google.com, pub-1709475914964886, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Domodossola News: agosto 2023

Oxilia Festival, Peppe Servillo a Palazzo San Francesco a Domodossola con le avventure di Marcovaldo

Il centenario dalla nascita di Italo Calvino, uno dei maggiori autori italiani del Novecento, e un ospite eccezionale nel luogo principe della cultura della Val d’Ossola. Per Oxilia Festival, di fronte al restaurato sipario del Teatro Galletti, Peppe Servillo ha letto le celebri avventure di Marcovaldo, per trasportare il pubblico nella mente e nel mondo di Calvino. Con l’artista piemontese di nascita e casertano d’adozione, Cristiano Califano alla chitarra.

Dalla lettura delle fiabe scelte emergono gli aspetti più ironici del noto personaggio che ne evidenziano l’assoluta modernità: la complessa vita caotica in città, l’urbanizzazione senza razionalità ed ordine, l’industrializzazione crescente, la povertà delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà dei rapporti umani ed interpersonali.

Le storie di Marcovaldo ci invitano ad affrontare le difficoltà quotidiane con fantasia e immaginazione. Le parole di Calvino nello spazio espositivo di Palazzo San Francesco che per tutto l’anno ospita la mostra “Il Gran teatro della luce. Tra Tiziano e Renoir”.

A Domodossola va in scena "Il gran teatro della luce"

 La luce nell’arte tra '600 e '900 è protagonista assoluta di una mostra organizzata ai Musei civici Gian Giacomo Galletti in Palazzo San Francesco


Racconta delle varie interpretazioni della luce offerte dagli artisti nel corso di quattro secoli tra l’Italia e le Fiandre: dal classicismo cromatico di Tiziano allo scintillio intermittente di Renoir. In particolare, curata da Antonio D’Amico e Federico Troletti“Il gran teatro della luce” espone 45 opere realizzate tra Seicento e Novecento - 13 delle quali sono un eccezionale prestito di Banco Bpm - che si snodano all’interno di Palazzo San Francesco di Domodossola in un allestimento pensato e realizzato dal light designer Matteo Fiorini di studio Lys.

Articolato in 4 sezioni, il percorso espositivo prende avvio con la ‘Deposizione di Cristo nel sepolcro’, realizzato da Tiziano Palma il Giovane nella seconda metà del ’500. La prima sezione prosegue con le opere degli artisti olandesi giunti a Roma per scoprire la tecnica di inserimento della luce nella pittura di Caravaggio. In esposizione anche un ‘Cristo alla colonna’ di Mattia Preti e una silente ‘Natura morta’, dall’alto valore simbolico, realizzata da Giorgio de Chirico. Segue la sezione dedicata alla luce naturale nel paesaggio lacustre e montano dove si evidenziano le varie fasi della giornata e l’alternarsi delle stagioni. In esposizione, tra gli altri, i dipinti di un novero di artisti ottocenteschi come Ippolito Caffi, Domenico Induno Angelo Morbelli che cercano di riprodurre su tela l'effetto atmosferico. Fra i capolavori in mostra segnaliamo l’affascinante ‘Panni al sole’, uno dei più importanti dipinti divisionisti di Pellizza da Volpedo, e ‘Le lavandaie a Cagnes’ di Pierre-Auguste Renoir. Esposte per la prima volta anche alcune grandi tele dedicate al paesaggio ossolano nelle quali i riflessi dell’acqua riproducono le luci tipiche della vallata. Alla riscoperta della valenza evocativa della luce è dedicata l'ultima parte dell'esposizione con un gruppo di opere realizzate fra Ottocento e Novecento: da ‘La morte di Cleopatra’, dipinta da Achille Glisenti, alle tele di Gaetano Previati, luci e ombre plasmano i corpi tra carnalità e spiritualità.

Grazie alla preziosa collaborazione con Enel Green Power, inoltre, la rassegna rende omaggio al potenziale idroelettrico della Val d’Ossola. In questo territorio, ideale per la costruzione delle centrali idroelettriche, nel Novecento sono sorti veri e propri gioielli di architettura industriale. Le storie di questi edifici rivivono in una sequenza di rarissime fotografie retroilluminate tratte dai materiali d'archivio dell’Ente nazionale per l'energia elettrica.

Patrocinata da Regione Piemonte e realizzata da Comune di Domodossola in collaborazione con Fondazione Angela Paola Ruminelli Museo Bagatti Valsecchi di Milano, la mostra è in programma fino al 7 gennaio 2024.

Novità al Calvario: trasferimento per il rettore don Michele, al suo posto don Gianni Picenardi. Torna anche don Vito Nardin


vcoazzurratv.it

Sono diverse le novità che interesseranno nelle prossime settimane il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Dal 1° settembre cambio al vertice. L’attuale rettore, don Michele Botto Steglia è stato stato destinato alla parrocchia che i padri rosminiani hanno a Roma, all’Eur. Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato a capo del sacro monte domese nell’estate 2020, è anche prevosto della Parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico.

Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.
Dopo aver guidato come preposito generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021) torna al Calvario di Domodossola anche Don Vito Nardin. Aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età, da due anni era a Rovereto, presso la casa natale di Antonio Rosmini.

Domodossola pronta ad accogliere la Sbrinz-Route

La rievocazione degli antichi contatti commerciali italo-svizzeri festeggia i 20 anni




ossolanews.it
Preparativi in corso per accogliere sabato 26 agosto, tra le ore 17.00 e le ore 18.00 la carovana della Sbrinz-Route, composta da un numeroso gruppo di someggiatori, cavalli ed escursionisti. Una manifestazione che festeggia il XX anniversario. Anche l’amministrazione comunale ha già programmato l’accoglienza dalle porte della città fino alla piazza, attraverso un percorso che vedrà interessate alcune vie cittadine quali Via Sempione, Via Giovanni XXIII, primo tratto di Via Binda, Via Cadorna, Piazza Cavour e Via Briona.
La festa di benvenuto avverrà come sempre in piazza Mercato. con la partecipazione delle associazioni domesi e delle donne in costume ma anche alcune bancarelle con prodotti del territorio ossolano. Si calcola che quest’anno possano essere circa 70 i someggiatori che trasportavano le merci con gli animali da soma.
Ricordiamo che la Sbrinz Route ripercorre l’antico cammino commerciale che, attraverso la via del Gries, nei secoli scorsi, consentiva di portare sale, granaglie e vino in terra elvetica e pregiati formaggi, fra i quali lo Sbrinz in terra italiana.