Alla messa di Natale a Domodossola l'invito del parroco di Domodossola don Vincenzo Barone a far nascere Gesù nel proprio cuore, ad uscire dal proprio egocentrismo e ad avere attenzione per gli altri.
Quella di ieri è stata la prima messa di Natale dopo i lavori di restauro dell'abside e i fedeli hanno potuto ammirare la chiesa addobbata nel suo splendore. Lo scorso anno infatti era stata celebrata con i lavori ancora in corso e con le impalcature. Molti i fedeli, nelle prime file il sindaco e gli amministratori di Domodossola. È stata una celebrazione ricca di emozioni personali anche per il parroco che, a sorpresa, è stato festeggiato con alcuni doni per i suoi dieci anni di presenza a Domodossola. Come ogni anno dalla parrocchia un dono per i fedeli. Il parroco ha scelto quest'anno una candela e una preghiera che ha invitato a recitare a Natale.
“ La luce del Natale è la scelta fedele e irrevocabile di Dio: diventa uomo – ha detto don Barone - si sporca con la nostra debolezza. Questa luce è per un popolo, perché non ci si salva da soli”.
Ha proseguito don Barone: “Dio si fa debole, perché non scappiamo dalla sofferenza, ma la consoliamo con la misericordia. Prendiamo con noi quel bambino: il farci piccoli con Lui ci fa crescere nell’amore. Scaldiamo Lui per non essere freddi per trovare noi la passione che scalda il nostro cuore. Amiamo Lui per sentire la tenerezza che scioglie il nostro peccato. Diminuiamo l’amore per noi, perché Lui cresca in noi; adottiamolo, perché lui ci generi a figli. Così sarà Natale quando stringeremo la mano di un povero. Quando la prigione della solitudine sarà aperta. Natale è luce della misericordia, illumina la storia e ce la fa vedere e capire. Non si può vivere senza cuore. Non capiamo nulla dell’altro senza cuore”.
Da don Barone il pensiero al popolo dell'Ucraina e a quanti vivono in difficoltà e l'invito ai domesi proprietari di appartamenti ad abbassare gli affitti. “Quanti sono costretti a camminare nel buio, cioè senza un orientamento, privi di una sicurezza che orienti e renda saldi i passi! È il popolo di uomini e donne, bambini e anziani dell’Ucraina e di tutte le città avvolte dalle tenebre di morte a causa della guerra che cancella l’umanità dal cuore. È notte per gli uomini e donne per i giovani – ha detto don Barone - che non hanno lavoro e dei tanti che rischiano di perderlo. È notte per tutte quelle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese perché schiacciati dal peso di affitti, bollette. Domesi dobbiamo abbassare gli affitti dei nostri appartamenti così non si può andare avanti, c'è gente che non ce la fa”.
Al termine della messa a prendere la parola è stato don Giacomo Bovio che ha ricordato i dieci anni dell'arrivo di don Vincenzo a Domodossola e a nome dei collaboratori e della comunità ha voluto donare per la sua preziosa presenza un medaglione con raffigurati i Santi Gervaso e Protaso e un abito talare. L'ultimo dono non è stato consegnato in quanto verrà confezionato su misura. I doni sono stati offerti a don Barone come segno di riconoscenza per i suoi primi dieci anni da parroco ringraziandolo per l'impegno, la dedizione e la costanza e l'amore dimostrato in questo primo tratto del cammino insieme. Anche il sindaco ha voluto ringraziare il parroco donandogli a nome dell'amministrazione l'Atlante della Bibbia.
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