cornice per la quale sono state ideate: la liturgia delle ore del I Notturno del Matutinum del Giovedì Santo, che prevede l’esecuzione in canto gregoriano, affidata alla Schola Gregoriana, di tre salmi preceduti e conclusi dalle proprie antifone, del versiculum, e dei tre responsoria prolixa a conclusione delle lamentazioni musicate da Couperin, accostando la severità della monodia gregoriana alla ricchezza armonica e melodica della musica del barocco francese. L’attività della Cappella Musicale è resa possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti, della Città di Domodossola e con il sostegno e il contributo prezioso della Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico e della Fondazione CRT.
Fonte: Comunicato Stampa

Presentata a Milano “Best in Travel 2023”, la pubblicazione che rivela le migliori mete di viaggio per il prossimo anno




 

Anche quest’anno Lonely Planet, la casa editrice leader a livello internazionale per il settore turistico, ha stilato una lista delle migliori mete di viaggio. Tra le destinazioni inserite nella guida per il prossimo anno c’è anche l’Umbria, unica meta italiana.
Best in Travel 2023, Umbria unica meta Italiana
Lonely Planet ha svelato le destinazioni Best in Travel per il 2023. La guida include trenta mete suddivise in cinque categorie: sapori, itinerari, relax, connessioni e scoperte. I Paesi e le città proposte non seguono nessun ordine particolare.

Tra le destinazioni inserite vi è anche l’Umbria, unica meta italiana per il 2023, anno in cui la Regione ospiterà il 500esimo anniversario della morte del pittore Perugino, maestro rinascimentale di fama mondiale. L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso della presentazione a Milano di “Best in Travel 2023“, la pubblicazione che rivela le “mete imperdibili” per il prossimo anno scelte grazie al contributo di staff, autori, blogger ed editori vari.

L’Umbria è segnalata nella categoria “Sapori” e viene definita “un territorio capace di attrarre per la sua variegata offerta enogastronomica, ancor di più il prossimo anno, quando si svolgeranno una serie di appuntamenti volti a celebrare i 500 anni della morte del Perugino e i 50 anni di Umbria Jazz”.

“È motivo di vanto e di orgoglio assistere da protagonisti alla presentazione della nuova edizione di Best in Travel 2023 di Lonely Planet che inserisce l’Umbria, il suo territorio e le sue eccellenze quale meta italiana di riferimento del turismo internazionale”, ha dichiarato l’assessore al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti.
“L’Umbria con questo importante riconoscimento, conferma la sua declinazione di terra in grado di offrire, nelle sue innumerevoli sfaccettature e nella sua ecletticità, differenti livelli di appeal, imponendosi nel panorama italiano ed internazionale, finalmente, come territorio unico e senza uguali, capace di donare meraviglie rare ed impareggiabili, coniugando con sapienza bellezze ambientali e culturali”, ha aggiunto.
“L’amministrazione regionale accoglie questa importante segnalazione come un ulteriore riconoscimento al valore del nostro territorio e alla qualità delle sue produzioni. Ai veri creatori di tali eccellenze va il nostro riconoscimento e la nostra gratitudine, per aver reso grande la nostra regione. Nella ricorrenza del cinquecentenario del Perugino abbiamo voluto onorare la peculiarità del genio umbro, rendendo la nostra regione un faro per milioni di visitatori ed appassionati nella convinzione che investire nel patrimonio di sapere e di conoscenza proprio della nostra regione, costituisca un segno di sviluppo e di elevazione”, ha proseguito l’assessore Agabiti.
Il risultato raggiunto, ha concluso, è “frutto di un costante ed incessante lavoro di promozione, sostenuto da azioni finalizzate a far conoscere il portato umano, artistico e valoriale di borghi, città, paesi e territori”. “In questo contesto l’amministrazione regionale ha puntato sempre di più a promuovere l’Umbria intrecciando l’innovazione e la ricerca con il sapere antico per rendere la regione unica, accogliente, ospitale e a valorizzarne ogni suo aspetto e ogni risorsa disponibile a definire l’eccellenza umbra come un marchio di qualità”, ha detto infine. Le altre mete consigliate da Lonely Planet
Oltre all’Umbria, Lonely Planet ha inserito nella categoria “Sapori” anche Lima, la capitale del Perù, definita “paradiso gastronomico in divenire da secoli”, ideale per “gustare pesce fresco”. Nella lista anche il Sudafrica, l’Uruguay (di cui Lonely Planet invita a visitare la poco conosciuta di Montevideo), lo Zambia, la Giordania, il Western Australia, lo Stato dell’Alaska, la Giamaica, El Salvador, l’isola della natura Dominica, l’Albania, la Scozia Meridionale e la penisola Calcidica, in Grecia.
Tra gli itinerari troviamo: la provincia di Nova Scotia, in Canada; il Trans Bhutan Trail, antico sentiero di pellegrinaggio riaperto ai visitatori nel settembre 2022; il treno Istanbul-Sofia, un treno notturno, recentemente ripristinato, che parte dalla città in cui s’incontrano Oriente e Occidente, Istanbul, e dopo 11 ore arriva nella capitale della Bulgaria. Figurano nella guida anche i Parques Nacionales Naturales De Colombia, le 59 aree naturali protette della Colombia; lo Stato dell’Idaho; il New Mexico; Raja Ampat in Indonesia; Malta; e Guyana, un Paese sulla costa atlantica settentrionale del Sudamerica. Infine, tra le città, Lonely Planet consiglia: Sidney (Australia); la capitale del Ghana, Accra; Kuala Lumpur in Malasyia, considerata centro urbano “multiculturale”; Fukuoka in Giappone, situata sulla costa settentrionale dell’isola di Kyūshū; Marsiglia (Francia); Manchester (UK) e Dresda (Germania).

Come da consolidata tradizione, durante il periodo pasquale dal 5 al 10 aprile 2023, torna il Trofeo Montegrappa, manifestazione internazionale alla 37.a edizione che vede sfidarsi nei cieli veneti i più noti campioni di volo libero in deltaplano e parapendio

 Il centro operativo e l’atterraggio ufficiale saranno allestiti in frazione San Giacomo di Romano d’Ezzelino (Vicenza), salvo sabato 8 aprile quando si atterrerà al Garden Relais di Borso del Grappa (Treviso). Come decollo è stato scelto quello di Rubbio Brombe, frazione del comune di Conco Lusiana (Vicenza), sito a quota 796 m. Da qui i piloti dilagheranno lungo percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio, in gergo detti “boe”, che dovranno obbligatoriamente aggirarre prima di raggiungere l’atterraggio. La convalida avviene tramite il GPS in dotazione di ciascuno dei partecipanti. Il teatro è l’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, ma soprattutto il Massiccio del Monte Grappa, recentemente insignito del bollino Mab Unesco.

In caso di meteo ottimale una task potrebbe superare i 100 km per i parapendio e ancora di più per i deltaplani. Vince chi, affinando tecnica e strategia, impiega meno tempo; la classifica finale è data dalla somma dei risultati di tutte le giornate di gara.
Si prevede una partecipazione di circa duecento piloti scremati da una lista di oltre 330 richieste da trentatre Paesi.
In concomitanza si svolgerà il cosiddetto Testival del Volo Libero, gioco di parole tra "testare" e "festival". Infatti saranno presenti i rappresentanti di molti brand di volo libero pronti a far testare i loro prodotti agli interessati. Sabato 8 aprile gli stand saranno aperti presso l’atterraggio Garden Relais, mentre domenica 9 e lunedì 10 aprile presso gli impianti sportivi di Romano d’Ezzelino.

Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero

Papa ha lasciato il policlinico Gemelli

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 01 APR - Papa Francesco è stato dimesso e ha lasciato l'ospedale Gemelli per far ritorno in Vaticano.

    "La mattina di oggi, sabato 1° aprile, Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Universitario A. Gemelli. Prima di lasciare la struttura, il Santo Padre ha salutato il Rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, con i suoi più stretti collaboratori, il Direttore Generale del Policlinico, Marco Elefanti, l'Assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica, Monsignor Claudio Giuliodori, e l'equipe di medici e operatori sanitari che lo ha assistito durante questi giorni".

    Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede. (ANSA).

Turismo di Pasqua in crescita, boom di stranieri (+12,1%)

(ANSA) - ROMA, 01 APR - Il turismo continua a crescere e per Pasqua, sulla base delle prenotazioni attuali, sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il +7,3% sul 2022.

Un aumento trainato dalle presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno.

Ma anche la domanda da parte dei turisti italiani - che per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze - potrebbe riprendere quota: sul rallentamento, infatti, incide anche l'incertezza meteo di questi giorni.
    Emerge dall'indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, secondo cui per la settimana delle festività pasquali si stimano 469 mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.
    La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree.
    Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).
    I turisti stranieri visiteranno soprattutto città/centri d'arte, le aree dei laghi, le località di montagna e le aree rurali e di collina. Invece, la domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere e termali. Per le prossime festività pasquali si registrerà un consistente aumento di interesse verso l'Italia, soprattutto da parte di visitatori tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi che in parte compenseranno le quote ancora mancanti dei mercati quali Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio. (ANSA).

Per Pasqua e 25 aprile in viaggio 16 milioni di italiani

(ANSA) - ROMA, 01 APR - Oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per Pasqua e 25 aprile.

Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci "si allungherà" anche per tutta la settimana.

Destinazioni all'interno della propria regione per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l'estero. Le località di mare sono le più ambite (22%) seguite da città d'arte e borghi (assieme 28%) per una spesa complessiva attorno ai 4 miliardi di euro. Sono le previsioni dell'Osservatorio sul Turismo di Confcommercio di Swg.
    Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, stante un budget lievemente più contenuto - 360 euro a testa - probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. Con più giorni disponibili in questo caso, si allarga il perimetro degli spostamenti - sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all'estero - mentre il meteo presumibilmente più a favore, almeno stando al calendario, fa salire al secondo posto fra le destinazioni, sempre dopo il mare, i luoghi immersi nella natura.
    Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, le notizie di scioperi e agitazioni in Francia non sembrano offuscare più di tanto l'appeal per i connazionali di questo paese, primo di gran lunga rispetto a Spagna e Grecia.
    "Il turismo - commenta il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è tornato ad essere settore traino dell'economia italiana. Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l'aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un' opportunità irripetibile che non possiamo perdere". (ANSA).

 

Pasqua, è caro-voli, da Roma a Catania 369 euro

 - In occasione della Pasqua milioni di italiani, tra studenti e lavoratori, si sposteranno lungo la penisola per trascorrere le festività in famiglia.

Di questi molti utilizzeranno treni e aerei, ma dovranno sostenere costi non indifferenti per i biglietti, al pari di chi deciderà di trascorrere le vacanze all'estero.

 Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato uno studio per capire quanto costerà quest'anno viaggiare durante il periodo di Pasqua.
    "Chi deciderà di muoversi in aereo per trascorrere le feste in famiglia dovrà fare i conti con pesanti rincari dei biglietti - analizza Assoutenti - Ad esempio il volo di sola andata Roma-Catania di giovedì 6 aprile parte da 369 euro, quello per Palermo da 253 euro.
    Volare da Milano a Brindisi nella stessa data costa 182 euro.
    Per raggiungere Cagliari (solo andata, 6 aprile) si spendono 154 euro da Milano, 160 euro da Roma. A tali prezzi occorre poi aggiungere i supplementi per bagagli, scelta del posto a sedere, ecc., ricorda l'associazione.
    Non va meglio per chi opterà per il treno: ipotizzando di partire giovedì 6 o venerdì 7 aprile, si spendono con Italo 95,90 euro da Torino a Napoli, 92,90 con Trenitalia. Sempre con Trenitalia servono almeno 104 euro da Milano a Salerno, 169,90 euro da Milano a Bari, e 164 euro da Torino a Reggio Calabria.
    Prezzi simili con Italo, dove la tratta Milano-Salerno parte da 99,90 euro, ma si arriva a pagare almeno 156 euro partendo giovedì 6 aprile sulla stratta Torino-Reggio Calabria - rileva Assoutenti. (ANSA).

Ciclismo. Moser lancia Ganna: «Può vincere la Roubaix»

È un po’ come il Natale, anche se quest’anno la Parigi-Roubaix si correrà nel giorno di Pasqua. È una delle ricorrenze sportive più conosciute al mondo, qualcosa di più di una corsa ciclistica, proprio perché va oltre, verso un limite che i corridori sono portati a superare, sempre. È l’inferno del Nord, la regina delle classiche, la corsa in linea più conosciuta al mondo, proprio per la sua particolarità, per quelle strade lastricate di pietre, per quei tratturi a schiena d’asino che diventano impossibili con la pioggia e il fango, ma duri lo sono ugualmente anche con il sole, per la polvere che si innalza da terra a soffocarti la gola e a offuscarti la vista. È la Parigi-Roubaix, che l’Italia del pedale ha vinto quattordici volte nella storia, l’ultima con Sonny Colbrelli, due anni fa. Ora ci riproviamo con Filippo Ganna, l’uomo d’oro della pista, l’uomo d’oro del cronometro, che sogna le pietre più famose del pianeta. Per il piemontese di Vignone, secondo alla Milano-Sanremo, alle spalle di Mathieu Van der Poel che ritroverà sicuramente su quella pavimentazione a cubetti che Napoleone III volle per le strade di campagna, percorse da carri, quel traguardo che profuma di storia è il sogno bambino. Francesco Moser l’ha corsa tredici volte in carriera, vincendo tre edizioni consecutive, dal 1978 all’80. Due i secondi posti, altrettanti i terzi, oltre ad un quinto, un ottavo e un decimo posto. Il peggior risultato? 19°nella sua ultima apparizione. A lui che non è “monsieur Roubaix”, titolo che spetta di diritto solo a Roger De Vlaeminck e Tom Boonen, a quota quattro, abbiamo chiesto un parere su quello che potrà fare questo ragazzo di 26 anni, che vuole trasformarsi anche in cacciatore di classiche.
Il 9 aprile Filippo Ganna darà l’assalto alla “regina”: è lecito attendersi qualcosa di buono?
Altroché. Filippo ha un motore di prim’ordine. È un atleta di assoluto talento, non solo per quello che ha fatto vedere in questi anni sugli anelli di mezzo mondo o nelle prove contro il tempo, ma anche nelle corse in linea. Alla Sanremo è stato davvero molto forte e il suo secondo posto, se solo ci avesse creduto un po’ di più, poteva anche trasformarsi in qualcosa di molto più prezioso.
Da under 23 vinse un’edizione, tra i professionisti non ha avuto ancora fortuna.
Ecco, oltre ad una buona condizione, occorre avere anche fortuna. Un anno fa, dopo le prime due partecipazioni non propriamente felici (fuori tempo massimo nel 2018, ritirato nel 2019, ndr), è stato penalizzato non poco da un’influenza che gli ha in pratica condizionato tutta la prima parte della stagione. Quest’anno mi sembra che ci arrivi al meglio, anche se alla Gand è stato costretto al ritiro per una caduta.
È una corsa contro gli avversari, ma soprattutto contro sé stessi: un po’ come in una cronometro.
Per certi versi sì. È una corsa di gruppo, che beneficia del lavoro prezioso della squadra, ma in più di un’occasione, soprattutto negli ultimi cinquanta chilometri è una corsa molto individuale. Si devono avere grandi gambe, ma anche grandissima testa. È una corsa che va preparata, sia a livello di mezzo meccanico (la bicicletta deve essere settata in modo adeguato) ma soprattutto mentale. Il ciclismo è sport molto esigente, la Roubaix lo è in modo particolare.
Non tutti la amano.
Vero, c’è anche chi non la considera nemmeno ciclismo, ma generalmente sono quei corridori che non si trovano a proprio agio su queste superfici.
Saronni la odiava…
Io l’ho amata, più di ogni altra corsa. Vincere su quelle strade mi ha portato nell’Olimpo del ciclismo mondiale.
Vuol dire che Saronni non fa parte dell’Olimpo?
Voglio solo dire che lui la Roubaix non l’ha mai vinta e non sa cosa si è perso.
Filippo la ama, ma lei crede che abbia i numeri per inseguire un traguardo così?
Il motore c’è, il fisico anche, la testa è quella giusta perché si vede l’approccio che ha nello svolgere la sua professione: è molto scrupoloso e serio. C’è da verificare solo la sua capacità di guida su quelle pietre. Pedalare a sessanta/settanta all’ora nella Foresta di Arenberg non è cosa per tutti.
Cosa ci vuole?
Leggerezza. Potenza e leggerezza: un mix tutt’altro che facile da ottenere. Guai provare a governare la bicicletta, bisogna essere bravi solo a farla scorrere, con movimenti impercettibili. Bisogna avere sensibilità: facile da dirsi, un po’ più complesso da farsi. Molti pensano che chi non riesce in una corsa del genere non è forte, ma non è così. Ho visto corridori che erano muniti di grandi motori, ma non sapevano far scorrere la bicicletta, erano rigidi, tesi e terrorizzati e il mezzo si trasformava in un cavallo imbizzarrito. Invece bisogna avere l’accortezza di accarezzare i pedali. Il manubrio non va stretto, ma tenuto con cura, quasi ad ammortizzare con le mani e le braccia i sussulti che la forcella subisce dal pavé. Solo chi pedala su quelle superfici può davvero capire il fascino e la dannazione di pedalare sulle strade più infernali del ciclismo, che portano però quasi sempre in Paradiso».

avvenire.it

Agrigento sarà Capitale italiana della Cultura 2025


AGI - Definita da Pindaro "la più bella fra le città dei mortali", Agrigento, nominata Capitale italiana della Cultura 2025, accoglie il bello e il brutto di una storia lunga 2.600 anni. Gli Dei e i 'Signori dell'abusivismo' che non hanno risparmiato nemmeno lo spazio dominato dalle colonne di Zeus e della Concordia. Il ponte tra civiltà e quello 'Morandi' riaperto a metà nel 2021 dopo essere rimasto chiuso quattro anni per problemi strutturali e dopo un lungo dibattito tra i sostenitori della sua riapertura e quelli dell'abbattimento, alla luce anche del crollo del gemello genovese. Nel mare dell'antica Akragas speranze e tragedie, i sogni (tante volte infranti) di una provincia spesso in fondo agli indicatori economici e della vivibilità, ma che non rinuncia alle sfide del futuro e dell'accoglienza dei migranti e dei mondi affacciati sul Mediterraneo, con un posto speciale per Lampedusa al centro di specifici progetti culturali. Così, sin dal logo, l'obiettivo dichiarato di questa missione che sembrava impossibile di Capitale della cultura, è "Sostenere Agrigento".

E' questa la prima istanza portata avanti nel dossier e questo il significato più evidente del logo appositamente realizzato: un elemento templare, sì decorativo, ma soprattutto strutturale, il telamone che sostiene la città. Con uno spostamento della prospettiva, che focalizza l'attenzione non solo sul monumento quanto su chi lo sorregge, non solo sulla città quanto su chi la abita. Il progetto di candidatura si è ispirato ai 2600 anni di storia di Agrigento, ma guarda alle persone che racconteranno il progetto di futuro, di visione della città e del rapporto con il territorio circostante. Telamone è stato uno degli Argonauti, uno degli eroi che, a bordo della nave Argo, ha intrapreso l'avventuroso viaggio sotto la guida di Giasone alla riconquista del vello d'oro.

Il viaggio attraverso il mare, anzi, i viaggiatori che attraversano il mare, alla ricerca di un mantello capace di guarire i mali dell'umanità. Telamone, viaggiatore mitico, sostiene la città e viene rappresentato nel logo attraverso un richiamo che risale indietro, alle radici del cosmo, composto da Aria, Acqua, Terra e Fuoco, il cui equilibrio costituisce al contempo la base e il punto di partenza dell'esistenza. 

Il programma culturale di Agrigento Capitale italiana si ispira così alle quattro radici di Empedocle. Gli elementi, fondamentali per la vita, generano forza immortale se uniti. Prendendo spunto dai quattro elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, che vengono tenuti insieme dal concetto di amore e odio, ogni volta che gli elementi, emergendo alla luce, si mescolano in forma di uomo, di bestie selvatiche, di piante o di uccelli, lo chiamano nascere; quando invece si separano, loro parlano di sventurata morte. L'elemento dell'Acqua permette di indagare il tema del Mediterraneo, della transfrontalierità della città, città di confine, città di arrivi e partenze, oggi e ieri. Il tema delle migrazioni, dell'inclusione, dell'accoglienza, della solidarietà.

La proposta progettuale include, infatti, Lampedusa con la sua ricchezza di suggestioni e visioni di una civiltà matura e inclusiva. Il tema della Terra riporta all'entroterra della provincia. Un entroterra brullo, a volte spoglio, giallo di grano, ma ricco di storie da raccontare. Borghi inesplorati che possono e devono arricchire l'offerta culturale del territorio. L'Aria riconduce al tema del digitale e della nuova necessità di connessione che la società si trova a dover affrontare dopo la pandemia, con rinnovati approcci. L'insularità e la posizione svantaggiata della città devono essere non più visti come limiti allo sviluppo, ma come ricchezza e nuova forza attrattiva. Al tema del fuoco sono legati anche i prodotti delle persone, i lavorati a mano, i prodotti artigianali. Il fuoco come metafora della comunità che vive questo territorio, come luogo dalle mille generazioni. Sono infatti le persone che oggi incidono sui luoghi e ne guidano le scelte future. "Sostenere Agrigento", dunque, in fondo per Sostenere l'Italia.