Domodossola, divieto di balneazione nel torrente Bogna



Niente bagno nel torrente Bogna. Il sindaco di Domodossola ha emesso un'ordinanza urgente per vietare la balneazione nel torrente Bogna nell’area vicina alla frana avvenuta qualche mese fa. Nella zona infatti sono al lavoro gli operai per consolidare l'area di frana.
novataday.it

Domenica 28 luglio dalle 15, al Sacro Monte Calvario di Domodossola, si svolge la rappresentazione del Venerdì Santo di Romagnano Sesia

Punto di partenza alle 14.15 presso la prima cappella (Via Matterella, all’altezza del numero civico 72, possibile parcheggiare nel piazzale di via Fontana Buona), processione alle 14.30 e avvio della rappresentazione alle 15.

«Dopo l’edizione speciale al Sacro Monte di Varallo - sottolinea la presentazione -, le scene della Passione di Cristo prendono vita nella scenografica cornice del Sacro Monte Calvario di Domodossola; gli attori del Venerdì Santo rappresenteranno undici quadri tra i più significativi, in un percorso itinerante tra le magnifiche cappelle del Sacro Monte. Si concretizza così la collaborazione tra due territori, la Val d’Ossola e la Valsesia, anche grazie al ruolo dell’Ente di gestione dei Sacri Monti»
verbanianotizie.it

Una studentessa ossolana tra i finalisti del Premio Chiara Giovani 2024


Tre piemontesi sono in finale al Premio Chiara Giovani 2024. Si tratta di Anna Barili, classe 2007 di Crevoladossola, studentessa del liceo Spezia di Domodossola; Daniele Dematteis, classe 2005 di Torino, studente al liceo Einstein; Elisa Demeo, classe 2007 di Rivalta di Torino, studentessa al liceo Cavour di Torino.

I tre ragazzi sono tra i finalisti del Premio Chiara Giovani 2024, sezione del rinomato Premio letterario "Piero Chiara" (fondato nel 1989, maggior concorso italiano dedicato al racconto) riservata a concorrenti italiani e svizzeri tra i 15 e i 20 anni d'età.

Per l’edizione di quest’anno, i partecipanti dovevano cimentarsi nella scrittura di un racconto breve dalla traccia "Stupore". La partecipazione è stata eccezionale, con 210 racconti pervenuti alla segreteria del premio da tutta Italia e dal Canton Ticino. La giuria tecnica, presieduta da Mario Calabresi, scrittore e vincitore del Premio Chiara 2023, e composta da Michele Airoldi (docente liceo Cavalieri di Verbania), Andrea Bianchetti (docente CPC Lugano e CPT Bellinzona), Cristina Boracchi (dirigente liceo Crespi Busto Arsizio), Davide Circello (docente liceo Lugano 1), Salvatore Consolo (ispettore scolastico per la Lombardia) e Alessandro Guglielmi (giornalista Varesenews), ha selezionato 31 finalisti.

Queste le sinossi dei tre racconti degli autori piemontesi:

“Una virgola felice di piangere” – Anna Barili: Un’anima solitaria riposa in un Salice, rimugina sui ricordi del passato e riflette sui diversi significati che può assumere un comune pianto. Riflettendo tra sé, arriva a stupirsi di quanto fosse per lei genuino mostrarsi per quello che era, cancellando quelle tracce di vergogna che aveva provato nel piangere davanti ad altri.

“Un ordinario giorno nella città di Bizzarria” – Daniele Dematteis: In un mondo dove le nuvole sono più fashion dei modelli di Milano e i tostapane cantano meglio di Pavarotti, c’è Ubaldo, l’uomo che cerca la normalità in un villaggio che non sa nemmeno come si scriva.

“Una caramella” – Elisa Demeo: Nina è una giovane donna che ha perso l’amore della sua vita: sola, in una stazione di notte, vuole togliersi la vita. Ma a salvarla giunge una donna, “la signora delle caramelle”. Parlando con lei fino all’alba, Nina riscopre il valore delle piccole cose. Ma chi è questa signora? Esiste veramente?

Come di consueto, i racconti finalisti sono raccolti in un volume pubblicato a cura dell’associazione Amici di Piero Chiara. Questo volume viene inviato ai 150 membri della giuria dei lettori, i quali votano per stabilire la graduatoria finale dei premiati. Il libro sarà disponibile nelle migliori librerie del varesotto e del Canton Ticino, oltre che agli eventi autunnali del Festival del Racconto 2024 e per i soci Amici di Piero Chiara.

I finalisti saranno ospiti del premio in un evento a loro dedicato che si terrà il 29 settembre alle ore 16.00 presso la Sala Montanari a Varese. La premiazione finale, dove verranno rivelati i vincitori e gli assegnatari dei premi, avrà luogo domenica 20 ottobre alle ore 17.00 presso le Ville Ponti di Varese, in concomitanza con la finale del Premio Chiara "maggiore", a cui concorrono quest’anno Helena Janeczek con "Il tempo degli imprevisti" (Guanda), Santo Piazzese con "Sei casi per Lorenzo La Marca" (Sellerio) e Veronica Raimo con "La vita è breve, eccetera" (Einaudi).

Il presidente di giuria, Mario Calabresi, ha così commentato: "Il Premio Chiara Giovani è una festa. La quantità di vita che contiene era difficile da immaginare per me prima che mi dicessero che sarei stato il presidente della giuria tecnica. Non avrei mai pensato di essere travolto da 210 racconti arrivati da tutta Italia e dalla Svizzera italiana. Il tema del concorso, rivolto a ragazze e ragazzi tra i quindici e i vent’anni, quest’anno era lo stupore. E grandissimo è stato il mio stupore nel trovare una qualità così alta, un’energia di scrittura così potente e un occhio sul mondo così curioso e sensibile. Scegliere è stato davvero difficile, avremmo voluto pubblicarli tutti in questo volume, e questo viaggio tra i testi che ci sono arrivati racconta una generazione feconda, molto lontana da come viene raccontata dagli stereotipi. Una generazione che è capace di immaginare il mondo in modo nuovo e sorprendente. Questa raccolta è una boccata di ottimismo e di fiducia nel futuro, non si può non essere positivi di fronte a tanta sorprendente creatività”.

Fonte: Comunicato Stampa in Ossola News

Apre a Domodossola la mostra "I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte"

tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte" è il titolo della nuova mostra che i Musei civici "Gian Giacomo Galletti" inaugurano oggi, giovedì 18 luglio, al Museo di Palazzo San Francesco di Domodossola, ideata e curata da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti e realizzata dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il fondamentale sostegno di Morgran Italia Srl, Findomo Srl, Ultravox Srl, Punta Est Srl.

All'interno della suggestiva cornice di Palazzo San Francesco, le oltre 40 opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, provenienti da importanti musei italiani e prestigiose collezioni private, raccontano i vari "Tempi del Bello", ovvero la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, di un connubio di bellezza formale e valori spirituali, che attraversa la storia dell’arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca.

Tra i grandi protagonisti della mostra di Domodossola, che torna a produrre e proporre al grande pubblico un percorso di ricerca e studio trasversale tra i secoli, si potrà ammirare il "divino" Guido Reni, che nell'arte europea del Seicento rappresenta il paladino della classicità, in contrapposizione alla teatralità dell'arte barocca e al naturalismo caravaggesco. Per questa occasione arrivano a Domodossola l'Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, uno dei capolavori del grande maestro bolognese, e il San Sebastiano di collezione privata.

Sono inoltre esposte varie sculture rinascimentali di piccolo formato che documentano il gusto del collezionismo e la passione per l'Antico sviluppatisi in particolare dopo le scoperte archeologiche di primo Cinquecento.

Degli artisti Funi, Campigli, Sironi, De Chirico e Magritte la mostra offre significativi esempi accostati tra loro e in dialogo con le opere rinascimentali e classiche. Tra tutti si potrà ammirare eccezionalmente l’affascinante capolavoro di Renè Magritte, "Rena à la fenệtre" del 1937 (in foto), di collezione privata.

Ogni epoca declina un tempo del Bello e la mostra di Domodossola tenta di presentare anche con un intento didattico, particolarmente adatto alle scuole, alcuni eloquenti esempi che rendono immortale la bellezza classica, dal tardo Rinascimento al Novecento, evidenziando modelli che gli artisti fanno propri, ma adeguandoli alle esigenze culturali in auge nei diversi momenti storici.

L'allestimento della mostra è stato progettato da Studio Lys con il coordinamento di Matteo Fiorini, il progetto illuminotecnico è di LightScene Studio con Riccardo Rocco e Luca Moreni, mentre l’illuminazione è stata aggiornata e realizzata in collaborazione con Viabizzuno. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Sagep Editori d’Arte.

Novara Today

Masera e Trontano bocciano il progetto della maxi scuola, si attende la scelta di Domodossola



Entro fine mese dall’Ossola deve essere inviata la proposta in Regione, Potrebbe esserci un solo istituto che unisce asili, elementari e medie ma per il momento la giunta Pizzi non si è espressa
lastampa.it

Il San Sebastiano di Carracci da Gravina a Domodossola


Una mostra intitolata I tempi del Bello.
Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte, in programma dal 18 luglio al 25 gennaio, presso i Musei civici "Gian Giacomo Galletti" di Domodossola, all'interno della suggestiva chiesa medievale, al piano terreno di Palazzo San Francesco, curata da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, realizzata dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Morgran Italia S.r.l., Findomo S.r.l., Ultravox S.r.l., Punta Est S.r.l., il percorso trova il suo fulcro nella statuaria classica d'età romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano, esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano.
Oltre quaranta opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, in prestito da prestigiosi musei italiani e collezioni private, raccontano la ricerca, sulla base dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che da sempre attraversa la storia dell'arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca. Con un pizzico di necessario orgoglio possiamo ben dire che la nostra città, la quadreria d'arte rappresentata da un Ludovico Carracci, sarà rappresentata e presente con l'immagine del San Sebastiano come un moderno Apollo, un danzatore che si muove leggiadro nel pieno vigore della sua bellezza fisica dipinto sul finire del Cinquecento, si potrà ammirare in mostra, in prestito dalla Pinacoteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia.
gravinalife.it


A Domodossola la mostra "Misurare il Tempo e seguire le stelle" di Guido Dresti



Il 13 luglio, nelle storiche sale del rinascimentale Palazzo Silva di Domodossola, verrà inaugurata la mostra "Misurare il Tempo e Seguire le Stelle. Ricostruzioni di Guido Dresti". La mostra, curata dalla Fondazione Paola Angela Ruminelli, presenta 75 straordinarie ricostruzioni di strumenti di misurazione del tempo realizzati dall'appassionato e meticoloso Guido Dresti, originario di Craveggia, Val Vigezzo.

Guido Dresti, noto per la sua meticolosità e precisione, ha dedicato oltre trent'anni alla gnomonica, la scienza che si occupa della costruzione di orologi solari. La sua collezione include modelli di astrolabi, orologi solari poliedrici, quadranti azimutali e orologi meccanici di rilevante significato storico. Tra le sue opere spicca una copia dell’astrario di Giovanni Dondi del XV secolo, una delle poche esistenti al mondo. La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre, offrendo un'occasione unica per ammirare l’opera di Guido Dresti.

La visita inizia con un incontro alle ore 17 presso la ex Cappella Mellerio in Piazza Rovereto, seguito da una visita guidata con lo stesso Dresti. Le sale di Palazzo Silva saranno aperte da giovedì a domenica in orari prestabiliti.Per ulteriori informazioni e dettagli su biglietti e orari, è possibile visitare il sito ufficiale dei Musei Civici di Domodossola. La mostra sarà accompagnata da un catalogo illustrato, disponibile per la vendita o consultabile online sul sito della Fondazione Paola Angela Ruminelli.

Ossola News